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ARPAT News - newsletter sulle tematiche ambientali
Lunedì 25 gennaio 2021

Il trasporto pubblico locale ad idrogeno


La transizione dovrà prevedere nuove forme di stoccaggio per i rifornimenti e nuove competenze tecniche per la manutenzione e la riparazione delle alimentazioni e dei propulsori dei mezzi

La tecnologia che ha sviluppato negli anni la possibilità di utilizzare l’idrogeno come vettore energetico inizia con l’idrogeno grigio, in questo caso il gas naturale è separato in idrogeno e diossido di carbonio (CO2). Nel processo di lavorazione la CO2 è emessa in atmosfera.

Con il miglioramento della tecnologia si è giunti negli anni all’Idrogeno blu, quello attualmente più utilizzato e conosciuto. Nell’idrogeno blu il gas naturale è separato in idrogeno e diossido di carbonio, ma in questo caso il diossido non è disperso in atmosfera ma viene catturato, immagazzinato e riusato. Oggi la tecnologia più avanzata permette di ottenere  l’idrogeno verde. Questo è ottenuto separando l’acqua in molecole di idrogeno ed ossigeno grazie all’uso di elettricità da fonti rinnovabili ed in questo processo nessuna molecola di CO2 viene emessa in atmosfera.

In Alto-Adige, provincia autonoma da sempre attenta alle innovazioni sostenibili, già dal 2019 sono in circolazione mezzi di trasporto pubblico a idrogeno: cinque autobus Mercedes che fanno rifornimento nell’unica stazione di servizio italiana aperta al pubblico che distribuisce il prezioso gas.

A fine novembre è stato presentato il progetto FNM - Trenord denominato H2iseO, che consiste nell’acquisto di 6 nuovi elettrotreni alimentati ad idrogeno che svolgeranno servizio sulla linea Brescia-Iseo-Edolo e nella realizzazione di centrali per la produzione di idrogeno da destinare inizialmente ai nuovi convogli ad energia pulita. Il treno alimentato ad idrogeno è sviluppato sulla piattaforma Alstom Coradia Stream.

Alstom è attualmente il solo produttore di materiale rotabile ad avere realizzato ed avere messo in servizio commerciale treni passeggeri di questo tipo. Inoltre il CdA di FNM ha analizzato la fattibilità preliminare per la realizzazione di impianti di produzione dell’idrogeno necessari per attivare il servizio ferroviario. Se inizialmente si prevede il ricorso ad impianti per la produzione e stoccaggio di idrogeni blu (la produzione di idrogeno prevede la produzione di CO2 che però viene catturata e riusata), entro il 2025 saranno realizzati uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi (idrogeno verde).

È previsto, sempre entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale TPL, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FnmAutoservizi (società al 100% di Fnm), con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e/o privata.

Bus ad idrogenoLa città di Terni annuncia lo sviluppo del trasporto pubblico locale a idrogeno, in sinergia con le storiche acciaierie, e getta le basi per la nascita di un’hydrogen valley umbra.

Un protocollo tra Comune, AST (Acciai speciali Terni) e Busitalia (società del gruppo FS Italiane) dà il via al progetto sull’utilizzo dell’idrogeno per la mobilità.

Quasi sette milioni di euro arrivano dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’acquisto di autobus a idrogeno e per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, come la stazione di pompaggio e di distribuzione. AST metterà a disposizione gratuitamente il surplus di idrogeno prodotto all’interno dell’area industriale che viene utilizzato in fase di produzione, oltre all’area per la realizzazione della stazione; Busitalia gestirà il nuovo parco mezzi.

Si può affermare che il treno all’idrogeno ma anche il TPL su gomma che si sta affacciando sono in partenza, in perfetto orario con la pubblicazione delle linee guida per la Strategia Nazionale dell’Idrogeno, predisposte dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), in conformità al Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC) ed alla Strategia UE, che costituiscono l’introduzione alla vera e propria dettagliata Strategia Italiana per l’Idrogeno che verrà pubblicata all’inizio del 2021.


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