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Goletta verde 2025: ARPAT partecipa alla presentazione dei dati di Legambiente

In occasione della presentazione dei dati raccolti dai volontari di Legambiente sulle coste della Toscana, l’Agenzia fa il punto sulla qualità delle acque di balneazione nella stagione in corso

Goletta verde 2025: ARPAT partecipa alla presentazione dei dati di Legambiente

Direttrice tecnica e Direttore generale di ARPAT

05/08/2025

Il Direttore generale e la Direttrice tecnica di ARPAT, Pietro Rubellini e Sandra Botticelli, hanno preso parte questa mattina a Marina di Carrara alla conferenza stampa che ha illustrato la fotografia scattata dai volontari di Goletta Verde sui 20 punti campionati lungo la costa Toscana.

Nel corso della presentazione, si sono confrontati con Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana, Stefano Raimondi, Portavoce Goletta Verde, Federico Gasperini, Direttore e responsabile acque Legambiente Toscana, e Alessia Merlo, Responsabile Coordinamento dell’Area 2 – Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati.

“I dati raccolti da Legambiente con la sua campagna e quelli registrati da ARPAT con il suo monitoraggio stagionale delle acque di balneazione – ha dichiarato il Direttore generale Pietro Rubellini – confermano sostanzialmente la fotografia dello scorso anno, ma rendono ancora più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici. Già in condizioni meteo normali, le precipitazioni sono uno dei principali fattori di criticità per la contaminazione delle acque di balneazione dato che in occasione di eventi piovosi importanti né gli impianti di depurazione né il sistema fognario sono in grado di gestire l’enorme volume di acqua in arrivo, soprattutto se esistono ancora commistioni tra rete delle acque nere e bianche. Di conseguenza, l’attivazione dei by-pass e/o degli scolmatori provoca l’arrivo in mare, attraverso corsi d’acqua anche del reticolo idrografico minore, di acque non trattate che molto spesso trascinano carichi organici e microbiologici importanti."

"La modifica dei regimi pluviometrici - ha proseguito il Direttore generale - con eventi sempre più brevi ed intensi, le cosiddette “bombe d’acqua”, insieme al ruscellamento rapido e massiccio, aggravano e moltiplicano queste situazioni. Infatti, quando violenti rovesci temporaleschi si verificano dopo un lungo periodo di siccità, durante il quale la portata di torrenti e fiumi si è molto ridotta e, di conseguenza, anche la loro capacità di diluizione, si producono "effetti pistone" che trasportano in mare concentrazioni elevate di inquinanti, che compromettono la qualità delle acque di balneazione anche per ampi tratti di costa.”

"Quando questi fenomeni si susseguono - ha concluso Rubellini - spesso è possibile che vengano intercettati dai campionamenti che ARPAT programma ad inizio anno, ma è del tutto casuale. Nonostante ARPAT abbia già messo in atto ogni accorgimento tecnico, logistico ed organizzativo per ridurre al massimo i tempi tra momento del prelievo e comunicazione del dato analitico al Comune competente, si tratta, nella migliore delle ipotesi, di almeno 24 ore e, quindi, l’eventuale divieto entra in vigore 2 giorni dopo l’evento che lo ha provocato, quando in genere la qualità delle acque è molto migliorata. Da questo punto di vista, in attesa della realizzazione di importanti interventi infrastrutturali per il completamento, la separazione e la sostituzione delle reti fognarie, l’adozione di ordinanze preventive di divieto temporaneo di balneazione in prossimità dei corsi d’acqua, collegate alle allerte meteo, potrebbe essere uno strumento in grado di limitare e prevenire gli impatti dei cambiamenti climatici e quindi garantire la tutela della salute dei bagnanti.”

pubblico presente alla conferenza stampa di Goletta verdeLa conferenza stampa è stata l'occasione per ricordare le attività dell’Agenzia relativamente alle acque di balneazione in Toscana e le modalità con cui i cittadini possono consultare i dati dei controlli e dei superamenti che implicano una non idoneità alla balneazione.

“ARPAT – ha illustrato la Direttrice tecnica di ARPAT Sandra Botticelli - dal 1° aprile al 30 settembre di ciascun anno svolge il monitoraggio ufficiale della qualità di oltre 270 aree di balneazione su tutta la costa della Toscana e in alcune zone lacustri, per verificare la qualità delle acque dal punto di vista igienico-sanitario. Ricordiamo, infatti, che per l’idoneità alla balneazione si devono controllare solo due parametri microbiologici (Escherichia coli ed enterococchi intestinali), indicatori di possibile contaminazione fecale delle acque. Oltre a queste aree che coprono un totale di quasi 621 km lungo gli oltre 840 km di coste (74%), isole comprese, ARPAT effettua anche analoghi controlli mensili nelle attuali 11 zone di divieto permanente di balneazione per motivi igienico sanitari in prossimità dello sbocco a mare di corsi d’acqua di varia dimensione, per tenere comunque sotto controllo la situazione. I risultati delle analisi sono tutti visibili sul sito Web dell’Agenzia. Gli stessi dati sono contemporaneamente disponibili anche nella App ARPAT.”

