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ARPAT alla Giornata del mare a Livorno: grande partecipazione di studenti e studentesse

15/04/2025 16:00

Presenti alla "Giornata del mare 2025" oltre 500 studenti delle scuole elementari e medie che durante l’anno scolastico hanno partecipato ai progetti di educazione alla salute, sicurezza e ambiente "Un mare di amici" e “Il Mondo e gli altri animali” promossi da ASL, Guardia Costiera, Ufficio scolastico provinciale, ARPAT e Società Nazionale Salvamento

All’evento finale dei progetti di educazione ambientale e alla sostenibilità “Un mare di amici” e “Il mondo e gli altri animali” tenutosi a Livorno ai bagni Pancaldi, le iniziative promosse da ARPAT e dagli altri partner dell’Accordo hanno riscosso una grande partecipazione da parte degli oltre 500 bambini e bambine delle scuole primarie (IC De Amicis, IC Carducci, IC Bartolena) e secondarie di I grado (IC De Amicis, IC Micali e IC Don Angeli).

Hanno portato i saluti i rappresenti dei partner dell’accordo, Ammiraglio Giovanni Canu, Comandante regionale della Guardia Costiera; Cinzia Porrà, direttrice della Zona Distretto Livornese Azienda USL Toscana nord ovest; Luigi Franchini, direttore Educazione e Promozione della Salute Area Sud; Michele Magnani, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Livorno; Cristina Grieco, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno; Simona Cerrai, responsabile del Settore Comunicazione, informazione e documentazione di ARPAT.

Simona Cerrai ha salutato i ragazzi e le ragazze ricordando il messaggio della biologa e zoologa statunitense Rachel Carson, la quale esortava ad aprirsi alle lezioni di meraviglia, un messaggio sul grande dono che i e le giovani ancora conservano, il dono della meraviglia, un dono che forse gli adulti hanno perso, la capacità di meravigliarsi di fronte alla natura; da qui l’augurio di aprirsi alla curiosità, alla bellezza, ad aprire tutti i sensi perché siamo abituati a guardare il mare e la natura solo con la vista, ma l’essenziale è invisibile agli occhi.

Simona Cerrai ha poi informato che i libri della Carson e altri dedicati all’educazione alla sostenibilità, ecologia e cambiamento climatico sono disponibili per il prestito a tutti e a tutte le cittadine nella sezione della biblioteca dell’Agenzia.

scatola sensorialeIspirate al messaggio della scienziata americana Carson, sono state proposte alcune attività nello stand di ARPAT, dove biologi e biologhe invitavano bambini e bambine ad approcciarsi al mondo con tutti i cinque sensi, attraverso una “scatola sensoriale” si esortava a identificare i vari oggetti contenuti nella scatola. In essa erano stati posizionati sia rifiuti antropici che, solitamente, si trovano in mare o sulle spiagge (bottiglie in plastica, reti marine, tappi, polistirolo, ecc.), sia elementi naturali che caratterizzano l’ambiente marino (spugne, conchiglie, foglie e rizomi di posidonia, parti ossee di cetacei e tartarughe, ecc), oggetti scoperti dai ragazzi e dalle ragazze durante i progetti di educazione ambientale e alla sostenibilità proposti nelle classi nel corso dell’anno scolastico, dedicati alla biodiversità marina, in particolare al Santuario Pelagos con cetacei, tartarughe marine e praterie di Posidonia oceanica e al monitoraggio dei rifiuti marini, il “mare di macro e micro plastiche” che causano danni sulle reti trofiche.

la lavagna delle emozioni del mareAltra attività laboratoriale proposta è stata la lavagna delle emozioni del mare, una mappa concettuale popolata da messaggi per far trasparire le emozioni positive e negative associate all’ambiente marino e per far emergere le idee dei ragazzi/e per salvaguardare l’ecosistema, la biodiversità e la salute, con l’obiettivo di favorire un apprendimento interdisciplinare e attivo, stimolante sia dal punto di vista intellettivo che emozionale.

Attraverso i messaggi scritti nei post-it colorati i bambini e le bambine hanno esplicitato le emozioni positive che l’ambiente marino suscita in loro, da quelle individuali (felicità, gioia, libertà, serenità, curiosità, il mare è bellezza) a quelle legate alla sfera sociale (divertimento, amici, giocare, nuotare) e alla sfera della salute (star bene, mi fa rilassare), nonché all’ambiente marino e alla biodiversità (acqua pulita, pesci, balene, stelle marine, meduse, fondali). Hanno individuato alcune delle cause che generano pressioni sull’ambiente marino: l’inquinamento da plastica e rifiuti, il riscaldamento del mare (che porta le specie di pesci tropicali ad entrare nel mar Mediterraneo), i fondali marini danneggiati e la Posidonia oceanica messa in pericolo dagli ancoraggi delle barche e i delfini e le tartarughe marine intrappolate nelle reti da pesca.
 

Infine hanno suggerito le azioni da intraprendere per migliorare lo stato dell’ambiente marino e diminuire l’inquinamento: togliere la plastica in mare per proteggere gli animali; non strappare le piante sottomarine; pulire la spiaggia; individuare aree protette per proteggere la vegetazione del mare; non pescare eccessivamente; vietare alle barche di gettare l’ancora sulle praterie di posidonia; educare le persone facendo raccogliere i rifiuti gettati sulle spiagge ed in mare; aumentare i controlli e il numero dei bagnini ed infine un messaggio che esorta ad agire: “mi piacerebbe cambiare il mondo fermando il bullismo e l’inquinamento del mare”.
 

La galleria delle immagini della giornata


Anche la tartaruga marina Caretta caretta è stata una delle protagoniste allo stand dell’Agenzia e negli incontri svolti nelle classi perché negli ultimi anni sta nidificando sempre di più sulle spiagge della Toscana, probabile effetto degli impatti dei cambiamenti climatici sul Mediterraneo. ARPAT è impegnata, insieme ad altri partner, nel progetto europeo Life Turtlenest per implementare la protezione dei siti di nidificazione e sensibilizzare anche i bagnanti a migliorare la conservazione di questa specie partecipando al monitoraggio dei nidi sulle spiagge.

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