Percentuale delle stazioni di monitoraggio delle acque con residui di fitofarmaci - anni 2018-2021
Sul totale delle stazioni monitorate di acque sotterranee, acque di transizione, laghi e invasi, fiumi
ARPAT effettua, nell'ambito dei piani di monitoraggio delle acque della Toscana, l'analisi dei residui di fitofarmaci; in ogni campione vengono ricercate varie decine di sostanze attive.
ARPAT seleziona un numero di stazioni di monitoraggio su cui effettuare campioni per la ricerca di principi attivi fitoiatrici. La selezione dei corpi idrici su cui effettuare tali ricerche è basata sull’analisi delle pressioni, in particolare agricola e vivaistica. I principi attivi ricercati comprendono anche ampa e glifosate.
A parità di pressioni antropiche, i corpi idrici più sensibili all’inquinamento da fitofarmaci sono laghi, invasi e acque di transizione ed infatti su questi corpi idrici la ricerca dei pesticidi è programmata sulla quasi totalità delle stazioni. Nei fiumi e nelle acque sotterranee si ricercano fitofarmaci mediamente in una stazione su due.
Un’elevata percentuale delle stazioni monitorate rivela la presenza di residui: le categorie di acque più impattate nel 2021 sono state le acque di transizione, con il 100% dei campioni positivi, seguite da laghi e invasi con il 93% dei campioni positivi (nei fiumi la percentuale di superamenti è dell'86% e nelle acque sotterranee del 53%).
I superamenti degli standard di qualità ambientale: la situazione peggiore è rappresentata dai fiumi, con il 33% delle stazioni compromesse, seguita da laghi e invasi (14%). Situazione più favorevole risulta per le acque sotterranee (2%) e le acque di transizione, con nessuna stazione compromessa.
Per approfondimenti vedi anche la sezione dedicata ai fitofarmaci.
Nell'annuario dei dati ambientali della Toscana 2022 sono presenti i dati di sintesi relativi all'ultimo anno disponibile. Nei file PDF e CSV sono inclusi anche dati relativi ad anni precedenti.