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TAV Nodo di Firenze - Acque sotterranee

controllo acque sotterraneePer quanto riguarda l’interferenza con le acque sotterranee, la progettazione ha individuato la possibilità di possibili “effetti diga”, cioè la possibilità di innalzamenti di falda a monte e abbassamenti a valle di opere sotterranee. Sulla base del Piano Ambientale della Cantierizzazione e delle prescrizioni dell’Osservatorio Ambientale sono state previste alcune opere per la mitigazione dell’effetto barriera.

Attualmente è vigente la cd. “revisione D” del piano di monitoraggio ambientale che in estrema sintesi prevede 57 piezometri per le misure del livello statico di falda, di cui 11 anche per il campionamento ed analisi chimico/batteriologiche. Le misure di livello statico e dei parametri  chimico-fisici in sito sono mensili: la cadenza di misura viene intensificata fino a divenire giornaliera all’avvicinarsi del fronte di avanzamento. È inoltre attivo il monitoraggio aggiuntivo effettuato da parte del Contraente Generale, mirato alla verifica di efficacia dei sistemi di mitigazione della stazione AV e degli imbocchi.

I risultati del monitoraggio sono consultabili sul sito dell’Osservatorio Ambientale. A fine 2013 i dati mostravano una certa difficoltà degli attuali sistemi di mitigazione a compensare gli effetti indotti dall’opera nell’area di Campo di Marte e nell’area della Stazione AV. Questa situazione ha indotto ARPAT a segnalare all’Osservatorio ambientale, congiuntamente all’Autorità di Bacino, la necessità di una rivalutazione complessiva dei sistemi di continuità della falda. 

A inizio 2018 non si sono registrate situazioni di criticità. I sistemi di continuità della falda della stazione AV sono stati ulteriormente implementati con l’attivazione, ad aprile 2017, di tre nuove coppie di pozzi e l’incremento di portata sulle tre già esistenti, come prescritto dall’Osservatorio sulla base delle pregresse valutazioni di ARPAT e Autorità di Bacino. Tale implementazione ha evidenziato una più efficace mitigazione dell’effetto diga. Per la zona di Campo di Marte sono in programma delle verifiche di dettaglio sulla funzionalità del sistema esistente. Nel contempo, come prescritto dall’Osservatorio, è stato avviato l’iter per la realizzazione di una nuova coppia di pozzi, nel caso le verifiche programmate non dessero esito soddisfacente.

ARPAT effettua misure di controllo a spot, in proprio o in contraddittorio con gli incaricati del proponente, mettendo a disposizione i dati in formato CSV (nel file ZIP sono incluse anche le mappe di dettaglio).

mappa generale dei punti di monitoraggio delle acque sotterraneearea dello scavalcoarea della stazione Alta Velocitàarea Campo di Marte

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