Vai ai contenuti. | Spostati sulla navigazione

Dove Siamo

 

Introduzione

Giovanni barca (Direttore Generale ARPAT) e Andrea Poggi (Direttore tecnico ARPAT)Questa edizione 2011 della Relazione sullo stato dell’ambiente in Toscana (RSA) consolida e avvalora il ruolo primario che ARPAT riveste nella reportistica e diffusione della conoscenza ambientale, evidenziando la capacità dell’Agenzia di organizzare e restituire in forma facilmente accessibile le informazioni acquisite nell’esercizio delle proprie attività istituzionali.
La collaborazione degli Uffi ci competenti della Regione Toscana e le informazioni fornite da IRPET e ARRR hanno permesso di restituire un quadro conoscitivo di stato, determinanti, pressioni e impatti sull’ambiente quanto mai ampio e articolato, utile per la pianifi cazione regionale, la cui realizzazione editoriale rappresenta un comodo strumento di acquisizione di conoscenze a supporto delle scelte degli Enti locali e, più in generale, per il pubblico.
L’attività di reporting dell’Agenzia non si riassume nella sola RSA, che certo di questo rappresenta un pilastro importante. Il nostro impegno in tale ambito deriva, oltre che dai disposti della nuova disciplina dell’Agenzia contenuti nella L.R. 30/2009, da una particolare attenzione da sempre riservata alla fondamentale funzione di informazione e garanzia di partecipazione che anche con questa pubblicazione intendiamo rafforzare, proseguire, migliorare.
Non pretendendo di anticipare i risultati di un rapporto articolato e complesso come questo, segnaliamo qui alcuni aspetti meritevoli di particolare attenzione:

  • Le acque di balneazione complessivamente risultano eccellenti, ma si rilevano alcune criticità che meritano opportuni approfondimenti.
  • La qualità biologica delle acque marino-costiere risulta elevata/buona per tutta la costa Toscana, mentre per quanto riguarda lo stato chimico risultano aspetti problematici per alcuni inquinanti.
  • La depurazione sta progressivamente estendendosi, ma ancora, in alcune aree della Toscana ci sono quote importanti (intorno al 20%) di acque refl ue non depurate.
  • La qualità delle acque superfi ciali risulta, in circa i due terzi delle stazioni di monitoraggio, in buono stato ecologico (e quindi già in linea con gli obiettivi comunitari per il 2015).
  • La qualità dell’aria presenta una importante tendenza al miglioramento nel tempo, ma permangono ancora criticità per alcuni inquinanti, in particolare il PM10, gli ossidi di azoto e l’ozono, soprattutto nell’area metropolitana centrale e nella piana lucchese.
  • La gestione dei rifi uti continua ad essere un problema signifi cativo per la nostra regione: il sistema impiantistico non è ancora consolidato, ci si affi da ancora molto alle discariche e taluni impianti presentano criticità di gestione.
    Un’attenzione particolare va data agli impianti di stoccaggio provvisorio dei rifi uti speciali, per i quali non è sempre immediatamente rintracciabile la destinazione finale, e, talvolta, sono interessati da incendi che determinano ulteriori problematiche ambientali.
  • E’ stato sviluppato nel 2010 un applicativo (SISBON) per la gestione della “Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifi ca”, che costituisce una importante novità, anche in termini di disponibilità e diffusione dei dati su tali procedure: circa 2700 a fi ne 2010, con una tendenza in crescita nel corso degli anni. Lo stato di avanzamento delle bonifi che evidenzia un rallentamento particolare dei Siti di Interesse Nazionale rispetto a quelli regionali, anche per la complessità delle procedure ministeriali.
  • Il numero di stazioni radio base per la telefonia mobile è in continua crescita, con un sostanziale raddoppio registrato nel periodo 2003 – 2010. Benché tutte le verifi che effettuate abbiano riscontrato livelli di esposizione della popolazione, inferiori rispetto ai limiti di legge previsti, questa crescita pone il problema se non sia il momento di adottare politiche prudenziali di contenimento dell’utilizzo di dispositivi mobili senza fli.
  • Gli interventi di mitigazione previsti dai Piani Comunali di Risanamento Acustico
    stanno dando i loro effetti: le persone che hanno benefi ciato della loro attuazione
    sono in progressivo aumento. Allo stesso tempo però si registrano notevoli
    ritardi nella attuazione dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di
    trasporto.

Complessivamente la RSA fornisce uno spaccato importante della nostra regione. L’impegno dell’Agenzia è quello di potenziare e migliorare sempre di più le proprie attività di diffusione dei dati e delle informazioni ambientali che raccoglie ed organizza nell’ambito del lavoro quotidiano di controllo e monitoraggio dell’ambiente.

L’Agenzia ha in corso un processo di profondo rinnovamento e di adeguamento a quanto previsto dalla legge regionale di riforma n.30/2009. I nostri sforzi sono tutti orientati a far sì che ARPAT sia sempre più presente sul territorio regionale, in modo il più possibile omogeneo ed effi cace. Non a caso i primi segnali di questo cambiamento sono venuti dal sito web totalmente rinnovato nel giugno scorso e dall’impegno quotidiano per comunicare alla istituzioni ed alla società toscana gli esiti degli interventi che i nostri operatori svolgono su tutto il territorio regionale. Infatti, riteniamo che la trasparenza costituisca uno strumento in più per favorire il rinnovamento dell’Agenzia e rispondere così alla domanda crescente di svolgere al meglio i nostri compiti istituzionali.
 

Giovanni Barca
Direttore generale ARPAT
Andrea Poggi
Direttore tecnico ARPAT

Azioni sul documento
Strumenti personali