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Alta Velocità Firenze: sopralluogo ARPAT allo scavo con la fresa TBM

Prima fase di scavo per completare l’assemblaggio della macchina, poi si riparte a settembre. I controlli di ARPAT

28/07/2023

Giovedì 27 luglio personale tecnico di ARPAT ha condotto un sopralluogo nell’area del cantiere presso la stazione di Campo di Marte dove, nella tarda serata del 26 luglio, è stato avviato lo scavo con la fresa, tecnicamente denominata Tunnel Boring Machine (di seguito TBM).

Lo scavo è al momento avanzato di circa 50 cm, rimanendo in una porzione di terreno a suo tempo pre-consolidata, per consentire, nei prossimi giorni, l’ulteriore avanzamento della TBM ed il conseguente completamento del "treno" della macchina, al quale deve essere agganciata l'ultima porzione di coda. L’avvio dello scavo nel terreno naturale è al momento ipotizzato indicativamente per settembre.

L’uso della TBM permette lo scavo dell’intera sezione del tunnel e la simultanea posa del rivestimento interno. È una tecnica ormai utilizzata in diversi casi, per ultimo in Toscana nell’ambito della realizzazione della Galleria Santa Lucia che fa parte del potenziamento dell’autostrada A1 tra Barberino di Mugello e Calenzano, inaugurata nel marzo 2022.

testa-fresa.jpgLa fresa TBM ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 10÷12 metri, corrispondente ad un quantitativo giornaliero di terre fra 1.800 e 2.500 tonnellate/giorno. Le terre scavate saranno trasportate in treno e riutilizzate per la riqualificazione di parte dell’ex area mineraria ENEL in località Santa Barbara, nel Valdarno.

Per quanto riguarda la stazione AV Belfiore (detta “Foster” dal progettista, arch. Norman Foster), posta nell’area tra via Circondaria, viale Redi e viale Corsica, da giugno scorso sono già ripartiti gli scavi con metodo tradizionale (escavatori e benne), una prima fase avvenuta tra il giugno 2021 e il giugno 2022 quando erano stati scavati circa 250 mila metri cubi di terreni, tutti risultati conformi agli standard di legge e già conferiti a Santa Barbara.

A distanza di un mese dal sopralluogo effettuato da ARPAT presso l’area di Santa Barbara, con quello del 27 luglio è proseguita l’attività conoscitiva da parte dei tecnici dell’Agenzia, finalizzata a meglio mettere a fuoco le modalità tecniche con cui saranno condotti i lavori e consentire quindi sia il più efficace supporto che ARPAT è tenuta a garantire all’Osservatorio ambientale per il Nodo AV di Firenze, sia la puntuale sorveglianza sul rispetto delle norme ambientali e delle autorizzazioni rilasciate a tali fini. Questa attività proseguirà nei prossimi giorni con ulteriori momenti di verifica presso il cantiere di Campo di Marte e gli altri già attivati per la realizzazione delle opere.

I lavori finalizzati alla riorganizzazione ed al potenziamento del Nodo ferroviario di Firenze sono sorvegliati ad un apposito Osservatorio ambientale, mentre il ripristino dell'area ex mineraria di Santa Barbara (dove saranno conferite le terre di scavo per la realizzazione del passante AV) è a sua volta sorvegliato da un altro Osservatorio ambientale.

ARPAT svolge il ruolo di supporto tecnico ai due Osservatori, sia per la verifica del rispetto delle prescrizioni/condizioni ambientali (sia tramite analisi della documentazione presentata che con sopralluoghi in cantiere) sia per l'esame dei monitoraggi ambientali condotti dai proponenti (atmosfera, rumore, acque superficiali e sotterranee). In questo ambito ARPAT ha già effettuato anche numerosi sopralluoghi, misure ed analisi per verificare i dati di monitoraggio e le prescrizioni.

Inoltre, ARPAT ha compiti di controllo sia per la verifica degli accertamenti sulle terre di scavo conferite a S. Barbara, sia sulle prescrizioni impartite dalle Autorità competenti (Comune e Regione, in particolare) che hanno autorizzato i diversi cantieri. In tale ruolo, ARPAT lo scorso anno ha già effettuato una serie di campionamenti ed analisi delle terre scavate in tradizionale e recapitate a S. Barbara (10 campionamenti pari a circa il 10% del totale), oltre ad avere effettuato, negli scorsi anni, vari controlli nei cantieri.

Nella mappa schematica che segue sono evidenziati i punti di monitoraggio ambientale dei lavori Nodo AV di Firenze (elaborazione ARPAT).

punti-monitoraggio-nodo-alta-velocita.jpg

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