Il controllo delle acque di balneazione - Stagione 2024
Anno di pubblicazione: 2025
A cura di: ARPAT, UO RIBM - Settore Mare
In collaborazione con:
Pagine: 62
Prezzo: 0 €
I controlli sulle acque di balneazione sono riferiti esclusivamente alla ricerca di due indicatori microbiologici di contaminazione fecale (Escherichia coli ed enterococchi intestinali), le cui
concentrazioni vengono valutate rispetto ai limiti della normativa (D.Lgs 116/2008 e DM 30/03/2010). Sulla base di questi dati, si può affermare che la qualità delle acque di balneazione della Toscana nella stagione 2024 è stata generalmente elevata, come negli ultimi anni, con casi di non conformità molto meno numerosi di quelli della precedente: 39 campioni totali (2,2% sul totale di quelli prelevati), a fronte di 49 nel 2023. Anche il numero di aree interessate da queste difformità (30) è risultato inferiore al 2023 (36), ma aumenta la lunghezza della costa interessata (44,7 km). I casi di inquinamento con concentrazioni microbiche particolarmente elevate sono quasi gli stessi nel 2024 (13) e nel 2023 (14).
Il legame tra le piogge e la balneazione o, meglio, i divieti temporanei di balneazione è ben noto e, per certi versi, di complessa soluzione, soprattutto a causa di criticità del sistema di collettamento e depurazione delle acque reflue (scarichi) lungo la costa toscana. A queste criticità, negli ultimi anni si sommano gli impatti dei cambiamenti climatici, come, ad es.,l’alternanza di siccità e “bombe d’acqua”, che impongono un ripensamento dei modelli di sviluppo del territorio e di gestione delle emergenze.
Da questo punto di vista, per minimizzare i rischi per la salute dei bagnanti, deve essere promosso l’utilizzo delle ordinanze di divieto temporaneo in via preventiva (le c.d. ordinanze preventive), come hanno fatto, ad esempio, alcuni comuni della costa livornese e grossetana. In particolare, il Comune di Livorno all’inizio della stagione balneare ha emanato una “ordinanza sindacale gestionale”, che, a seguito di segnalazioni da parte del gestore del Servizio Idrico Integrato (SII) di guasti agli impianti, rottura delle condotte o attivazione di scolmatori di piena per piogge intense, permette di adottare, con una semplice comunicazione degli Uffici
competenti, l’immediato divieto temporaneo laddove potrebbe verificarsi un superamento dei limiti, senza dover attendere le 24-48h necessarie per le analisi microbiologiche da parte di ARPAT.
I controlli di ARPAT, effettuati dopo l’adozione dei divieti preventivi, hanno confermato il ripristino dell’idoneità alla balneazione nel giro di 48-72h in oltre il 90% dei casi, a conferma dell’affidabilità della previsione di inquinamenti di breve durata.
Questo strumento, purtroppo, è ancora poco o nulla utilizzato nelle altre parti della costa toscana e, in particolare lungo il litorale apuo-versiliese, nonostante vi siano criticità anche maggiori
rispetto a quella livornese, mentre, vista l’esperienza maturata, sarebbe auspicabile un maggior coordinamento a livello regionale per superare questa disomogeneità.
La qualità delle aree di balneazione nel 2024 si è mantenuta ad un livello molto elevato con il 93,9% delle aree (260 su 277) ed il 97,7% dei km di costa controllati che si colloca in classe “eccellente”, con dei risultati leggermente peggiori del 2023 (rispettivamente 95,3% per aree e 98.3% per i km) e degli anni precedenti. Le aree “eccellenti” diminuiscono mentre quelle in classe “buona” aumentano ed 1 area (“Salivoli”) a Piombino passa in classe “scarsa”. In definitiva, solo le aree del litorale pisano e quelle della provincia di Firenze sono risultate tutte in classe “eccellente” (100%), come accaduto sempre negli ultimi anni.
Osservando la distribuzione territoriale, si può notare che quasi metà delle aree in classe diversa da quella “eccellente” (16 “buona” e 1 “scarsa”) sono concentrate nel litorale apuo-versiliese (8 aree) e rappresentano il 21% rispetto ad una media regionale di circa il 6%. Le aree non eccellenti sono interessate per la maggior parte (58%) più o meno direttamente da apporti di acque superficiali interne o di transizione.
Nel 2024 sono stati controllati con frequenza mensile tutti gli 11 divieti permanenti per motivi igienico sanitari presenti in Toscana, confermando una situazione in progressivo peggioramento con quasi il 42% dei relativi campioni con valori al di fuori dei limiti, probabilmente a causa di stagioni più piovose.
Le situazioni peggiori, come sempre, sono quelle del litorale più settentrionale, dove le acque alla foce dei corsi d’acqua sono sempre o quasi risultate contaminate anche in modo elevato:
Il monitoraggio di Ostreopsis ovata
In tutta l’estate 2024, in Toscana si sono rilevati 7 episodi di proliferazione della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis ovata in 2 zone di Massa ed in 2 a Pisa senza che vi sia stata
alcuna segnalazione di malesseri:
• a Marina di Massa (OST-MS3) il 10 luglio con una concentrazione molto elevata (469.800 cell/L) ed il 29 luglio (OST-MS2) con concentrazione inferiore (64.000 cell/L), ma in entrambi i casi, dopo una settimana o poco più i valori sono tornati nella normalità;
• a Marina di Pisa, 3 volte nello stesso punto (OST-PI2) a distanza di un mese circa l’uno dall’altro (8 luglio, 12 agosto, 2 settembre) ed 1 superamento in OST-PI3 (12 agosto), con concentrazioni mai troppo elevate e sempre diminuite rapidamente.
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