La Direttrice tecnica ha quindi illustrato i dati raccolti da ARPAT durante la stagione in corso. “I controlli effettuati dall’Agenzia tra aprile e luglio 2025 hanno comportato il prelievo e l’analisi di 1.112 campioni programmati e 120 supplettivi in tutta la Toscana. L’alto numero di campionamenti supplementari, il 10% del totale, è stato determinato da diversi episodi di contaminazione delle acque di balneazione, emersi soprattutto nei primi mesi e legati in gran parte ad intense e diffuse precipitazioni. Queste criticità, che i cambiamenti climatici amplificano, derivano da una ancora imperfetta gestione del sistema di collettamento e trattamento delle acque reflue.”

“In relazione ai dati diffusi da Legambiente, dai quali emergono alcuni punti critici lungo la costa toscana - ha concluso Botticelli - si tratta di tutti punti noti ad ARPAT, in quanto si trovano in corrispondenza di divieti permanenti per ragioni di tutela igienico sanitaria, di aree portuali, interessate anche da problemi igienico-sanitari, e, infine, di situazioni, alla foce di vari corsi d'acqua, che presentano criticità in presenza di piogge. Tenendo conto che i punti di monitoraggio di ARPAT non coincidono necessariamente con quelli utilizzati dalla campagna di Legambiente, così come le date del campionamento, e considerando l’incertezza del metodo, i risultati dell’Agenzia e di Legambiente sono in linea.”

Nella seguente tabella sono riportate le informazioni disponibili rispetto alle aree critiche segnalate da Goletta Verde con la campagna effettuata tra il 15 e 16 luglio 2025; cliccando sul nome del punto di monitoraggio ARPAT, si apre la pagina con i dati del monitoraggio, se non si tratta di divieti per aree portuali.

Comune Località Nome del punto Giudizio 2025 Legambiente Punto monitoraggio ARPAT Risultati ARPAT luglio 2025 Classificazione 2024*
Carrara Marina di Carrara Foce torrente Carrione Fortemente inquinato Divieto permanente per area portuale (Marina di Carrara) – non controllato    
Massa Partaccia Foce torrente Lavello Fortemente inquinato Divieto permanente per area portuale (Marina di Carrara) – non controllato    
Massa Tra la Partaccia e i Ronchi Foce fiume Brugiano Fortemente inquinato Divieto permanente per motivi igienico sanitari – Foce Brugiano Inquinato Scarsa (Divieto)
Montignoso Cinquale Foce fiume Versilia Inquinato Divieto permanente per motivi igienico sanitari – Foce Versilia A norma Scarsa (Divieto)
Pietrasanta Marina di Pietrasanta Foce fosso Fiumetto Fortemente inquinato Area balneazione – Foce Fosso Fiumetto A norma Buona
Camaiore Lido di Camaiore Foce fosso Abate Fortemente inquinato Area balneazione – Foce Fosso dell’Abate A norma Buona
Pisa Marina di Pisa Foce fiume Arno Entro i limiti Divieto permanente per area portuale (Marina di Pisa) – non controllato    
Pisa Calambrone Foce canale Scolmatore Entro i limiti Divieto permanente per area portuale (Marina di Pisa) – non controllato    

Cecina

Marina di Cecina Foce fiume Cecina Entro i limiti Area balneazione – Bocca di Cecina A norma Eccellente
Piombino Marina di Salivoli Foce/scarico Salivoli Inquinato Area balneazione – Salivoli A norma Scarsa
Follonica Follonica Foce fiume Gora Fortemente inquinato Divieto permanente per motivi igienico sanitari – Gora delle ferriere Inquinato Scarsa (Divieto)
Castiglione della Pescaia Castiglione della Pescaia Foce fiume Bruna Entro i limiti Area balneazione – Lato nord Foce Fiume Bruna – Lato sud Foce Fiume Bruna A norma Eccellente
Orbetello Fonteblanda Foce fiume Osa Inquinato Area balneazione – Lato nord Foce Fiume Osa – Lato sud Foce Fiume Osa A norma Eccellente
Orbetello Bocche di Albegna Foce del fiume Albegna Entro i limiti Area balneazione – Lato sud Foce Fiume Albegna A norma Buona
Monte Argentario Poggio Pertuso - Cala Galera Spiaggia fronte canale Entro i limiti Area balneazione – Cala Galera – Punta Pertuso A norma Eccellente
Ansedonia Tagliata Etrusca Fosso Tagliata Etrusca Inquinato Area balneazione – Loc La Tagliata – Torre Puccini A norma Eccellente
Isola d'Elba - Capoliveri Mola foce unica dei fossi di Mola Fortemente inquinato Area balneazione – Mola A norma Eccellente

Isola d'Elba - Portoferraio

Punta della rena fosso della madonnina Entro i limiti Divieto permanente per area portuale (Portoferraio) – non controllato    
Isola d'Elba - Marciana Marina   Spiaggia presso moletto del pesce lato porto Fortemente inquinato Divieto permanente per area portuale (Marciana Marina) – non controllato    
Isola d'Elba - Campo nell'Elba la foce Foce fosso Galea la Pila Entro i limiti Area balneazione – Marina di Campo – Loc. La Foce A norma Eccellente

* L'appartenenza ad una classe viene determinata in base agli andamenti statistici delle concentrazioni microbiologiche sulla base di 4 anni di analisi.

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