Cosa fa ARPAT
La Regione Toscana provvede all'esercizio delle funzioni di controllo della radioattività ambientale tramite una rete regionale di prelievo e di analisi, in grado di rilevare ed evidenziare le eventuali variazioni della radioattività nelle più comuni matrici alimentari.
La rete regionale è gestita, per le attività di rilevamento e di misura, dall'Unità operativa radioattività e amianto che è parte del laboratorio dell'Area vasta Centro e costituisce il riferimento tecnico ed operativo della rete nazionale RESORAD (REte nazionale di SOrveglianza della RADioattività Ambientale) che comprende le agenzie di protezione ambientale (ARPA/APPA) e altri enti che concorrono a vario titolo alle misure.
La Regione ha finanziato la realizzazione di una rete di monitoraggio e allarme per il controllo della radioattività artificiale in aria, con postazioni di misura in tempo reale ubicate in vari luoghi della Toscana, in grado di segnalare tempestivamente valori anomali dovuti ad eventuali incidenti. Tale rete è costituita da:
- 1 stazione centrale;
- 2 stazioni riceventi periferiche;
- 8 stazioni di misura in continuo (6 ubicate nei centri urbani, 2 in zone montane).
Con Delibera GRT 224/2011 la Regione Toscana ha affidato ad ARPAT la gestione di tale rete.
ARPAT effettua analisi di radioattività nelle matrici ambientali e alimentari secondo un programma annuale concordato con la Regione Toscana. Tale programma recepisce le indicazioni contenute nelle Linee guida per il monitoraggio della radioattività elaborate dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) in qualità di soggetto coordinatore della rete nazionale.
- Mappa dei punti di monitoraggio delle acque superficiali
- Risultati del monitoraggio della radioattività delle acque superficiali
Per quanto riguarda gli alimenti ARPAT svolge analisi esclusivamente sui campioni prelevati dalle Aziende Sanitarie Locali. Il piano di campionamento - approvato dalla Regione Toscana - interessa tutti i generi alimentari (pesce, carne, latte, frutta e verdura..) prelevati nel territorio regionale sia nella filiera della produzione che in quella della distribuzione.
Un controllo particolare viene effettuato sui funghi, per la loro capacità di accumulare isotopi radioattivi: in conformità a quanto previsto nel Regolamento CE 1635/2006 ARPAT controlla i campioni prelevati sistematicamente dalle partite di peso superiore a 10 kg importate da paesi terzi che entrano in Italia dalla Toscana.
Per i risultati relativi agli alimenti si rimanda alla sezione Dati e mappe.
Da marzo 2017 ARPAT è incaricata di svolgere analisi per la ricerca della radioattività nelle acque potabili, secondo piani di controllo predisposti dalle Aziende Sanitarie e verificati dal Ministero della Salute, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 28/2016 in attuazione della Direttiva 2013/51/Euratom che stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive.
ARPAT effettua inoltre il monitoraggio della radioattività derivante da fonte naturale. In particolare su iniziativa della Regione, effettua misure della concentrazione di radon negli ambienti di vita e di lavoro, per l'individuazione, ai sensi del D.Lgs. n. 241/00, delle aree ad alta probabilità di elevate concentrazioni di radon; l’analisi per la ricerca del radon viene effettuata anche nelle acque potabili e nelle acque sotterranee.