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Presenza di arsenico nelle acque distribuite al consumo umano in Toscana

Anno di pubblicazione: 2002

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L'articolo riporta la presenza di arsenico nelle reti di distribuzione di acqua potabile nelle province della Toscana

L’arsenico presente nelle acque sotterranee di alcune zone della Toscana è prevalentemente legato a fenomeni naturali, principalmente manifestazioni geotermiche e rilasci provenienti dall’alterazione di rocce vulcaniche e di mineralizzazioni a solfuri di ferro. I dati attualmente disponibili sul contenuto dell’arsenico nella maggior parte delle acque della regione consentono di effettuare un primo quadro per quanto riguarda i problemi indotti dall’utilizzo di queste acque per uso potabile.
Come contributo alla conoscenza del territorio regionale e alla predisposizione delle misure preventive e degli interventi opportuni, i vari dipartimenti ARPAT tengono costantemente sotto controllo il contenuto di arsenico nella quasi totalità delle risorse per l’approvvigionamento potabile sia sotterranee che superficiali, così come l’insieme delle acque distribuite in rete.
In seguito al prossimo recepimento del limite di 10 μg/L per l’arsenico indicato dal decreto 2 febbraio 2001 n. 31, dovranno essere previsti interventi significati in alcuni acquedotti dove attualmente le concentrazioni non soddisfano tale limite

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