L'operato di ARPAT valutato molto positivamente dalle istituzioni
I risultati dell’indagine condotta dal Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni dell’Università degli studi di Firenze sui referenti istituzionali dell’Agenzia
La valutazione della percezione dell’operato di ARPAT da parte del mondo istituzionale è stata effettuata attraverso un’indagine svolta dal Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni dell’Università degli studi di Firenze.
Tramite interviste somministrate dal 23 settembre al 5 novembre dello scorso anno, è stata indagata la soddisfazione degli interlocutori istituzionali (Comuni, Unioni di Comuni della Toscana, Province, Città Metropolitana di Firenze, Regione Toscana, Aziende Sanitarie Locali, Consorzi di Bonifica, Enti Parco, Autorità di bacino, Autorità sistema portuale, Forze dell’ordine e Università) circa le attività svolte da ARPAT con le quali gli stessi sono entrati in contatto negli ultimi 24 mesi.
Il giudizio complessivo di valutazione dell’operato di ARPAT è risultato molto positivo: la media dei valori attribuiti è pari a 8,29 con una deviazione di 1,54. Con una probabilità pari al 95%, si può affermare che il livello medio di soddisfazione per l’operato di ARPAT espresso dall’intera popolazione dei referenti istituzionali appartiene all’intervallo 8,21 - 8,37.
Il questionario permetteva di indicare più attività per cui si erano avuti rapporti con l’Agenzia: le richieste di attività di supporto tecnico-scientifico (80,4%) sono risultate in netta maggioranza, seguite dalle attività di monitoraggio e controllo (52,7%) e in misura estremamente residuale dalle attività di diffusione della conoscenza (solo 29 referenti interessati).
Supporto tecnico-scientifico
Le principali attività per le quali i rispondenti hanno ricevuto pareri e/o valutazioni tecniche da parte di ARPAT sono state relative a:
- siti inquinati in bonifica (39,7%),
- rumore (36,6%),
- rifiuti (32,6%),
- impianti soggetti ad AUA (29,9%)
Emissioni in atmosfera, impianti di depurazione e/o scarichi di reflui e procedure di valutazione di impatto ambientale si attestano tra il 25,4 e il 25,9%. Le valutazioni in materia di grandi opere e relative alla risorsa ittica hanno riportato una percentuale di richieste relativamente bassa (meno del 7%).
La percezione dei servizi offerti da ARPAT è stata indagata sia in termini di soddisfazione che di importanza attribuita dai rispondenti, mediante una scala da 1 a 10. Per entrambe le dimensioni si rilevano valori molto elevati (tra 8 e 9). Nella mappa sottostante si può osservare il posizionamento di ciascun elemento indagato rispetto a soddisfazione e importanza.
È la competenza tecnica e la professionalità del personale ARPAT la caratteristica che assume i più alti livelli di soddisfazione e di importanza per i rispondenti. Al contrario, l’appropriatezza dei tempi di emissione del parere riporta il livello di soddisfazione più basso al pari del suo rango di importanza.
Sebbene tutti gli aspetti rilevati evidenzino giudizi medi complessivamente molto positivi, l'Agenzia non sembra ancora in grado di soddisfare completamente le aspettative di uno dei suoi principali pubblici di riferimento, poiché, fatta eccezione per la cortesia e competenza del personale, il livello medio di importanza attribuita a tutti gli aspetti è maggiore della soddisfazione media espressa per gli stessi.
Monitoraggio e controllo ambientale (inclusa attività analitica)
Le principali attività a cui i rispondenti sono stati interessati riguardano:
- il controllo in materia di rifiuti (23,2%),
- il controllo dei siti inquinati in bonifica (21,4%),
- il monitoraggio della qualità dell’acqua (20,5%),
- la presentazione di un esposto o segnalazione (20,1%).
Il monitoraggio e controllo geotermia e grandi opere hanno interessato in maniera marginale i rispondenti (< 3%).
La percezione della qualità delle attività di monitoraggio e controllo svolte da ARPAT è da considerarsi pienamente soddisfacente (valori tra 8 e 9).
La competenza tecnica e la professionalità del personale ARPAT è la caratteristica che più di ogni altra riscontra il più alto livello di soddisfazione (9,0) e di importanza (9,2) per i rispondenti. Segue l’attendibilità delle valutazioni emerse dal controllo con una soddisfazione di poco inferiore a 9,0 e un livello di importanza di poco inferiore a 9,2. La trasparenza e la correttezza tenute da ARPAT durante il controllo, la completezza e accuratezza nello svolgimento del servizio, la completezza delle informazioni sugli esiti dei controlli e chiarezza degli esiti analitici presentano livelli di importanza molto elevati e simili (intorno a 9,0), con un livello di soddisfazione anch’esso elevato (intorno a 8,8). La valutazione degli altri aspetti risulta più bassa, sia in termini di importanza che di soddisfazione. In particolare, è meritevole osservare come la soddisfazione per l’appropriatezza dei tempi di intervento sia nettamente inferiore agli altri aspetti, ponendosi poco sopra 8,0, con un livello di importanza, comunque, tra i più bassi.
Analogamente a quanto osservato per il supporto tecnico-scientifico, sebbene tutti gli aspetti rilevati evidenzino giudizi complessivamente molto positivi, fatta eccezione per la cortesia e disponibilità del personale e chiarezza degli esiti analitici, il livello medio di importanza attribuita a tutti gli aspetti è maggiore della soddisfazione media espressa per gli stessi, come è possibile vedere nella mappa sopra.
Diffusione della conoscenza
Coloro che dichiarano di aver richiesto accesso ad attività di diffusione della conoscenza sono solo 29. Il 44% risulta iscritto alla newsletter, il 96% ha visitato il sito Web ARPAT almeno una volta negli ultimi 24 mesi, il 60% ha consultato l’Annuario dei dati ambientali ARPAT, il 96% ha consultato le pubblicazioni di ARPAT e il 60% ha consultato le banche dati del portale SIRA.
Come nei casi precedenti, i livelli di soddisfazione e di importanza attribuiti risultano elevati, con valori compresi tra 8 e 9.
In particolare, solo gli aspetti relativi a appropriatezza e completezza dei temi trattati nella newletter e disponibilità del personale addetto alle banche dati presentano livelli di soddisfazione più elevati rispetto alla valutazione del grado di importanza dell’aspetto considerato. Nei rimanenti casi, l’Agenzia non è ancora in grado di soddisfare completamente le aspettative.
Per maggiori dettagli leggi il rapporto “Una lettura dell'operato di ARPAT da parte del mondo istituzionale” a cura dei Proff. Silvia Bacci e Bruno Bertaccini del Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” dell’Università degli studi di Firenze. Le immagini contenute in questa notizia sono tratte dal suddetto rapporto.