Vai ai contenuti. | Spostati sulla navigazione

Sei in: Home Notizie 2024 Decreto-legge 121-2023: contrasto inquinamento atmosferico

Dove Siamo

 

Aria pulita: stop ai veicoli più inquinanti e più turismo sostenibile

02/02/2024 11:00

Per contrastare i superamenti dei limiti normativi previsti per la qualità dell’aria, in particolare nelle aree urbane, sarà consentita la limitazione della circolazione di alcuni veicoli considerati particolarmente inquinanti e favorito il turismo lento all’aria aperta

Aria pulita: stop ai veicoli più inquinanti e più turismo sostenibile

Foto di Vladyslav Lytvyshchenko su Unsplash

A metà novembre 2023, è entrata in vigore la legge di conversione del decreto-legge 121/2023, che contiene misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale. Le principali previsioni di contrasto all’inquinamento atmosferico prendono la forma di

  • limitazioni alla mobilità, in particolare in ambito urbano, di alcuni veicoli ritenuti particolarmente inquinanti
  • incremento del fondo per il turismo sostenibile e supporto finanziario ai Comuni che realizzerranno progetti di turismo di prossimità
  • potenziamento del trasporto aereo, sullo scalo di Malpensa, per ridurre quello su gomma.

Con questa norma, si punta ad assicurare l’attuazione di quanto contenuto in due sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la prima del 10 novembre 2020 (causa C-644/18) e la seconda del 12 maggio 2022 (causa C-573/19). Entrambe hanno condannato il nostro Paese, per avere violato la normativa europea in materia di qualità dell’aria: direttiva 2008/50 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa.

La prima ha condannato l'Italia per il sistematico e continuativo superamento del valore delle polveri sottili in alcune zone del territorio nazionale e la seconda per avere superato, sempre in modo sistematico e continuato, i valori limite fissati per il biossido di azoto (NO2) in alcune aree urbane.

Per fare fronte a questa situazione, il quadro normativo di contrasto all'inquinamento atmosferico si arricchise con la recente legge di conversione 155/2023, “Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale”, con la quale si prevede, in primo luogo, che le regioni padane, Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia – Romagna, dove l’inquinamento atmosferico è più marcato a livello nazionale, aggiornino i loro piani di qualità dell’aria, modificando anche i provvedimenti attuativi per abbattere gli inquinanti atmosferici che gravano su questi territori.

Con i Piani regionali per la qualità dell'aria, le Regioni mantengono sotto controllo la qualità dell'aria, prevedendo, in particolare, i necessari miglioramenti da attuare a livello territoriale. I Piani e i programmi di risanamento della qualità dell’aria sono previsti dalla normativa europea e sono obbligatori, tant’è che il D.Lgs. 155/2010, che recepisce la direttiva comunitaria 2008/50/CE, conferma l’obbligo per regioni e province autonome di introdurli nel caso in cui i livelli di uno o più inquinanti fra quelli normati (biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo, materiale particolato PM10 e PM2.5) superino un corrispondente valore limite o valore obiettivo.

La legge di conversione del decreto-legge 121/2023 prosegue, poi, affermando che le regioni possono limitare la circolazione, tra il 1° ottobre ed il 31 marzo di ogni anno, delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria Euro 5, ovvero un standard che risale al 2008 e si applica a tutti i veicoli nuovi venduti nell'Unione europea a partire dal 2009. Per conoscere a quale classe ambientale appartiene la propria auto, è possibile utilizzare il servizio ufficiale de Il Portale dell'Automobilista.

Questo divieto di circolazione per le auto diesel di categoria Euro 5 potrà essere attuato dal 1° ottobre 2024 e saranno possibili deroghe, come, ad esempio, per i veicoli esentati dai divieti di circolazione contenuti nel Codice della strada,. Alcune eccezioni sono: autovetture e veicoli commerciali a partire dalla categoria Euro 3 monofuel o bifuel alimentati con i carburanti alternativi (elettricità, idrogeno, biocarburanti ed altri).

Particolari disposizioni verranno definite, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, per i veicoli storici, prevedendo adeguate percorrenze chilometriche nonché le modalità di accesso di tali veicoli alle aree soggette alle limitazioni della circolazione.

Le misure di contrasto all’inquinamento atmosferico verranno applicate, in via prioritaria, nelle aree urbane con popolazione superiore ai 30.000 abitanti, dotate di un adeguato sistema di trasporto pubblico locale e gravate dal superamento di uno o più valori limiti di taluni inquinanti, come polveri e biossido di azoto.

Infine, la legge di conversione promuove il turismo di prossimità all’aria aperta ed ecosostenibile come forma di contrasto all’inquinamento atmosferico, in quanto riduce le lunghe percorrenze. Per favorire questa tipologia di turismo, si crea un fondo con cui finanziare i progetti dei Comuni per la realizzazione di aree attrezzate per la sosta temporanea a fini turistici e la valorizzazione del turismo all'aria aperta.

Azioni sul documento
Strumenti personali