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A San Piero a Grado (Pisa) i dialoghi tra scienza e fede al tempo della crisi climatica

01/07/2025 10:50

La seconda edizione toscana del filo verde per un Giubileo sostenibile si è svolta il 26 giugno a San Piero a Grado (Pisa)

Il 26 giugno scorso presso l’area del Centro di Ricerche Agro-ambientali “E. Avanzi” a San Piero a Grado (Pisa), si è tenuta la seconda edizione “Dialoghi sulla terra e sul creato. L’ecologia integrale ai tempi della crisi climatica” organizzata da ARPAT, Circoli Laudato Si’, Centro Ricerche Agro-Alimentari “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa, il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) della Toscana, con la collaborazione del Conservatorio statale di musica “Pietro Mascagni di Livorno”.

Direttore generale“L’iniziativa si colloca nell’ambito del più ampio percorso del Filo verde del Giubileo sostenibile, per promuovere conoscenza e educazione sui temi che riguardano ambiente e ecologia, scienza e fede.” – ha esordito Pietro Rubellini direttore generale di ARPAT – “Il Sistema delle Agenzie (SNPA) ha nel proprio genoma statutario la protezione dell’Ambiente come elemento che genera salute per le persone e per l’ambiente, perché la “salute è una” secondo l’approccio “One health” che ormai sta entrando nel linguaggio comune.

È ormai una necessità imprescindibile proteggere la nostra casa comune, se non vogliamo distruggere i presupposti stessi della nostra sopravvivenza sulla terra. Purtroppo, negli ultimi anni, sta affermandosi un pensiero neo-antropocentrico che ritiene che il creato per i credenti, l’ambiente per i laici, possa essere sfruttato e modificato a piacimento, in spregio delle ripercussioni sul sistema in generale. Invece, uno sviluppo senza condizioni è evidentemente uno sviluppo non sostenibile dal sistema nel suo complesso, - ha proseguito Rubellini -. La lezione religiosa principale della Laudato Si’ è l’unitarietà del creato: mondo inorganico e mondo organico formano una unità indissolubile. Ma questa stessa lezione trova la sua matrice laica anche nelle teorie scientifiche che si rifanno al modello “Gaia” di James agli inizi degli anni ‘70. Questa unità responsabilizza particolarmente l’essere umano, che sta alterando la “casa comune”, tanto da generare scompensi sull’ecosistema, che difficilmente troveranno un nuovo equilibrio in tempi brevi. Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai evidenti: alluvioni, aumento della desertificazione, salinizzazione dei suoli agricoli sono le conseguenze dello smodato utilizzo delle risorse naturali negli ultimi due secoli. Proseguire lo sfruttamento del pianeta significa produrre effetti negativi in termini di salute, sicurezza, benessere sociale intragenerazionale ed intergenerazionale.

La tappa toscana del Giubileo sostenibile, - ha concluso Rubellini - intende mettere a confronto il mondo scientifico ed il mondo religioso, con l’obiettivo di riflettere insieme per individuare azioni operative, singole e collettive, rispetto all’obiettivo comune di proteggere e rigenerare la casa comune.

Angelo CanaleA fare gli onori di casa è intervenuto Angelo Canale, ordinario di Entomologia generale e applicata presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e direttore del Centro di Ricerche Agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa (CiRAA). Il Centro di Ricerche E. Avanzi, con un’estensione di milleduecento ettari di superficie, di cui settecento ettari rappresentati da bosco, e il resto dedicato in parte a produzione e in parte a sperimentazione, è uno dei più grandi centri di ricerca d’Europa per lo studio dei sistemi agricoli sostenibili, - ha ricordato Canale - Il Centro, che si trova all’interno del Parco regionale di “Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli” e della riserva della biosfera “Selve Costiere di Toscana”, ha anche un polo zootecnico con allevamento di vacche da latte la cui produzione è indirizzata sia alla grande distribuzione su scala regionale, sia alla trasformazione casearia in filiera corta, sia alla vendita diretta del latte crudo a km zero. Il CiRAA gestisce in purezza anche un nucleo di bovini di una razza locale in via di estinzione, il mucco pisano. La storia del Centro comincia nel 1963, quando l’ex tenuta di Tombolo fu concessa dal demanio all’Università di Pisa per sviluppare ricerca e didattica nei settori delle scienze agrarie e veterinarie ed è poi stato intitolato a Enrico Avanzi, studioso, agronomo e docente dell’Università di Pisa della quale è stato Rettore dal 1947 al 1959. In questi anni il CiRAA è diventato un grande laboratorio di agri-cultura, in cui ricerca, sperimentazione e trasferimento rappresentano una simbiosi mutualistica e ogni attività trova motivo di esistere e di svilupparsi.

