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I fattori che influiscono sul radon negli ambienti di lavoro: analisi dei dati in Toscana

I dati ricavati dalle indagini svolte da ARPAT negli ambienti di vita, di lavoro e nelle scuole

Anno di pubblicazione: 2016

A cura di: Silvia Bucci - ARPAT, Unità Operativa Radioattività e Amianto , Andrea Iacoponi - ARPAT, Unità Operativa Radioattività e Amianto , Marta Pantani - ARPAT, Unità Operativa Radioattività e Amianto , Gabriele Pratesi - ARPAT, Unità Operativa Radioattività e Amianto , Maria Letizia Viti - ARPAT, Unità Operativa Radioattività e Amianto , Sara Antignani - Istituto Superiore di Sanità, Reparto Radioattività e suoi effetti sulla salute , Francesco Bochicchio - Istituto Superiore di Sanità, Reparto Radioattività e suoi effetti sulla salute

I dati ricavati dalle indagini svolte da ARPAT negli ambienti di vita, di lavoro e nelle scuole

In Toscana sono state effettuate diverse indagini per conoscere la distribuzione dei livelli di radon sul territorio in abitazioni, scuole e, diversamente da altre regioni, anche negli ambienti di lavoro non sotterranei né particolari (quali le terme).

Con la Delibera di Giunta Regionale n. 1019 del 26 novembre 2012 sono stati pubblicati i risultati dell’Indagine regionale sul gas radon negli ambienti di vita e di lavoro che si è svolta tra il 2007 e il 2010 (Bucci S., 2012); l’indagine ha coinvolto circa 2000 abitazioni, oltre 1200 luoghi di lavoro, e 86 scuole, distribuiti sul territorio regionale ma concentrati nei Comuni dove erano attese le concentrazioni di radon più elevate, sulla base dei dati e indicazioni geologiche disponibili.

Con la stessa delibera la Regione Toscana ha proceduto alla prima individuazione delle aree ad elevata probabilità di alte concentrazioni di radon, ai sensi dell’art. 10-sexies del D.Lgs. 230/95 s.m.i.. Tale prima individuazione costituisce un primo punto di arrivo delle attività di indagine sulla presenza del radon svolte in Toscana a partire dal 1989, ma il termine prima individuazione riportato anche dalla normativa implica anche un punto di partenza per stadi di approfondimento successivi nella conoscenza della distribuzione del radon sul territorio, che viene spesso chiamata mappatura.

In questo quadro di approfondimento si è inserito il progetto relativo all’Indagine regionale sulla concentrazione di radon nelle scuole 2013-2015, approvato con Decreto Dirigenziale n. 5925/2012, che ha coinvolto gli edifici scolastici nei Comuni dove in passato sono emersi valori di concentrazione di radon superiori ai livelli di azione previsti dalla normativa per gli ambienti di lavoro e le scuole, o ai livelli di riferimento raccomandati per le abitazioni.

L'indagine nelle scuole è stata condotta da un punto di vista operativo interamente da personale ARPAT nel 2014-2015, con le misure annuali in 60 edifici effettuate fra giugno 2014 e luglio 2015.

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