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Il filo verde del Giubileo sostenibile

08/04/2025 11:00

Intervista a Lorenzo Orioli, coordinatore toscano dei Circoli Laudato Si’

"Dialoghi sulla Terra e sul Creato - L'ecologia integrale al tempo della crisi climatica" è il titolo dell’evento che si terrà il 12 aprile al Parco medico di Pratolino, nell’ambito delle iniziative promosse dal Filo verde per un Giubileo sostenibile di SNPA. Abbiamo rivolto alcune domande a Lorenzo Orioli, agronomo e coordinatore dei Circoli Laudato Si' della Toscana per conoscere meglio questa realtà.


Il coordinamento toscano dei Circoli co-promuove insieme ad ARPAT e la Città metropolitana di Firenze l'iniziativa Dialoghi sulla Terra e sul creato. Quali sono le aspettative e quale invito rivolge al Movimento?

Ringraziamo, innanzitutto ARPAT che, nell’ambito del Filo verde Giubileo di SNPA, ci ha proposto di collaborare a questa iniziativa, che abbiamo accolto di buon grado a nome dei Circoli Laudato Si' della Toscana. L’invito, che è stato inoltrato ai Circoli LS presenti in alcune Diocesi della Toscana, è stato quello – ovviamente - di partecipare numerosi a questo evento. Un evento che si presenta ricco di contenuti e anche di attese per il format che abbiamo scelto. La maggiore aspettativa è che si possa replicare in altre città e Diocesi della Toscana.

Come nasce il movimento Laudato Si' e cosa sono i Circoli Laudato Si'?

Quest’anno, a livello mondiale, festeggeremo i 10 anni dalla nascita del Movimento e dalla pubblicazione della Lettera Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, cui ci ispiriamo completamente. A livello nazionale ci sono più di cento Circoli LS con qualche migliaio di Animatori. L’unità fondamentale, la cellula, di cui si compone Movimento è appunto il Circoli LS ovvero delle semplici aggregazioni di persone che assieme decidono di impegnarsi per la diffusione dei contenuti dell’Enciclica. Non sono né associazioni né organizzazioni strutturate. I Circoli di solito si ritrovano in parrocchie o fanno riferimento a congregazioni religiose, ma possono svilupparsi ovunque. Una curiosità: il movimento, che ancora non aveva l’attuale denominazione, era nato poco prima dell’Enciclica, il 15 gennaio del 2015 in un tempo opportuno – kairos – legato alla Cop 21 sul Clima a Parigi.

Quali sono le attività e i programmi e come si aderisce ai Circoli Laudato Si' della Toscana?

Le principali attività dei Circoli in Toscana – sintetizzando molto – sono rivolte alla formazione sui temi dell’Enciclica e sui temi attuali ambientali e sociali - locali, regionali, nazionali o internazionali - che trovano poi un riflesso operativo proprio nel magistero di Papa Francesco. Chiunque può aderire ai Circoli. Spesso condividiamo il cammino assieme a persone che appartengono ad altre associazioni, di diverso impegno ambientale o sociale, e che non sempre hanno una provenienza ecclesiale. Inoltre, nutriamo la dimensione ecumenica della Salvaguardia del Creato, soprattutto in occasione dei tempi forti, come il cosiddetto Tempo del Creato, che va dal 1° settembre al 4 ottobre di ogni anno.

Il Movimento Laudato Si' promuove, su scala globale, la conversione ecologica e l’adozione dell’ecologia integrale come strumento di lettura della realtà e come via per la pace.  Questa missione come viene declinata dai Circoli Laudato Si' in Toscana ? 

In questo travagliato 2025, il tema proposto per il Tempo del Creato si intitola “Pace con il Creato”, e ce n’è bisogno, direi. L’immagine che lo accompagna, il simbolo, è “Il giardino del Creato” che riprende un brano biblico di Isaia.

Tutti i Circoli LS nel mondo sono chiamati a seguire questo tema e a celebrarlo, attraverso la liturgia e attraverso iniziative di riflessione nonché con azioni di testimonianza o di impegno civico ed ecclesiale. Ogni circolo ha la libertà di scegliere i percorsi operativi che preferisce, per cui il coordinamento non controlla né istruisce su cosa fare ma offre, per quanto possibile, condivisione e collaborazione. Ogni mese, a livello nazionale, gli animatori del movimento si ritrovano a pregare, riflettere e condividere le esperienze e le azioni portate avanti da ogni singolo Circolo.

Sul piano dei contenuti, in che modo cercate di tenere insieme la "conversione ecologica" di cui parla Papa Francesco, e quindi il cambiamento degli stili di vita e la dimensione spirituale?

La conversione ecologica è un cammino e questo cammino, che è molto sfidante sia per le scelte personali che collettive, va compiuto assieme e in questo la dimensione di Chiesa è fondamentale. Le sfide ambientali di oggi sono così ardue che potrebbero scoraggiare facilmente chiunque, soprattutto chi ha la pretesa di affrontarle in maniera isolata o stoica. Le politiche ambientali esigono il mettersi assieme.

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