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Gruppo di lettura sul libro "Mezzanotte e cinque a Bhopal": un modo diverso per confrontarsi con il tema della gestione del rischio industriale

 

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ARPAT, prossima alla IV edizione della manifestazione ARPAT Porte Aperte - durante la quale le porte dell’Agenzia si aprono a studenti, insegnanti, associazioni, famiglie  per mostrare come funzionano concretamente i servizi di controllo e monitoraggio dell’ambiente sul territorio toscano - ha deciso di sperimentare la tecnica del gruppo di lettura per avvicinare i cittadini, attraverso la tecnica della narrazione, a tematiche tecnico-scientifiche.

Il tema dell’edizione 2009 di ARPAT Porte Aperte – Ambiente, salute e biodiversità – ha fatto cadere la scelta sul libro "Mezzanotte e cinque a Bhopal" nel quale Dominique Lapierre e Javier Moro ricostruiscono la storia della Union Carbide, la multinazionale americana che nel 1969 ottenne dal ministero dell'agricoltura indiano la licenza per produrre pesticidi a Bhopal. In particolare lo stabilimento lavorava alla produzione di un insetticida a base di isocianato di metile, un gas altamente pericoloso responsabile del gravissimo incidente che colpì lo stabilimento causando migliaia di morti tra gli abitanti della città.

Durante la discussione sul libro si cercherà di mettere insieme punti di vista diversi - specialistici e non- sul tema della gestione del rischio industriale, di sciogliere dubbi e rispondere a domande suscitate dalla lettura e di illustrare in modo semplice e comprensibile le attività svolte da ARPAT per la prevenzione degli incidenti rilevanti e la limitazione delle conseguenze per l'uomo e per l'ambiente.

Per partecipare occorre:
- procurarsi una copia del libro
- leggerlo annotandosi riflessioni, quesiti, passaggi ritenuti particolarmente interessanti, ricordi di letture precedenti e, in generale, tutto ciò che si ritiene utile condividere con gli altri partecipanti
- partecipare alla discussione che si terrà il 3 giugno alle 16.30 a Firenze presso la Direzione di ARPAT, Via Porpora 5 (aula C).

 

Il libro 

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“Un giorno incontrai un imponente indiano di una quarantina d’anni (…) Da più di dieci anni Satinah “Sathyu” Sarangi, è questo il suo nome, si occupa di un’organizzazione non governativa, apolitica e non confessionale,  che cura con grande dedizione le vittime più indifese della maggiore catastrofe industriale  della storia, quella che, nella notte tra il due e il tre dicembre 1984, in seguito a una massiccia fuga di gas tossici, fece nella città di Bhopal, in India, dai sedicimila ai trentamila morti e procurò gravi danni alla salute di altre duecentomila persone circa (…)
Sono andato a Bhopal. Quello che vi ho scoperto mi ha profondamente sconvolto (…) Questa esperienza mi ha soprattutto messo di fronte a uno dei temi più inquietanti di tutta la mia carriera di giornalista e di scrittore. Perché e come si è potuto verificare un evento così tragico? Chi l’ha determinato, chi ha materialmente agito, chi ne ha subito le conseguenze e chi in definitiva ne ha tratto vantaggio?
Ho chiesto allo scrittore spagnolo Javier Moro, autore di uno splendido libro sul dramma tibetano, di venire a raggiungermi a Bhopal. La nostra inchiesta è durata tre anni. Questo libro ne è il frutto”

D. Lapierre


 

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