Vai ai contenuti. | Spostati sulla navigazione

Sei in: Home Temi ambientali Aria Biomonitoraggio lichenico Bioindicazione della qualità dell'aria tramite licheni epifiti nel territorio della provincia di Livorno

Dove Siamo

 

Bioindicazione della qualità dell'aria tramite licheni epifiti nel territorio della provincia di Livorno

In questo lavoro vengono presentati i risultati di un'indagine effettuata con l'utilizzo di licheni epifiti quali bioindicatori della qualità dell'aria. L'obiettivo è stato quello di stimare l'entità dell'inquinamento atmosferico provocato da sostanze fitotossiche (in particolare SO2, NOX, O3) nel territorio della Provincia di Livorno.

 
mappa provincia di Livorno
figura 1
Valore di BLS Giudizio Colore
Maggiore di 40 ambiente senza apprezzabili alterazioni della qualità dell'aria Blu
30-40 ambiente con lievi alterazioni della qualità dell'aria Verde
20-30 ambiente con alterazioni della qualità dell'aria Giallo
10-20 ambiente con marcate alterazioni della qualità dell'aria Arancione
5-10 ambiente con forti alterazioni della qualità dell'aria Rosso
0-5 ambiente con forti alterazioni della qualità dell'aria Bruno

 

Nel centro cittadino di Livorno sono stati trovati valori di IAP molto bassi (da 0 a 16). Da notare che la zona è circondata da strade ad alto traffico, inoltre fino al '95 moltissime auto circolavano all'interno dei viali dell'ospedale. Maggiori valori di IAP sono stati rilevati nelle zone periferiche e nel circondario della città di Livorno.
Nel Comune di Collesalvetti, ad eccezione di Stagno, Guasticce, e Vicarello che risentono dell'inquinamento industriale dell'area nord di Livorno,la situazione è nettamente migliore rispetto alla città di Livorno.
Nel Comune di Rosignano la situazione è piuttosto variegata, alcune zone poste nei dintorni dello stabilimento cloro-soda di Rosignano Solvay e pertanto probabili zone di ricaduta al suolo degli inquinanti, presentano valori di IAP piuttosto bassi.
La zona urbana di Cecina ha presentato valori di IAP estremamente bassi e anche le zone limitrofe non hanno dato valori molto alti (IAP intorno a 30).
La qualità dell'aria nel Comune di Bibbona è risultata nel complesso discreta . Nella zona della Macchia della Magona è stato riscontrato uno dei valori di IAP più alti in assoluto (55). Anche nel Comune di Castagneto e di Suvereto la qualità dell'aria è risultata discreta.
Nel Comune di Sassetta la qualità dell'aria è risultata nel complesso buona.
Nel Comune di S. Vincenzo, sia per la mancanza di zone umide, sia perché si cominciano a sentire gli effetti della vicinanza degli scarichi in atmosfera degli insediamenti industriali di Piombino, i licheni crescono con difficoltà.
Il territorio del comune di Campiglia risente in parte della vicinanza degli impianti industriali di Piombino, tanto da presentare valori di IAP bassi e addirittura zone con deserto lichenico, ma nella zona del Parco minerario, particolarmente protetta, è stato rilevato un valore di IAP di 53.
In questo territorio del Comune di Piombino si risente pesantemente della presenza degli scarichi in atmosfera delle industrie della Città che limitano la crescita lichenica, per cui i valori di IAP o sono bassi o si ha deserto lichenico.
In conclusione, la presenza di grossi insediamenti industriali a Livorno, Rosignano e Piombino causa un peggioramento della qualità dell'aria anche a una certa distanza dagli insediamenti produttivi, seguendo la direzione dei venti dominanti; altre cause che ostacolano lo sviluppo delle specie licheniche vanno ricercate nel traffico veicolare, nel riscaldamento domestico e nell'incremento dell'aridità ambientale. Nelle zone costiere la rarefazione dei talli lichenici può essere dovuta anche al trasporto di aerosol marini ricchi in inquinanti e salsedine.

 

Isola d'Elba

È un caso molto particolare. Da un lavoro effettuato alcuni anni fa, utilizzando i licheni, dal centro G. Bacci per conto della Provincia di Livorno, risultava che la qualità dell'aria dell'isola d'Elba era scadente, tanto che il valore massimo di IAP riscontrato era di 23.
Con la collaborazione dei colleghi biologi dell'ARPAT e di alcuni ricercatori dell'Università di Siena, nel 1999 è stato fatto un nuovo biomonitoraggio dell'isola, utilizzando il nuovo protocollo stabilito a Roma nel convegno organizzato dall'ANPA. I risultati sono stati completamente diversi: il valore medio di IAP è risultato di 40, il valore massimo riscontrato a Poggio (Marciana) è stato di 100. Sempre nel Comune di Marciana è stata riscontrata la Lobaria pulmonaria, specie rara estremamente sensibile all'inquinamento atmosferico.

 
mappa isola d'Elba
Carta tematica dell'Isola d'Elba 1999
Azioni sul documento
Strumenti personali