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Nodo Alta Velocità di Firenze: attività di supporto tecnico all'Osservatorio Ambientale - secondo semestre 2017

Sintesi dell’attività e delle principali tematiche ambientali affrontate

Anno di pubblicazione: 2018

A cura di: ARPAT - Settore VIA-VAS

Sintesi dell’attività del secondo semestre 2017 e delle principali tematiche ambientali affrontate

Nell’ambito del proprio ruolo di Supporto tecnico all'Osservatorio Ambientale del Nodo AV di Firenze, nel secondo semestre del 2017 ARPAT ha svolto la propria attività con particolare attenzione alle tematiche relative al monitoraggio dell’atmosfera, del rumore e delle acque sotterranee, nonché ad aspetti relativi alla comunicazione.

Nel periodo in esame i lavori di realizzzione hanno coinvolto, in sostanza, il cantiere della Stazione AV (a Campo di Marte sono stati infatti effettuati solo modesti interventi di riassetto del cantiere, propedeutici all’avvio della fresa TBM).

Il monitoraggio dell’atmosfera ha evidenziato alcuni superamenti del valore soglia di attenzione, ma tali eventi non sono risultati attribuibili ai lavori del Nodo AV di Firenze. In relazione ad alcune parziali incongruenze riscontrate nel tempo su taluni parametri misurati, in settembre le centraline Italferr sono comunque state completamente sostituite ed è attualmente in corso un confronto tecnico di perfezionamento della gestione strumentale e della validazione dati (anche alla luce della recente normativa di settore: Decreto del Ministero dell'Ambiente 20 marzo 2017).

Il monitoraggio del rumore non ha evidenziato criticità.

Per le acque sotterranee, non si sono registrate particolari criticità. È proseguito un confronto tecnico comprensivo di alcune analisi di laboratorio in contraddittorio ARPAT-Italfer, a seguito del quale sono state concordate della modalità operative di analisi e di restituzione dati che dovranno essere adottate routinariamente da Italferr per consentire la piena confrontabilità mantenere confrontabili dei dati.
Riguardo i sistemi di continuità della falda della Stazione AV, l’attivazione delle 3 nuove coppie di pozzi (aprile 2017) ha evidenziato una più efficace mitigazione dell’effetto diga. È stato comunque avviato un percorso di rimodulazione delle portate trasferite dai diversi pozzi per rendere maggiormente uniforme tale effetto di mitigazione, nell’ambito del quale, in novembre è stata effettuata da Nodavia una prova di spegnimento e riattivazione per step dei 7 pozzi.

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