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Concentrazioni in aria di idrogeno solforato e mercurio nelle aree geotermiche toscane - Anno 2024

Monitoraggi ARPAT e validazione dati ENEL Green Power Italia

Anno di pubblicazione: 2025

A cura di: Francesca Andreis, Alessandro Bagnoli, Simone Magi, Emanuele Cecconi - ARPAT, Settore Geotermia

In collaborazione con: Andrea Fattori, Giulia Bartoccini - ARPAT, Settore Geotermia

Pagine: 45

Prezzo: 0 €

Monitoraggi ARPAT e validazione dati ENEL Green Power Italia

Scopo del presente report è quello di relazionare sull’attività di raccolta, analisi e conseguente verifica della congruità dei dati raccolti da ENEL Green Power che, per numerosità e capillarità di postazioni presenti nel terrritorio, rappresentano un’importante fonte di informazione, previa validazione da parte di ARPAT, alla luce dei monitoraggi svolti autonomamente. 

Irelazione alle stazioni di monitoraggio della concentrazione di H2S in aria, gestite da ENEL GP, sulla base delle verifiche a campione effettuate attraverso il mezzo mobile ARPAT GEO1, il GEOSet e dell’analisi dei dati rilevati presso la postazione fissa ubicata a Montecerboli, si ritiene che le concentrazioni in aria di idrogeno solforato rilevate da ENEL GP nel corso del 2024 possano ritenersi rappresentative della
qualità dell’aria nelle aree geotermiche toscane.

Non sono stati registrati superamenti dei valori di riferimento per la tutela sanitaria indicati dal World Health Organization sia per le medie mobili calcolate su 24 ore (150 μg/m3), sia per intervalli temporali da 2 a 14 giorni (100 μg/m3) e sia per intervalli temporali di 15-90 giorni (20 μg/m3).

Le concentrazioni rilevate si sono mantenute su livelli sostanzialmente analoghi a quelli registrati negli anni passati, seppur localmente potrebbero essere state influenzate anche da altre attività quali, a puro titolo esemplificativo (non essendo sempre stata possibile una identificazione certa), quelle connesse all’attività di cantiere per la perforazione di nuovi pozzi, alle centrali termiche di teleriscaldamento, oltre alle eventuali sorgenti naturali esistenti.

Per quanto riguarda infine il mercurio gassoso, che si ricorda viene misurato da ARPAT a partire dal 2014 mediante i propri laboratori mobili, non si ravvedono situazioni critiche in relazione ai limiti di cautela sanitaria.

 

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