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Dove Siamo

 

Allegato A

Le attività istituzionali di Arpat sono individuate all’interno di macro “ambiti di attività”, definite in
riferimento alle tre matrici ambientali aria, acqua, suolo e declinate sulla base delle attività di cui all’articolo 5, comma 1 e specificate all’articolo 7 (Attività di controllo ambientale), all’articolo 8 (Attività di supporto tecnico-scientifico), all’articolo 9 (Attività di elaborazione dati, di informazione e conoscenza ambientale).

AMBITI DI ATTIVITÀ
Le attività istituzionali elencate nella carta di cui all’articolo 13 sono ricomprese all’interno di uno dei seguenti ambiti di attività:

1. Controllo ed attività relativa di supporto tecnico scientifico agli enti titolari di funzioni amministrative e autorizzative, nonché attività di elaborazione dati e di diffusione delle informazioni in riferimento a:

1.1 emissioni in atmosfera e qualità dell’aria ambiente;
1.2 qualità delle acque superficiali interne e costiere, delle acque sotterranee, di quelle destinate alla potabilizzazione, di balneazione, termali e minerali;
1.3 scarichi civili e industriali e relativi impianti;
1.4 agenti fisici, in riferimento all’inquinamento acustico, elettromagnetico ed alla radioattività
ambientale;
1.5 zone contaminate e siti di bonifica/messa in sicurezza, nonché zone rese critiche da contaminazioni da amianto e dalla coltivazione delle cave;
1.6 gestione dei rifiuti e relativi impianti;
1.7 aziende a rischio di incidente rilevante e attività connesse al regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente la registrazione, la
valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH);
1.8 pesca, biodiversità marina;
1.9 impatti dei prodotti fitosanitari.

2. Gestione analitica e laboratoristica delle attività connesse all’integrazione ambiente e salute. Attività relativa di supporto tecnico-scientifico agli enti titolari di funzioni amministrative e autorizzative nonché attività di elaborazione dati e di diffusione delle informazioni.

3. Gestione del sistema informativo regionale ambientale (SIRA), dei catasti e delle reti di monitoraggio ambientale, attività di diffusione delle informazioni e conoscenze ambientali. Attività di gestione dei rapporti con i cittadini anche tramite adozione di un apposito numero verde che assicuri il monitoraggio e la tracciabilità delle chiamate, con la presentazione del rapporto annuale al Consiglio regionale.

4. Collaborazione con enti di ricerca finalizzata al raggiungimento di elevati standard di qualità per le attività di controllo ambientale.

5. Attività analitiche e gestione dei laboratori.

6. Collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e con le altre agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente, nonché con altri enti pubblici e istituzioni.

7. Attività di supporto tecnico agli enti titolari di funzioni amministrative e autorizzative in materia di
valutazione ambientale strategica (VAS), valutazione di impatto ambientale (VIA), autorizzazione
integrata ambientale (AIA) e “grandi opere”.
 

8. Collaborazione con l’autorità giudiziaria nonché con altri enti e corpi preposti a funzioni pubbliche di vigilanza e di protezione civile da svolgersi in regime di pronta disponibilità in caso di emergenze ambientali.


9. Attività di amministrazione generale e di organizzazione delle risorse.


CONTENUTI DELLA CARTA
La carta definisce, per ogni singola attività in esso riportata, almeno le seguenti informazioni:
1. matrice ambientale (articolo 5, comma 2);
2. tipologia di attività (articolo 5, comma 1 e articolo 10);
3. descrizione delle attività;
4. eventuale fonte normativa o atto di programmazione;
5. classificazione delle attività (articolo 11);
6. soggetto beneficiario e/o titolare di funzione amministrativa;
7. livello quali/quantitativo dell’attività;
8. tempi di erogazione;
9. costi

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