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Monitoraggio acque marino costiere della Toscana - Anno 2022

Acque marino costiere della Toscana. Monitoraggio 2022 e proposta di classificazione provvisoria

Anno di pubblicazione: 2023

A cura di: Antonio Melley - ARPAT, Direzione tecnica - Settore Indirizzo tecnico delle attività , Daniela Verniani - ARPAT, Area Vasta Costa - Settore Mare

In collaborazione con:

Pagine: 70

Prezzo: 0 €

Acque marino costiere della Toscana. Monitoraggio 2022 e proposta di classificazione provvisoria

La classificazione dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici marino costieri può essere fatta solo al termine di un triennio di monitoraggio; il 2022 (primo anno del triennio 2022-24) può solo fornire alcune indicazioni provvisorie.

Lo stato ecologico descrive la qualità delle acque integrando le informazioni provenienti dagli Elementi di Qualità Biologica - EQB (biomassa fitoplanctonica, macroalghe, Posidonia oceanica e macrozoobenthos) con quelle ottenute dagli elementi chimico-fisici a sostegno (indice trofico TRIX) e dalle sostanze chimiche non prioritarie nelle acque (tabella 1/B D.Lgs. 172/2015). L’elaborazione definitiva dello stato ecologico di un corpo idrico avviene alla fine di un triennio, quando è possibile effettuare la media dei risultati ottenuti in 3 anni di campionamento per la biomassa fitoplanctonica e per il TRIX e il completamento dei monitoraggi per il calcolo di tutti gli altri EQB che hanno cadenza triennale. I possibili livelli di classificazione sono 5, in ordine decrescente di qualità ambientale: “Elevato”, “Buono”, “Sufficiente”, “Scarso”, “Cattivo”.

Nel 2022 solo la biomassa fitoplanctonica è stata monitorata in tutti i 16 corpi idrici toscani, mentre
gli altri EQB hanno avuto una copertura di non più di un terzo, e in nessun corpo idrico sono
stati monitorati tutti i 4 EQB. Lo stato ecologico provvisorio, sulla base dei dati raccolti nel 2022, mostrerebbe:

  • il 69% (11) dei corpi idrici toscani in qualità elevata;
  • il 25% (4) in qualità buona, a causa di 2 popolamenti di macroinvertebrati bentonici
    (Costa dell’Albegna e di Burano) e di 3 praterie di posidonia (Costa dell’Argentario e le 2
    dell’Isola d’Elba) in non perfetto stato di conservazione;
  • il corpo idrico Costa del Serchio (6%) in classe sufficiente a causa di uno stato trofico
    elevato (biomassa fitoplanctonica e indice TRIX).

Se queste valutazioni venissero confermate alla fine del triennio 2022-24, la classificazione complessiva dello stato ecologico sarebbe nettamente migliorata rispetto ai trienni precedenti.

Lo stato chimico descrive la qualità dei corpi idrici in base alla presenza di sostanze chimiche nelle acque e nel biota (tabella 1/A del D.Lgs. 172/2015), distinguendo tra “Buono” e “Mancato conseguimento dello stato buono”.

Nel 2022 il monitoraggio chimico nella colonna d’acqua è stato effettuato su tutti i corpi idrici, mentre la matrice biota (pesci e molluschi) è stata analizzata in un numero assolutamente insufficiente.

Una prima valutazione dello stato chimico (anche questi dati devono essere valutati su un
triennio) sulla base dei superamenti degli standard di qualità ambientale (SQA) nelle acque
evidenzia che:

  • nel caso dei metalli, solo il mercurio, in modo abbastanza inspiegabile, risulta superiore a SQA-CMA in 1 campione al Giglio (Arcipelago Isole Minori);
  • in Costa del Serchio sono state rilevate concentrazioni di TBT superiori SQA-MA e di
    benzo[ghi]perilene >SQA-CMA, come in Costa Pisana per quest’ultima sostanza;
  • a Carbonifera (Costa Follonica) il benzo[a]pirene supera lo SQA-MA ed altri 3 IPA (benzo[k]fluorantene, benzo[b]fluorantene e benzo[ghi]perilene) in uno stesso campione (26 luglio) risultano eccedere la concentrazione massima (SQA-CMA);
  • tutte le altre sostanze dell’elenco di priorità risultano inferiori agli standard ambientali e spesso del limite di quantificazione.

Sulla base della sola matrice acqua, il 75% dei corpi idrici (12) della Toscana risulta essere in uno stato chimico buono.

I dati rilevati nel biota, come detto, sono assolutamente insufficienti per poter dare un giudizio complessivo e attendibile, ma se, da un lato, i 3 campioni analizzati (su 9 teorici) di molluschi non aggiungono alcun elemento di criticità, i 3 campioni di pesci (su 16 previsti) sono risultati
tutti con concentrazioni di mercurio e difenileteri bromurati (PBDE) superiori agli SQA, determinando il peggioramento dello stato chimico di altri 2 corpi idrici (Costa Argentario e Arcipelago Isola d’Elba).

In definitiva, integrando i risultati ottenuti dal monitoraggio delle acque e del biota, nel 2022 il 63% dei corpi idrici della Toscana risulta essere in uno stato chimico buono.

Per quanto in Toscana i sedimenti non vengano usati per la definizione dello stato chimico, anche nel 2022 si è continuato a monitorare le concentrazioni di tutte le sostanze (tabella 2/A, 3/A e 3/B del D.Lgs. 172/2015) in questa matrice.

Si è così avuto conferma dei valori ampiamente superiori a quelli di fondo naturale per il mercurio ad Antignano (Costa Livornese) e Rosignano, determinati, con ogni probabilità, dagli apporti dello scarico generale dello stabilimento Solvay nel corso del tempo.

Inoltre, arsenico e cromo risultano in concentrazioni elevate nei sedimenti della maggior parte dei corpi idrici della Toscana, come osservato da almeno 10 anni, mentre nel 2022 l’esaclorobenzene supera lo SQA nei sedimenti di Elba Sud e Giglio, ma non ad Antignano e Rosignano, che dal 2016 al 2021 avevano fatto registrare i valori massimi.

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)

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