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5 giugno: celebriamo la giornata mondiale dell'ambiente

05/06/2025 11:00

L’edizione di quest’anno dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica

5 giugno: celebriamo la giornata mondiale dell'ambiente

Foto di Ben Scherjon da Pixabay

Il 5 giugno 2025, in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, il mondo si unisce per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle sfide ambientali globali, promuovendo azioni concrete per proteggere il nostro pianeta. Quest'anno, il tema scelto dalle Nazioni Unite è l'inquinamento da plastica, una delle minacce più insidiose e pervasive che affliggono l'ambiente, andando ad aggravare gli impatti della triplice crisi planetaria: cambiamento climatico, perdita di suolo e biodiversità e inquinamento.

A livello globale, si stima che 11 milioni di tonnellate di rifiuti plastici si riversino negli ecosistemi acquatici ogni anno, mentre le microplastiche si accumulano nel suolo provenendo da acque reflue e discariche. Il costo sociale e ambientale annuo dell'inquinamento da plastica varia tra i 300 e i 600 miliardi di dollari.

La celebrazione della Giornata mondiale dell'ambiente di quest'anno coincide con i progressi compiuti dai Paesi verso la stipula di un trattato globale per porre fine all'inquinamento da plastica, anche nell'ambiente marino. Nel novembre 2024, infatti, si è svolta la quinta sessione dei negoziati per l'elaborazione di un trattato sull'inquinamento da plastica e la seconda parte della sessione si terrà dal 5 al 14 agosto prossimi.

L’impegno di ARPAT

ARPAT è in prima linea nel monitoraggio delle plastiche nell'ambiente, anche attraverso progetti di ricerca e collaborazione con altre realtà scientifiche e istituzionali. Uno dei progetti di punta di ARPAT è EPIC, che mira a combattere l'inquinamento da macroplastiche nei mari, studiando le fonti e i meccanismi di diffusione attraverso i fiumi e sviluppando tecnologie per il riciclo delle plastiche raccolte. L'obiettivo del progetto, di cui ARPAT è capofila, è di intercettare le macroplastiche prima che si trasformino in microplastiche e riescano, così, ad entrare nella catena alimentare.

ARPAT è già attivamente coinvolta nel monitoraggio dei rifiuti plastici spiaggiati attraverso le attività previste dalla Strategia marina europea che si propone di proteggere e conservare l'ambiente marino e i suoi ecosistemi, migliorando la qualità delle acque e riducendo i rifiuti in mare, tra cui la plastica. In questo contesto, ARPAT, con cadenza semestrale,

  • realizza il monitoraggio dei rifiuti solidi presenti sulle spiagge di Libera Vittoria Apuana, Marina di Vecchiano, Castagneto, Quagliodromo e Collelungo; questa attività richiede di conteggiare i rifiuti presenti sulle spiagge e classificarli in base ad un elenco elaborato dal JCR, centro di ricerca europeo; la categoria “plastica e polistirolo” è quella maggiormente presente nei monitoraggi effettuati dall'Agenzia;
  • esegue campionamenti in mare lungo 4 transetti ortogonali alla costa, in corrispondenza del Fiume Morto (PI), di Donoratico (LI), Carbonifera (LI) e Foce Ombrone (GR), per verificare la presenza di piccoli frammenti plastici (micro e nano plastiche) nello strato superficiale del mare.

I risultati di queste attività sono disponibili sul sito Web di ARPAT nella sezione Dati e mappe:

Insieme per un futuro senza plastica

La Giornata mondiale dell'ambiente 2025 ci offre l’opportunità di riflettere sul nostro impatto sull’ambiente e di rinnovare l’impegno per un futuro più sostenibile. Se la plastica, soprattutto quella dispersa negli ambienti marini, rappresenta una delle sfide più urgenti per la protezione del nostro pianeta, solo con un’azione collettiva e consapevole possiamo sperare di vincere questa sfida; l’inquinamento da plastica richiede infatti lo sforzo e l’impegno di tutti e necessita allo stesso tempo di innovazione tecnologica per fornire alternative sostenibili alle plastiche tradizionali, di politiche pubbliche ambiziose e dell’adozione di comportamenti consapevoli per ridurre l’uso e il consumo di plastica.

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