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Incendio capannone a Portoferraio, Isola d’Elba: l'intervento di ARPAT

Intervento e campionamenti effettuati dal Dipartimento ARPAT di Piombino a seguito dell’incendio sviluppatosi in un capannone a Portoferraio, in località San Giovanni, Isola d’Elba

09/06/2023

Martedì 6 giugno 2023 il Dipartimento ARPAT di Piombino è stato attivato, tramite la Sala Operativa della Protezione Civile, a seguito dell’incendio sviluppatosi nella tarda mattinata in un capannone utilizzato da una ditta come deposito di forniture alberghiere in località San Giovanni nel Comune di Portoferraio.

Nel capannone era stoccato un ingente quantitativo di materiale imballato di varia tipologia (ligneo, tessuti, plastico, resina e apparecchi vari) per attività alberghiera.

Tre squadre dei Vigili del fuoco hanno effettuato le operazioni di estinzione dell’incendio ed il giorno successivo, mercoledì 7 giugno, a conclusione delle operazioni di spegnimento dell’incendio e di messa in sicurezza dell’area, il personale dell’Agenzia ha eseguito un sopralluogo al fine di valutare la ricaduta di possibili inquinanti nell’area circostante.

Per l’individuazione dell’area di massima ricaduta dei fumi e di dispersione degli inquinanti, il Dipartimento ha attivato il Settore specialistico dell’Agenzia di Modellistica diffusionale, che immediatamente ha acquisito informazioni sulla direzione dei venti prevalenti nella zona e nel periodo dell’incendio ed ha prodotto una rappresentazione della zona di impatto, che include con buona approssimazione le aree più interessate dalla dispersione e della conseguente deposizione al suolo delle sostanze rilasciate nel corso dell’evento. (vedi mappa)

Nel definire l’ampiezza del settore si è tenuto conto della modesta velocità del vento e della
presenza di precipitazioni proprio nella fase iniziale di sviluppo dell’incendio, circostanza che
favorisce il dilavamento dei bassi strati dell’atmosfera e una maggiore prossimità delle ricadute al
suolo al luogo dell’incendio.

Durante il sopralluogo sono stati effettuati campionamenti di matrici vegetali per la ricerca dell’eventuale ricaduta di microinquinanti organici prodotti dall’incendio. I campioni prelevati sono stati consegnati al Laboratorio di Area vasta costa dell’Agenzia per la determinazione dei parametri IPA, PCB, Diossine e metalli. Le analisi sono in corso.

 zona-di-impatto.jpg

Nella mappa è indicata la “zona di impatto” (Google Earth ©) potenzialmente interessata dalle sostanze sprigionate nel corso dell’incendio. Il poligono rosso indica il luogo dell’incendio; la zona interessata dalle ricadute è quella delimitata dal settore giallo.

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