Il laboratorio di agri-cultura è un laboratorio a cielo aperto: cinquecento ettari di terreno pianeggiante con destinazioni diverse, dalle colture industriali alle colture foraggere per la zootecnia da carne e da latte, dall’orticoltura alla silvicoltura a scopi energetici. È questo il nostro banco di prova per studiare nuove tecnologie e nuovi modelli di produzione, trasformazione, trasporto e commercializzazione dei prodotti agricoli, senza dimenticare l’ambiente e le esigenze della comunità. Ci occupiamo di agricoltura sostenibile, agricoltura biologica, sistemi colturali, lavorazioni del terreno, colture di copertura, fertilizzazione, confronti varietali, qualità dei prodotti alimentari, bioenergie, qualità del suolo, tutela della biodiversità, e – ha concluso Canale - siamo onorati di ospitare questa iniziativa nell'ottica del dialogo tra la comunità scientifica e la società civile.

Rosalba EsperianiRosalba Esperiani, in rappresentanza dei Circoli Laudato Sì’ toscani ha ringraziato ARPAT per la capacità di aver messo insieme partners così diversi per avviare una riflessione tra il mondo laico e quello religioso, dopo la prima positiva esperienza dei Dialoghi al Parco di Pratolino Firenze nell'aprile scorso. A dieci anni dalla Laudato Si' – ha affermato Esperiani - avvertiamo quanto sia ancora potente e, per certi aspetti, rivoluzionaria l’Enciclica che continua a produrre effetti nella vita delle persone che si sono convertite all'Ecologia Integrale. Facciamo parte del Movimento Laudato Si' e di una famiglia globale di uomini e donne che non si arrendono alla devastazione, alla paura legata agli effetti dei cambiamenti climatici e all'immobilismo che spesso ne deriva.

I Circoli Laudato Si', che sono nati nel mondo e in Italia sulla spinta degli insegnamenti di Papa Francesco, sono costituiti da persone che insieme formano un Cerchio (Circolo). Il cerchio può essere idealmente immaginato, (prendendo a prestito la citazione di Zygmunt Bauman sul concetto di “cerchio caldo” di Gora Rosenberg), per identificare la comunità, i cui legami di solidarietà, lealtà e fedeltà, rendono questo cerchio comunitario e inclusivo. I Circoli L.S. attraverso la preghiera, discernimento e azione hanno come obiettivo la diffusione dell'ecologia integrale attraverso il cambiamento degli stili di vita e la conversione ecologica. Conversione intesa come cambio di rotta e il dialogo come mezzo per sanare i conflitti, Sappiamo bene, infatti, che non c’è pace senza giustizia.

Immersi in un contesto naturale che non vogliamo considerare una mera cornice, ma una bella pagina del libro della creazione – ha proseguito Esperiani - ci sentiamo parte del tutto e percepiamo la perfezione insita nella natura, la nostra “Casa Comune”, che ci è stata affidata all'uom per essere custodita quale fonte di sostentamento essenziale.

Il riferimento a San Francesco in questa Enciclica non è un caso e così il richiamo a filosofie più o meno contemporanee dove l'Ecologia Integrale si inquadra nell' ecologia profonda e nella dinamica delle relazioni che determinano gli ecosistemi. Papa Francesco ci ha lasciato come testimonianza che “Tutto è connesso”.

Papa Francesco è stato un profeta e la responsabilità di cui oggi ci sentiamo gravati, ci spinge a non fermarci e a superare i tanti ostacoli che ogni giorno questo cammino ci riserva.

Infine, Esperiani ha concluso ricordando le parole di Rudolf Steiner, un filosofo secondo il quale l'armonia che governa l'Universo si manifesta nella conoscenza umana e questo è lo scopo di questa nostra giornata.

Pubblicheremo nei prossimi giorni una sintesi di tutti gli interventi che hanno arricchito i Dialoghi dell’iniziativa toscana del filo verde per un Giubileo sostenibile presso il Centro F. Avanzi dell’Università di Pisa a San Piero Grado (Pisa), con l’auspicio che possano costituire un utile confronto civile intergenerazionale.

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