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Annuario dati ambientali della Toscana 2024: anticipazione delle informazioni ambientali sulla geotermia

16/07/2025 11:00

Nei 14 controlli effettuati su 13 stabilimenti geotermici non si sono riscontrati superamenti nei valori limite di emissione per i parametri autorizzati: mercurio, acido solfidrico e anidride solforosa

Partiamo con le anticipazioni dei dati ambientali dell’Annuario 2024 che l’Agenzia pubblica per rappresentare lo stato dell’ambiente in Toscana. In questa notizia, parliamo di geotermia, riassumendo quanto emerso dall’attività di controllo alle emissioni effettuata nel 2024 in 13 stabilimenti geotermoelettrici su un totale di 36 gruppi produttivi, dislocati tra l'area del Monte Amiata e le Colline Metallifere.

Lo scorso anno, su 36 gruppi produttivi complessivi, ARPAT ha effettuato 14 controlli alle emissioni di 13 centrali. Di questi, 4 controlli hanno interessato solo l'impianto di abbattimento AMIS (Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato) che è presente in ognuno dei gruppi produttivi mentre gli altri anche le torri di raffreddamento.

I controlli hanno l'obiettivo di monitorare le emissioni in atmosfera e verificare l'efficienza di abbattimento del mercurio e dell'acido solfidrico dell'impianto di trattamento AMIS, e, per gli impianti di Bagnore a Santa Fiora (GR), anche l’efficienza del sistema di abbattimento di ammoniaca e acido solfidrico con campionamenti in ingresso e in uscita dalla torre di raffreddamento.

L’attività di controllo realizzata nel 2024 ha evidenziato il rispetto del valore limite autorizzato, non riscontrando, quindi, alcuna irregolarità.

Per quanto riguarda l’acido solfidrico, sostanza dal caratteristico odore di “uova marce”, non si registrano anomalie, grazie al buon funzionamento dei sistemi di abbattimento (impianti AMIS), in grado di abbattere fino al 99% di questo acido contenuto nel gas incondensabile.

Il rispetto dei limiti emissivi non elimina la possibilità di percepire, talvolta, nell'aria un odore di uova marce, non correlabile però ad un rischio sanitario. In questi casi, una piccola percentuale di questa sostanza viene trattenuta nelle condense che, inviate alle torri di raffreddamento, contribuiscono alla composizione della emissione (aeriforme) che fuoriesce dalle stesse. Un superamento della soglia di percezione olfattiva può avvenire per concentrazioni dell’ordine dei 7 μg/m3, valore molto al di sotto del limite di attenzione sanitaria previsto dalle Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (di seguito OMS), pari a 150 μg/m3 come media nelle 24 ore.

Negli impianti controllati, anche per quanto attiene al mercurio, nel 2024, non si sono registrate anomalie rispetto ai valori limite autorizzati per questo parametro, contenuti nella Tab. 4.1 Delibera Regione Toscana 344/2010.

Nel Monte Amiata è presente una significativa anomalia geochimica per la presenza di mercurio, a seguito dell'attività mineraria (estrazione del cinabro), pertanto la popolazione risulta esposta sia per la componente naturale che per la componente emissiva delle centrali. Le determinazioni dei livelli di esposizione della popolazione a questa sostanza risultano comunque molto al di sotto del valore limite di cautela sanitaria, previsto dalle Linee guida OMS, pari a 200 ng/m3 su base annua.

Con riferimento al biossido di zolfo, altro parametro contenuto nelle autorizzazioni emissive delle centrali geotermoelettriche, dai controlli effettuati nel 2024 risulta il rispetto dei valori limite, pari a 200 g/h uscita impianto AMIS, come previsto nella Tab. 4.1 Delibera Regione Toscana 344/2010.

Per tutti i parametri sopra elencati, non si evidenziano superamenti dei limiti emissivi.

Il Settore Geotermia, oltre a controllare le emissioni delle centrali geotermiche, si occupa anche di valutare gli impatti di tale attività sull’ambiente circostante attraverso il

  • monitoraggio della qualità dell’aria con strumentazione in grado di rilevare le concentrazioni in aria di idrogeno solforato e mercurio in tutte e tre le aree geotermiche, validando i dati del monitoraggio svolto in continuo da EGPI mediante 18 stazioni fisse distribuite sul territorio
  • monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee nell’area geotermica del Monte Amiata, verificando anche i dati del monitoraggio svolto annualmente da EGPI.

L’analisi di tutti questi dati ambientali, per il 2024, non ha rilevato criticità, come evidenziato nei 3 report realizzati dal Settore Geotermia.

Concludiamo, ricordando l’importanza dell’energia prodotta da impianti geotermici, in quanto rappresenta un cardine fondamentale per la transizione energetica. Nel 2022, la Regione Toscana ha approvato la Legge regionale 35 (11 ottobre 2022) con cui ha istituito il Piano regionale per la transizione ecologica, con l’obiettivo di trasformare la Toscana in una regione “carbon neutral”, ovvero ad impronta carbonica zero, rispettosa, quindi, dei principi contenuti nell’Agenda 2030 dell’Onu, del Green deal europeo, del PNRR e del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030.

Al tempo stesso, la Regione Toscana ha introdotto alcune modifiche allo Statuto regionale prevedendo nuove disposizioni in materia di sviluppo sostenibile ed economia circolare. Quest’ultimo tema è al centro dell’iniziativa: “Il contributo dell'economia circolare alla produzione della materie prime critiche: il caso del litio nelle brine geotermiche”.

Per ulteriori approfondimenti:

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