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Progetto speciale - Strumenti di gestione e controllo di tipo preventivo

taglio del marmoIl potenziamento dei controlli che ha caratterizzato il progetto speciale è stato disposto non solo con l'intento di reprimere le situazione di illegalità, ma anche e soprattutto nell'ottica di migliorare il quadro conoscitivo legato alle implicazioni ambientali della coltivazione delle cave di marmo, in modo da poter intervenire in sede di prevezione attraverso l'elaborazione di tecniche e linee guida aderenti ai principi di sviluppo sostenibile e di economia circolare.

Il progetto ha infatti tra le sue finalità quella di individuare le migliori tecniche disponibili (BAT - Best Available Techniques) ovvero le buone pratiche per l'estrazione dei lapidei, che potranno essere raccolte in apposite linee guida.

L'obiettivo principale è quello di individuare tecniche capaci di ridurre la quantità di marmettola prodotta e di migliorarne la qualità da un punto di vista granulometrico fino ad annullare la produzione di marmettola fine - comunemente definita "impalpabile". Per ottenere questi risultati due, sostanzialmente, i fronti di intervento:

  • valutazione delle attuali modalità di taglio (taglio a filo diamantato e taglio a catena)
  • esame delle attrezzature disponibili sul mercato per la captazione della marmettola e dei reflui in fase di produzione

In base all'attuale stato di avanzamento del progetto tra le buone pratiche su cui si sta concentrando l'attenzione

  1. procedere alle operazioni di taglio in aree nelle quali vengono realizzate idonee cordolature di contenimento dell'acqua con punto di aspirazione del refluo prodotto e successivo rilancio del refluo captato al sistema di filtrazione e recupero dell'acqua;
  2. studiare la possibilità di installare a “bordo macchina” o in alternativa nella postazione di taglio di un sistema di pannellature (abbattitore inerziale) utili a interrompere la corsa dell'areosol sparato fuori dalla scanalatura di taglio dalla corsa del filo diamantato.

Altro obiettivo "preventivo" del progetto speciale è quello di individuare un set di prescrizioni in sede di VIA e/o di autorizzazione all’esercizio, finalizzate ad indirizzare la gestione delle cave verso comportamenti  ambientalmente virtuosi.

Partendo da un’analisi delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni in essere ARPAT intende eseguire uno screening finalizzato all'individuazione di un set di prescrizioni da proporre agli Enti competenti, nell’ottica di agevolare la fase autorizzativa, di migliorare la performance ambientale degli insediamenti estrattivi nonchè l’efficacia del successivo controllo.

Per farlo ARPAT si avvarrà – oltre che delle proprie conoscenze interne - della documentazione tecnica prodotta da Ministeri competenti, da ISPRA e dal Sistema Nazionale Protezione Ambientale (SNPA), valutando in termini di realizzabilità concreta ed efficacia anche le proposte avanzate dalle Associazioni di categoria e dalle Associazioni ambientaliste (con particolare riferimento al documento inviato da Legambiente alla Regione Toscana e al Ministero dell’Ambiente).

A solo titolo esemplificativo e non esaustivo, i possibili set di prescrizioni potranno riguardare

  • aspetti generali riguardanti la VIA e le autorizzazioni della coltivazione delle cave, la gestione delle varianti al piano di coltivazione, la valutazione di congruità dei piani di coltivazioni in relazione alla capacità di estrazione;
  • la gestione materiali detritici, con l'obiettivo di privilegiare tecniche e modalità di coltivazione che diminuiscano la produzione di marmettola e altri detriti di estrazione;
  • le migliori tecnologie disponibili sul mercato applicabili al settore di estrazione del marmo utili ad una riduzione degli impatti direttamente legati alla produzione;
  • la protezione delle sorgenti nonchè l’istituzione e la delimitazione di zone di protezione
  • la gestione delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavorazione
  • la gestione delle aree di escavazione e degli idrocarburi presenti in cava
  • la fase di fine coltivazione (controlli finali, ripristino, etc.).

L’individuazione del set di prescrizioni applicabili al settore di estrazione del marmo – che nell'ambito della singole istruttorie dovranno essere declinate in maniera sito-specifica – guiderà anche la definizione di linee guida e check-list standardizzate per il controllo, che prevedano una serie completa di accertamenti tecnici e amministrativi da compiere durante i controlli in campo.

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