Emissioni di mercurio degli impianti geotermici - anni 2010-2021
Mercurio (gassoso+disciolto) emesso dagli impianti presenti in Toscana nelle province di Grosseto, Pisa e Siena
Il mercurio (Hg) è un elemento fortemente reattivo e, in caso di intossicazione, riduce la funzionalità di enzimi e proteine; l’organo bersaglio maggiormente a rischio è il sistema nervoso centrale.
Il mercurio elementare è presente in forma naturale, in ambiente, con valori di 2-4 ng/m3 [1 nanogrammo (ng) corrisponde ad 1 miliardesimo di grammo (g)] misurati in zone remote, lontane da industrie e prive di anomalie geologiche locali, mentre nelle aree urbane sono normalmente misurati circa 20 ng/m3.
Le determinazioni dei livelli di esposizione da mercurio della popolazione della zona del Monte Amiata, dovuti alla somma dei due contributi, componente naturale, pur in presenza di una significativa anomalia geologica, più la componente emissiva delle centrali geotermoelettriche, dimostrano valori molto lontani dal valore limite di cautela sanitaria stabilito dalle Linee Guida internazionali (WHO, ATSDR, EPA), che è di 200 ng/m3 mediato su base annua.
Nell’area del Monte Amiata si registrano dati spesso paragonabili ai livelli di fondo naturale, ovvero per lo più compresi fra 2-4 ng/m3 con alcuni picchi a 8-20 ng/m3; fra l’altro i dati determinati da ARPAT sono registrati su base oraria invece che su base annua e per questo maggiormente cautelativi.
Nel 2021 non si sono verificati superamenti dei valori limite di emissione.
Per approfondire questo tema è possibile consultare le pagine sulla geotermia.
Nell'annuario dei dati ambientali della Toscana 2022 sono presenti i dati di sintesi relativi all'ultimo anno disponibile. Nei file PDF e CSV sono inclusi anche dati relativi ad anni precedenti.