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Episodi acuti di PM10 in Toscana

Pubblicazione realizzata in collaborazione con il LaMMA

Anno di pubblicazione: 2016

A cura di: Chiara Collaveri , Bianca Patrizia Andreini (ARPAT - Settore Centro Regionale Tutela Qualità dell’Aria) , Antongiulio Barbaro (ARPAT - Settore Modellistica Previsionale) , Caterina Busillo , Francesca Calastrini , Francesca Guarnieri (LaMMA - Settore Meteo – Modellistica della Qualità dell’Aria)

In collaborazione con: LaMMA

Pagine: 183

Prezzo: 0 €

Valutazioni tecniche e soluzioni operative per l'applicazione della D.G.R. 814/2016

Vengono illustrati i dati e le analisi che sono state condotte al fine di definire l'indice ICQA (Indice di Criticità della Qualità dell'Aria), come richiesto dalla L.R. 9/2010, modificata dalla L.R. 27/2016. Una parte delle conclusioni contenute nel presente rapporto - la definizione dell'indice ICQA - sono state recepite dalla Regione Toscana con la D.G.R. 814/2016 (Allegato B); una parte costituisce la base tecnica per la formulazione delle previsioni sulla capacità dispersiva dell'atmosfera che il Consorzio LaMMA utilizza dal 1° novembre 2016 e che concorre quotidianamente al calcolo dell'ICQA.

Le analisi condotte sono di carattere statistico, scelta metodologica che ha consentito di pervenire alla definizione dell'indice ICQA ed alla conseguente messa a regime del nuovo sistema di gestione degli “episodi acuti” in soli 5 mesi dall'approvazione della L.R. 27/20162. L'impostazione adottata è coerente con alcune metodologie note in letteratura ed applicate con successo in altri paesi; tiene conto sia dei livelli di PM10 in atto negli ultimi 7 giorni sia della prevista evoluzione delle grandezze meteorologiche significative (altezza di rimescolamento e precipitazione); è particolarmente adatta in casi come quello in questione in cui sia necessario sostanzialmente prevedere il superamento o meno di una soglia di concentrazione predeterminata.
In particolare, per l'individuazione delle condizioni meteo di interesse si è scelto l'approccio che US-EPA definisce “criteria method” (altrove anche definitivo “rule of thumb”): si basa sul fatto che a particolari valori di certe variabili meteo sono associate elevate concentrazioni degli inquinanti. Come tutti metodi di natura statistica, che non includono metaindicatori delle emissioni in atmosfera, richiede una periodica rivalutazione al fine di aggiornare le soglie delle grandezze meteo all'evolversi del quadro emissivo locale.

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