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Colorazione anomala nel lago del Villone Puccini a Pistoia: sopralluoghi di ARPAT

Il fenomeno riconducibile all’estesa fioritura di cianobatteri. Vista la possibile nocività delle alghe rinvenute, chiesto al Comune di provvedere alla ripulitura di quanto ancora presente nel lago

28/05/2025

Il 21 maggio 2025 la sala operativa della Protezione civile ha attivato ARPAT per una colorazione blu/turchese delle acque del lago presente presso il Villone Puccini a Pistoia.

Personale del Dipartimento ARPAT di Pistoia ha quindi effettuato un sopralluogo nei pressi del lago, dove già il giorno prima era stato attivato da parte del Comune l’ossigenatore presente in una parte del lago.

colorazione anomala villone PucciniAl momento del sopralluogo era evidente, sulla superficie, una patina colorata blu/turchese, soprattutto lungo le sponde e nelle aree con acqua più stagnante, sia per mancanza di corrente e movimento sia la presenza di sbarramenti, tipo staccionate in legno, che favoriscono l’accumulo e ne aumentano la densità visiva. Era inoltre presente molta fauna ittica in buono stato e non erano evidenti morie di pesci né di altre specie animali.

In 4 punti del lago sono state effettuate sulle acque le verifiche dei parametri in campo, che hanno riportato i seguenti valori:

  • nel punto in cui le acque del lago escono e vanno ad alimentare un secondo laghetto privato, posto a valle rispetto al principale, i valori rilevati sono: pH =8,2, ossigeno 18,54 mg/l e 219 %, conducibilità 353 µs/cm, temperatura 23,0°C
  • al centro del lago i valori rilevati sono: pH =8,4, ossigeno 20,08 mg/l e 233 %, conducibilità 348 µs/cm, temperatura 22,2°C
  • nelle acque del fosso che alimenta in parte il lago, i valori rilevati sono: pH =7,5, ossigeno 8,1 mg/l e 88 %, conducibilità 579 µs/cm, temperatura 17,9°C
  • nelle vicinanze dell’ossigenatore, i valori rilevati sono: pH = 8,5, ossigeno 8,6 mg/l e 212 %, conducibilità 386 µs/cm, temperatura 22°C.

misure ArpatIl 22 maggio 2025 è stato effettuato un nuovo sopralluogo presso il lago, ripetendo le misure in campo per verificare se il fenomeno era sempre presente o in diminuzione. Le acque erano prive in superficie della colorazione anomala blu/turchese, rilevata il giorno precedente, e se ne si riscontrava una migliore condizione. L’ossigenatore era ancora in funzione e tale azione può avere dato luogo a questo miglioramento. Solo in una piccola area, in prossimità del punto di immissione delle acque del fosso che alimenta il lago, lontana dall’ossigenatore e dove le acque sono più ferme, era ancora evidente lo strato superficiale di tale colorazione.

I valori delle prove in campo ripetute negli stessi punti del giorno precedente sono i seguenti:

  • pH =7,7 ossigeno 12,3mg/l e 138%, conducibilità 365 µs/cm, temperatura 20,7°C
  • pH = 7,8 ossigeno 11,4 mg/l e 127%, conducibilità 361 µs/cm, temperatura 20,4°C
  • pH = 7,9 ossigeno 12,3 mg/l e 121%, conducibilità 515 µs/cm, temperatura 17,9°C
  • pH =7,9 ossigeno 13,0 mg/l e 136 %, conducibilità 358 µs/cm, temperatura 17,2°C

Dalle verifiche effettuate si può concludere che il fenomeno sia riconducibile all’estesa fioritura di organismi appartenenti alle cianoficee, dette anche cianobatteri.

alghe al microscopioL’analisi al microscopio ha confermato tale presenza e le caratteristiche rilevate al microscopio ottico hanno permesso di identificarle come appartenenti al genere Aphanizomenon, molto probabilmente A. flos-aquae. Il genere Aphanizomenon vive tipicamente nei laghi di acqua dolce e, in certe situazioni, può dare luogo a dense fioriture algali che devono essere contrastate per non creare danni all’ecosistema a causa delle eventuali tossine prodotte. L’elevata presenza di fauna nel lago, con la conseguente produzione di sostanza organica che rimane nel corpo idrico, così come una zona del lago non correttamente coperta dall’azione dell’ossigenatore, insieme alla situazione meteo-climatica molto particolare (elevata illuminazione del periodo, scarso ricambio delle acque del laghetto, etc.), potrebbe aver favorito l’evento, con una proliferazione improvvisa e di portata eccezionale dell’alga.

Vista la possibile nocività delle alghe rinvenute, ARPAT ha chiesto al Comune di provvedere alla ripulitura di quanto ancora presente nel lago, per evitare problematiche dovute all’incremento del fenomeno, rientrato parzialmente grazie all’ossigenazione forzata effettuata, ma non risolto in via definitiva. L’ossigenatore presente è infatti insufficiente a garantire la copertura di tutta la superficie del lago e sarebbe pertanto da valutare una ripulitura del lago dalla sostanza organica presente prodotta dalla fauna che ci vive.

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