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Acquifero del Monte Amiata: Monitoraggio ARPAT anni 2003-2018

Valutazioni statistiche per i parametri maggiormente significativi

Anno di pubblicazione: 2021

A cura di: Luca Sbrilli - ARPAT, Settore Geotermia , Stefano Menichetti - ARPAT, Direzione generale - SIRA

In collaborazione con:

Pagine: 125

Prezzo: 0 €

Valutazioni statistiche per i parametri maggiormente significativi

Il rapporto riferisce sui risultati del monitoraggio dell’acquifero vulcanitico del Monte Amiata, condotto su 10 emergenze, e contestualmente aggiorna l’analisi statistica dei trend, già oggetto di elaborazione in precedenti report, per il periodo 2003-2018.

Tali dati sono stati trattati con elaborazioni statistiche per definire gli andamenti nel tempo di elementi, composti e parametri chimico-fisici ritenuti di interesse per valutare lo stato chimico qualitativo della risorsa idrica (arsenico, boro, conducibilità, pH, solfati, cloruri).

Negli anni ’90, e fino ai primi anni 2000, ARPAT eseguiva le prove di laboratorio su campioni prelevati da soggetti diversi, principalmente con finalità di prevenzione igienico-sanitaria (controlli finalizzati alla verifica della potabilità delle acque); i dati successivi al 2002 si riferiscono, invece, al piano di monitoraggio delle acque sotterranee promosso dalla Regione Toscana in ottemperanza al D.Lgs. 152/99.

Su tali campioni ARPAT ha seguito direttamente l’intero processo di produzione del dato analitico, dal prelievo fino al risultato analitico delle prove. Dopo approfondita analisi di cui è stato dato conto nei precedenti rapporti, sono stati esclusi dalle elaborazioni statistiche i dati anteriori al 2003.

Nel presente rapporto, l’elaborazione dei trend ha seguito le recenti indicazioni delle Linee Guida CNR-SNPA 161/2017, “Linee guida per la valutazione delle tendenze ascendenti e d’inversione degli inquinanti nelle acque sotterranee (DM 6 luglio 2016)”, con lo scopo di evidenziare in maniera robusta, tramite i test non parametrici proposti, la presenza di trend monotonici (Mann Kendall) con relativa retta di tendenza (Theil-Sen) sia generali sul periodo, sia relativi a sezioni distinte come separate da definiti punti di inversione (Pettitt). Ulteriori elaborazioni statistiche delle serie temporali hanno riguardato gli aspetti quantitativi strettamente legati, come discusso nei precedenti report, alle concentrazioni di sostanze, utilizzando gli aggregati trimestrali del pluviometro di riferimento di Castel del Piano e dei piezometri David Lazzaretti e Santa Fiora (8).

Queste ultime hanno riguardato la decomposizione delle serie nelle componenti di trend, stagionale e random, l’analisi dell’autocorrelazione per il riconoscimento di possibili ciclicità pluriennale ed in ultimo la cross-correlazione tra la precipitazione, quale forzante idrologica primaria, e le risposte del sistema acquifero sia in termini di livelli piezometrici sia in termini di concentrazioni del parametro arsenico.

Infine, in allegato sono riportati, per ogni sorgente, i dati grezzi delle misure delle concentrazioni dei vari parametri e la relativa data di misura.

A completamento si riportano alcuni dati basilari di elaborazione statistica e il grafico relativo alla variazione nel tempo delle misure effettuate.

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