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Relazione annuale sullo stato della qualità dell'aria nella Regione Toscana - anno 2020

Rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria

Anno di pubblicazione: 2021

A cura di: ARPAT- Settore Centro Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria

In collaborazione con: Fiammetta Dini, Elisa Bini, Tiziana Cecconi, Claudia Cavazza, Chiara Collaveri, Dennis Dalle Mura, Stefano Fortunato, Roberto Fruzzetti, David Magliacani, Marina Rosato, Marco Stefanelli, Guglielmo Tanganelli, Marco Bazzani

Pagine: 182

Prezzo:

Il panorama dello stato della qualità dell’aria ambiente della Toscana emerso dall’analisi dei dati forniti dalle rete regionale di monitoraggio di qualità dell’aria, dei dati forniti dalle stazioni locali e dall’analisi delle serie storiche indica una situazione positiva per la qualità dell’aria nel 2020

La criticità più evidente è quella nei confronti dei rispetto dei valori obiettivi per l'ozono, che nonostante i valori piuttosto buoni registrati nel 2020 sono un traguardo ancora molto lontano da raggiungere. Le altre criticità riguardano i due inquinanti PM10 ed NO2 per i quali, nonostante il miglioramento degli ultimi anni, confermato nel 2020, ci sono ancora dei siti per i quali il rispetto dei limiti non è ancora stato raggiunto.

PM10: il limite massimo pari a 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50
μg/m3 è stato rispettato in tutti i siti eccetto presso LU-Capannori, stazione di fondo della
Zona del Valdarno Pisano e Piana Lucchese mentre il limite di 40 μg/m3 come media
annuale è rispettato in tutte le stazioni da almeno 10 anni.

PM2,5: il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le
stazioni della Rete Regionale.

NO2: il valore limite di 40 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni
eccetto presso FI-Gramsci, stazione di traffico dell’Agglomerato di Firenze mentre il limite
massimo di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato in tutte le
stazioni; Nel 2020 non si è verificato alcun episodio di superamento della media oraria di
200 μg/m3.

Ozono: nonostante i valori del 2020 che sono stati nettamente più bassi dei valori medi
degli ultimi anni, è confermata la criticità di questo parametro conentrambi i valori obiettivo
previsti dalla normativa che non sono stati raggiunti nel 60% delle stazioni.

CO, SO2 e benzene: il monitoraggio relativo al 2020 ha confermato l’assenza di criticità
alcuna ed il pieno rispetto dei valori limite.

H2S: i valori registrati presso le stazioni della rete regionale sono ampiamente inferiori al
riferimento dell’ OMS-WHO, per entrambi i siti di monitoraggio. Per quanto riguarda il
disagio olfattivo, presso il sito di PI-Montecerboli la percentuale delle ore in cui esso
potrebbe presumibilmente avere creato un disagio è stata nettamente inferiore agli anni
precedenti.

Benzo(a)pyrene: il monitoraggio relativo al 2020 ha confermato il pieno rispetto dei valori
obiettivo per Benzo(a)pyrene.

Metalli pesanti: il monitoraggio relativo al 2020 ha confermato l’assenza di criticità alcuna
per As, Cd, Ni e Pb ed il pieno rispetto dei valori obiettivo per arsenico, nichel e cadmio,
oltre al rispetto del valore limite per il piombo.

La valutazione dell’effetto delle restrizioni durante il lock down in marzo e aprile 2020 ha
evidenziato un impatto differenziato in funzione della zona e della tipologia di stazione,
significativo sul biossido di azoto e molto ridotto sul particolato PM10, irrilevante sul
PM2,5
.

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)

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