FAQ sulle acque superficiali
Informazioni aggiornate all'11/06/2025
- Vorrei avere informazioni sulla qualità delle acque dei fiumi e dei laghi toscani
- Vorrei denunciare la presenza di schiume, acqua torbida, chiazze d’olio nel torrente
- Cosa devo fare se vedo dei pesci morti nei fiumi o nei laghi?
- A chi posso segnalare l’incuria e la sporcizia che c’è nel fiume/torrente?
- È possibile prelevare le acque sotterranee o quelle superficiali?
- Come faccio a sapere se quella che ho avvistato nel fiume/fosso è una specie invasiva? A chi posso segnalare il mio avvistamento?
Vorrei avere informazioni sulla qualità delle acque dei fiumi e dei laghi toscani
Per acquisire i dati è possibile consultare l’apposita banca dati delle acque superficiali in Toscana.
ARPAT valuta lo stato di qualità delle acque superficiali in più di 200 stazioni di campionamento sul reticolo idrografico regionale analizzando parametri chimici, fisici, biologici e idromorfologici previsti dalla normativa.
Vorrei denunciare la presenza di schiume, acqua torbida, chiazze d’olio nel torrente
È opportuno rivolgersi in prima battuta alla Polizia municipale, che può richiedere direttamente l’intervento ad ARPAT per gli eventuali aspetti ambientali di competenza, dopo aver effettuato le prime valutazioni di competenza.
A chi posso segnalare l’incuria e la sporcizia che c’è nel fiume/torrente?
La manutenzione dei corpi idrici è di competenza del Consorzio di bonifica a cui è possibile segnalare lo stato di abbandono del corpo idrico in questione (erba alta, incuria, sporcizia, etc..). I Consorzi operanti in Toscana sono 6.
È possibile prelevare le acque sotterranee o quelle superficiali?
È possibile prelevare le acque sotterranee o superficiali in quanto sono “acque pubbliche” presentando un’opportuna domanda agli uffici della Regione. Per le acque superficiale gli uffici rilasciano licenze di attingimento temporanee o concessioni stabili. Per le acque sotterranee, se non si dispone già di un pozzo regolarmente denunciato, occorre presentare domanda preventiva di autorizzazione alla ricerca agli stessi uffici, dove è possibile anche regolarizzare pozzi esistenti. Fatti salvi regolamenti ed ordinanze locali, contingenti a specifiche problematiche (inquinamento, subsidenza …), il prelievo di acque sotterranee per usi domestici è sempre ammesso. Per usi diversi dal domestico l'autorità rilascia anche qui un’apposita concessione. La raccolta delle acque piovane in invasi o cisterne a servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera.
Come faccio a sapere se quella che ho avvistato nel fiume/fosso è una specie invasiva? A chi posso segnalare il mio avvistamento?
L’identificazione delle specie esotiche animali e vegetali spetta a tecnici specializzati, per cui il cittadino che nota qualcosa di strano riconducibile a proliferazione di specie esotiche può mandare una documentazione fotografica al Consorzio di Bonifica della zona interessata. I Consorzi operanti in Toscana sono 6.
ARPAT annota, durante le attività istituzionali di monitoraggio, la presenza di eventuali specie esotiche. L’ente deputato alla eradicazione è il Consorzio di Bonifica.