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Balneazione - Risposte a domande frequenti

 

A chi va segnalata la mancata collocazione della segnaletica (cartelli, pannelli, ecc.) in caso di divieti temporanei di balneazione?

Alla Polizia Municipale del Comune competente territorialmente, che è l'ente che deve provvedere a  divulgare tempestivamente le informazioni sul divieto temporaneo di balneazione e sulla delimitazione dell'area non balneabile.

Si può praticare la balneazione nelle acque superficiali interne, fiumi e laghi in Toscana?

In Toscana solo piccole e definite porzioni di aree lacustri sono state individuate come acque destinate alla balneazione.
Su queste aree ARPAT effettua il monitoraggio per la salute dei bagnanti, su tutte le altre acque superficiali interne la balneazione non è sicura - dal punto di vista igienico-sanitario - perché le acque non sono controllate ai sensi della normativa vigente. (D.Lgs 116/2008 e del DM 30 marzo 2010). I Comuni possono vietare la balneazione anche per motivi diversi da quello igienico-sanitario (ad es. motivi di sicurezza) pertanto è sempre meglio rivolgersi all'amministrazione comunale per avere informazioni precise sulla possibilità di praticare la balneazione nelle acque interne che ricadono nel territorio di loro competenza.

Perché posso fare il bagno se mi trovo al confine con un'area con divieto di balneazione? Com'è possibile che l'inquinamento scompaia nell'arco di 24-72 ore?

Quando una fonte inquinante giunge nelle acque del mare tende a disperdersi naturalmente per effetto delle correnti costiere ma soprattutto per effetto della diluizione che l'acqua di mare esercita. Per questo motivo - anche a pochi metri di distanza - l'effetto inquinante può essere già nullo (si pensi alla quantità d'acqua presente in un tratto di mare di pochi metri). L'effetto della contaminazione batterica dipende quindi dalla portata della fonte inquinante e ogni singolo evento ha caratteristiche proprie che dipendono dalle cause dell'inquinamento.

Occorre Inoltre tenere presente che i microrganismi che vengono monitorati per garantire la salute dei bagnanti (Escherichia coli ed enterococchi intestinali) - una volta immessi in un ambiente non congeniale per la loro sopravvivenza quale l'acqua di mare che ha una percentuale di sali intorno al 35-36% - muoiono nell'arco di 24-72 ore se non continuano ad essere alimentati dalla fonte inquinante (es. fuoriuscita di reflui dal sistema fognario, sfioratori di piena del depuratore attivi, ecc...)

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