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Elaborazione dati, informazione e conoscenza ambientale

Elaborazione datiCon la legge regionale 30/09  è stata definita la nuova disciplina dell’Agenzia, che ha chiaramente ridefinito i compiti istituzionali di ARPAT, in particolare individuati in:

a) attività di controllo ambientale

b) attività di supporto tecnico-scientifico

c) attività di elaborazione dati, di informazione e conoscenza ambientale.

In particolare (art.9) le attività di elaborazione dati, di informazione e conoscenza ambientale. consistono nella raccolta, nell’organizzazione ed elaborazione dei dati acquisiti nell’esercizio delle attività istituzionali o comunque ad altro titolo detenuti e validati. Esse sono finalizzate a fornire a favore della Regione, dei Comuni, delle Comunità montane, degli Enti parco regionali e delle strutture sanitarie regionali un quadro conoscitivo che descriva le pressioni, le loro cause, gli impatti sull’ambiente ed il suo stato, ed a garantire un’informazione ambientale oggettiva al pubblico anche ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195.

L’Agenzia raccoglie ogni giorno una grande quantità di dati attraverso il monitoraggio dello stato dell'ambiente (ad esempio mediante le centraline automatiche per il rilevamento della qualità dell’aria o il campionamento sistematico in punti predeterminati delle acque dei fiumi e del mare), il controllo sulle fonti di pressione sull’ambiente (ad esempio attraverso i campionamenti e le analisi sulle emissioni degli impianti industriali), le attività di supporto tecnico-scientifico alle amministrazioni locali.

L’insieme di queste informazioni vanno a costituire veri e propri sistemi informativi i cui contenuti devono essere messi a disposizione del pubblico, come prevede la normativa europea (Convenzione di Aarhus, Direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale, Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente) e quella nazionale (Decreto legislativo 195/2005), e di cui deve essere favorito il riuso tra le diverse Pubbliche Amministrazioni utilizzando al meglio le soluzioni tecnologiche come indicato dalla Direttiva 2007/2/CE (INSPIRE), che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea.

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