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Venerdì 08 aprile 2022

Massa, il controllo di ARPAT ad un'attività di gestione end of waste


Il personale tecnico dell’Agenzia nel territorio del dipartimento di Massa ha controllato nel 2020 una società che produce abrasivi e trattamento di recupero rifiuti non pericolosi

La Società Med Link S.r.l. sita in località Pallerone ad Aulla Provincia di Massa Carrara svolge attività di deposito e confezionamento di sabbie abrasive minerali naturali (Granato almandino), come attività prevalente e attività di recupero di rifiuti non pericolosi, costituiti da sabbie abrasive esauste di granato almandino, generate dai processi di taglio ad alta pressione (tecnica water-jet) e dai processi di sabbiatura applicati usualmente nei settori della lavorazione della pietra, dei metalli e della plastica.

Dall’attività di recupero si ottengono sabbie abrasive rigenerate aventi caratteristiche analoghe alle sabbie minerali naturali e destinate, in funzione delle caratteristiche granulometriche, ai medesimi impieghi per operazioni di taglio water-jet e/o sabbiatura.
I prodotti ottenuti dal processo di recupero vengono venduti dalla Soc. Med Link S.r.l. alla Soc. GMA Garnet (Europe) GmBH, con la quale vige un accordo commerciale per essere commercializzati con la propria rete di vendita, con la denominazione GMAA Quality e GMMA Premium.

Il processo di recupero di rifiuti che viene effettuato presso il sito è finalizzato all’ottenimento dei prodotti nuovamente utilizzabili, di cui al termine “End of Waste” (EoW) – in italiano cessazione della qualifica di rifiuto – ai sensi dell’art. 184-ter del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.. Spetta al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente il compito di effettuare i controlli su quegli impianti per il recupero dei rifiuti, che hanno ricevuto l’autorizzazione delle Regioni. Per ottemperare a questo mandato ed operare le verifiche sugli impianti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, SNPA ha stilato le Linee guida SNPA n. 23/2020 “Linee guida per l’applicazione della disciplina End of Waste di cui all’art. 184 ter comma ter del Decreto Legislativo n. 152/2006”.

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L’attività di trattamento dell’impianto consiste nell’esecuzione delle operazioni di recupero di materia da rifiuti (R5) ed un’attività di stoccaggio (R13) degli stessi, in attesa di essere sottoposti all’attività di recupero. I codici alfanumerici sopra citati indicano i codici di classificazione del riuso del rifiuto. Le tipologie di rifiuto ammesse al trattamento provengono da produttori che impiegano sabbie di granato almandino (Garnet) nei processi di sabbiatura e/o taglio water-jet identificati con i CER 010413, CER 120115 e CER 120117. Il CER Codice Europeo dei Rifiuti, è un codice identificativo, posto in sostituzione al codice italiano, che viene assegnato ad ogni tipologia di rifiuto in base alla composizione e al processo di provenienza. Il CER (in vigore dal 1 gennaio 2002) è composto da sei cifre.

Il ciclo di lavorazione dell’impianto è suddiviso nelle seguenti fasi:

  1.   ricezione materiale abrasivo;
  2.   messa in riserva;
  3.   alimentazione tramoggia di carico dell’impianto;
  4.   trasporto dei rifiuti all’impianto di essiccazione;
  5.   essiccazione mediante forno rotatorio;
  6.   trasporto del rifiuto secco dal forno al primo vaglio;
  7.   trattamento mediante vaglio vibrante;
  8.   trasporto del rifiuto al separatore magnetico;
  9.   separazione magnetica;
  10.   separazione mediante vagliatura
  11.   trasporto dei materiali vagliati ai silos di stoccaggio;
  12.   confezionamento materiali recuperati

Dalle operazioni di vagliatura a movimento tridimensionale si genera un prodotto denominato Quality Garnet in diverse frazioni volumetriche: con dimensioni che vanno da 20/60 Mesh a 350 Mesh e frazioni intermedie, così come previsto nell’atto autorizzativo .
L’impianto è dotato di un sistema di emissioni convogliate (cappe di aspirazione) tre delle quali C1, C2 e C3 sono a servizio dell’impianto di trattamento rifiuti, mentre l’emissione C4 è al servizio dell’impianto di aspirazione del materiale garnet vergine nell’area di stoccaggio.

Durante l’attività di controllo, condotta seguendo la Linea Guida SNPA 23/2020, sono emerse alcune difformità rispetto a quanto previsto al punto 7 “prescrizione rifiuti” dell’allegato 2 dell’atto autorizzativo. A seguito delle difformità riscontrate è stato attivato l’iter previsto dall’art. 318 bis s.m.i. del D.lgs. 152/06.


Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita




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