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Venerdì 02 dicembre 2022

Controllo AIA all'azienda di lavorazione metalli di Ospedaletto – Pisa


L’attività di controllo di ARPAT non ha evidenziato alcuna irregolarità nelle emissioni in aria, in acqua e nella gestione dei rifiuti

Nel mese di marzo il personale ARPAT del Dipartimento Provinciale di Pisa ha effettuato un controllo presso l'installazione gestita dalla All.Co SpA, ubicata nel Comune di Pisa, in località Ospedaletto.

L’impianto effettua la fusione di alluminio e la successiva estrusione per la produzione di profilati di alluminio grezzi ed è soggetto ad Autorizzazione lntegrata Ambientale (AIA) ed opera quindi nel rispetto di quanto riportato nell’Atto autorizzativo e sue modifiche.

Il ciclo produttivo, schematizzando, può essere suddiviso nei reparti principali: fonderia (attività IPPC) e trafileria o estrusione (attività non IPPC).

Nel reparto fonderia il processo è suddiviso nelle fasi di: caricamento, fusione, attesa, filtrazione, colata, scattivazione, omogeneizzazione. Le fasi che invece caratterizzano il ciclo produttivo del reparto trafileria o estrusione possono essere sintetizzate in: pre-trattamento billette, estrusione, invecchiamento, imballaggio.

Le principali materie prime utilizzate per l’alimentazione dei due forni dell’impianto nel reparto fonderia, sono costituite da pani di alluminio puro, rottame di alluminio selezionato e derivante dal trituratore e scarti derivanti dal reparto estrusione. Il materiale derivante da attività di recupero consiste di “sottoprodotti” [art. 184-bis del D.Lgs 152/2006 s.m.i.] o “End-of-waste” (art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. e art. 4 Regolamento Europeo 333/715).

L’attività di controllo di ARPAT, mirata a verificare l’ ottemperanza delle condizioni/prescrizioni previste nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, non ha evidenziato alcuna irregolarità nelle emissioni in aria, in acqua e nella gestione dei rifiuti.

scaricoIn particolare per verificare il rispetto delle emissioni in acqua il personale dell’Agenzia ha effettuato un sopralluogo con campionamento allo scarico di tipo industriale (denominato S19) le cui acque provengono essenzialmente dalla sezione di “rigenerazione” dell'impianto di trattamento a osmosi. I riscontri analitici sullo scarico hanno evidenziato il rispetto dei limiti prescritti per lo scarico in acque superficiali (tab.3, Allegato 5, parte terza del D. Lgs 152/2006 e s.m.i.). Il corpo recettore dello scarico è la condotta fognaria di tipo misto che corre lungo Via Malpighi e che si immette successivamente nel Fosso Nugolaio del Ceria (detto Fosso Caligi) tramite lo scarico diretto.

Per le altre matrici ambientali in sintesi è emerso che:

  • il controllo tecnico-amministrativo riguardo alle emissioni in aria non ha evidenziato irregolarità. In particolare sono stati verificati a campione i punti emissivi, lo stato e il funzionamento dei sistemi di abbattimento che sono risultati attivi al momento del sopralluogo. Il campionamento alle emissioni era stato effettuato da ARPAT nel 2020;
  • il controllo documentale relativo alla gestione dei rifiuti (registro carico/scarico, FIR, ecc.) non ha evidenziato alcuna criticità. Sono state visionate le varie aree di deposito temporaneo dei rifiuti. I rifiuti risultano stoccati in aree definite e identificati con apposita cartellonistica e relativo codice EER.

Presso l'installazione è adottato un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) conforme ai disposti della norma ISO 14001:2015. L'ultimo riesame della direzione si è tenuto in data 5.01.2022. L'ultimo Audit esterno per la sorveglianza del SGA è stato effettuato il 25.1.2022 e si è concluso senza Non Conformità e con 6 Raccomandazioni.

 

Testo di Andrea Villani in collaborazione con il Settore Comunicazione, informazione e documentazione


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Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita




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