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Studio sperimentale sulla nuova direttiva europea per le acque di balneazione

Anno di pubblicazione: 2004

A cura di: M. Iozzelli , A. Melley

In collaborazione con: Regione Toscana

Pagine: 81

Prezzo: 0 €

La pubblicazione valuta i risultati dello studio realizzato da Regione Toscana ed ARPAT per verificare l’impatto delle modifiche normative sulla situazione toscana e sul sistema di controllo.

Il 24 ottobre 2002 la Commissione Europea ha presentato la proposta di “Direttiva del Parlamento e del Consiglio relativa alla qualità delle acque di balneazione” (COM(2002) 581 definitivo), dove, recependo i suggerimenti dell’OMS, vengono sostituiti tutti gli attuali parametri (fisici, chimici e microbiologici) con solo 2 nuovi parametri microbiologici, Enterococchi intestinali (EI) ed Escherichia coli (EC). Questi parametri, che «rappresentano la migliore corrispondenza disponibile tra inquinamento di origine fecale e ripercussioni per la salute nelle acque destinate a scopi ricreativi», sono gli unici in grado di determinare conformità e classificazione. Quest’ultimo aspetto, inoltre, è particolarmente innovativo, perché introduce il concetto di qualità (classe) nella tutela sanitaria, sulla base della quale devono essere adattati il controllo (frequenza dei prelievi, aggiornamento delle informazioni relative al profilo della spiaggia, ecc.) e la gestione (predisposizione di piani e misure per ridurre/eliminare l’inquinamento, individuazione delle cause e dei fattori di rischio, realizzazione di interventi, informazione dei cittadini, ecc.) della spiaggia. Per verificare l’impatto delle modifiche normative sulla situazione toscana e sul sistema di controllo, la Regione Toscana ed ARPAT hanno realizzato uno studio sperimentale (da aprile a settembre 2003, ripetuto, poi, nel 2004) lungo tutta la costa toscana, confrontando le metodiche analitiche, verificando il significato dei nuovi indicatori fecali e la loro influenza sull’attribuzione dell’idoneità alla balneazione. La pubblicazione valuta i risultati acquisiti nel 2003, fornendo alcune precise indicazioni sui problemi (metodologici e non) evidenziati e sulle possibili cause, prospettando i necessari approfondimenti ed ipotizzando alcuni adattamenti.

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