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Gli impianti in Toscana

Nel corso del 2014 ARPAT ha provveduto a censire gli impianti per la conversione energetica dei biocombustibili in Toscana che sono stati sottoposti ad autorizzazione ambientale, essendo pertanto presenti nella documentazione di Agenzia, e risultano in esercizio alla data del 31 dicembre 2014. I biocombustibili considerati sono quelli definiti nel D.Lgs. 152/2006 (Allegato X alla Parte V, Parte I, Sezione I, paragrafo 1).

Per i soli impianti di generazione di energia elettrica od elettrica e termica, generalmente indicati come impianti di potenza, si è rilevata, alla data di chiusura del censimento, un’evidente preponderanza di impianti di piccola taglia (di potenza termica installata inferiore a 3 MWt). Dal punto di vista dei motori e delle turbomacchine installati, emerge una netta prevalenza di MCI (motori alternativi a ciclo Otto o Diesel); qualche ORC (Organic Rankine Cycle) e qualche impianto a ciclo combinato, costituito da un ciclo a vapore, TAV (turbina a vapore) od ORC, sottoposto ad un altro ciclo, TAG (turbina a gas) o motore alternativo MCI; pochi impianti TAV. I dettagli di questi impianti di potenza possono essere consultati su WeBIO.

Una sintesi di questa indagine è riportata nello schema seguente, dove il combustibile di alimentazione della combustione è suddiviso nelle categorie: (biomasse) oleaginose, biogas, syngas, (biomasse) lignocellulosiche. In tal modo si identificano in modo sintetico le classificazioni adottate nel censimento.

Schema impianti a biomasse e biogas in Toscana

Oltre agli impianti di potenza, nel censimento ARPAT sono state individuate anche alcune installazioni per la sola produzione di energia termica, per un singolo utente ovvero a servizio di una rete di teleriscaldamento. Il numero è assai esiguo rispetto a quelli di produzione di energia elettrica od elettrica e termica, probabilmente anche perché generalmente si tratta di impianti di potenza termica installata ridotta e quindi non soggetti ad autorizzazioni ambientali che richiedono il parere di ARPAT. Non sono stati pertanto inseriti in WeBIO. Tuttavia, si può notare una maggiore diffusione di questi impianti nella provincia di Firenze e Lucca. In tabella si riportano sinteticamente i dati numerici.

Lignocellulosiche (cippato, pellets)
  numero MWt
Arezzo - -
Firenze 3 1,4
Grosseto - -
Livorno - -
Lucca 2 1,9
Massa Carrara - -
Pisa - -
Pistoia 1 0,05
Prato 1 nd
Siena - -
Tot. 7 3,35

Le procedure autorizzative e la normativa di riferimento per la costruzione ed esercizio di impianti di conversione energetica alimentati a biomassa sono suddivisi per taglia di potenza (elettrica e termica). Le procedure previste possono essere sintetizzate nella tabella che segue.

 Procedure autorizzative impianti

Dei 67 impianti censiti da ARPAT, 50 risultano autorizzati con AU, 13 con PAS e 4 con CAEL.

Di seguito si riportano dati di sintesi del numero di controlli effettuati da ARPAT nel 2013 e 2014 sugli impianti in esercizio in Toscana.

  N° impianti controllati 2013 N° impianti controllati 2014
Arezzo 4 2
Firenze 3 1
Grosseto 3 7
Livorno 0 1
Lucca 2 2
Massa Carrara 0 1
Pisa 3 3
Pistoia 1 1
Prato 0 0
Siena 2 2
Tot. 18 20

 

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