Vai ai contenuti. | Spostati sulla navigazione

Sei in: Home Documentazione Report Report geotermia Verifiche autocontrollo ENEL Concentrazioni in aria di idrogeno solforato e mercurio nelle aree geotermiche toscane - Anno 2021

Dove Siamo

 

Concentrazioni in aria di idrogeno solforato e mercurio nelle aree geotermiche toscane - Anno 2021

Monitoraggi ARPAT e validazione dati ENEL Green Power Italia

Anno di pubblicazione: 2023

A cura di: Ivano Gartner, Alessandro Bagnoli - ARPAT, Settore Geotermia

In collaborazione con: Simonetta Castellani, Emanuele Cecconi, Riccardo Croce, Simone Magi - ARPAT, Settore Geotermia

Pagine: 40

Prezzo: 0 €

Monitoraggi ARPAT e validazione dati ENEL Green Power Italia

Nelle zone delle Colline Metallifere e del Monte Amiata la Toscana presenta particolari anomalie geotermiche, con caratteristiche tali da renderne particolarmente conveniente lo sfruttamento.

Ad oggi sono attive 34 centrali geotermoelettriche con 36 gruppi produttivi totali, gestite da ENEL GREEN POWER ITALIA S.R.L. che risultano dislocate nelle aree territoriali di Larderello, Lago (Val di Cornia), Radicondoli (nel loro insieme indicate come Area “tradizionale”) e le aree di Bagnore e di Piancastagnaio (queste ultime due, nel loro insieme, indicate come Area “Amiata”). In queste aree sono presenti sia emissioni puntuali di origine antropica, originate dai gruppi di produzione, sia emissioni, generalmente diffuse, costituite dalle manifestazioni geotermiche naturali (soffioni, fumarole, putizze, sorgenti di acque caldissime, laghetti, etc.), non sempre di immediata individuazione, e per le quali sarebbe auspicabile disporre di un accurato censimento.

Le emissioni di origine geotermica sono caratterizzate da alte percentuali di vapor acqueo e percentuali nettamente inferiori di altre sostanze, tra le quali l'idrogeno solforato (H2S), riconoscibile dall'olfatto umano già a concentrazioni molto basse, inferiori a 6 µg/m3, e anche per questo adottato generalmente come tracciante di attività geotermica.

Nelle centrali geotermoelettriche, per mitigarne gli impatti, sono state introdotte sia la pratica della reiniezione del fluido geotermico che permette di effettuare la “coltivazione” del serbatoio, sia l'installazione di un sistema di abbattimento del mercurio (Hg) e dell'idrogeno solforato (H2S), denominato AMIS, finalizzato alla riduzione dell'idrogeno solforato e del mercurio gassoso nella frazione dei gas incondensabili emessi dalla centrale.

L'efficienza di abbattimento dell'AMIS, installato in tutte le centrali della Toscana, è molto alta (circa del 97-99% per H2S e il 90-99% per il Hg). Nel corso degli anni, in occasione del rilascio dell'autorizzazione all'esercizio di ciascun impianto, la Regione Toscana ha prescritto a ENEL Green Power l'installazione di centraline fisse destinate al monitoraggio dell'H2S, che ad oggi costituiscono una rete di 18 stazioni di monitoraggio localizzate dove vi è attività di utilizzo della risorsa geotermica in Toscana. Tali dati, che sono mensilmente trasmessi alla Regione Toscana e ad ARPAT, sono verificati e integrati dalle indagini condotte autonomamente da ARPAT utilizzando una stazione fissa per il controllo della qualità dell'aria di Montecerboli e soprattutto mediante due autolaboratori, denominati GEO1 e GEO2.

Nel biennio 2020-2021, a causa dell’emergenza sanitaria, la manutenzione ordinaria e gli interventi di emergenza degli impianti sono risultati di più difficile effettuazione, determinando in alcuni casi uno scostamento dell’efficienza dei sistemi di abbattimento.

Scopo del presente report è quello di relazionare sull’attività di raccolta, analisi e conseguente verifica della congruità dei dati raccolti da ENEL Green Power che, per numerosità e capillarità di postazioni presenti nel terrritorio, rappresentano un’importante fonte di informazione, ovviamente previa validazione da parte di ARPAT, alla luce dei monitoraggi svolti autonomamente.

Azioni sul documento
Strumenti personali