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Acquisti pubblici sostenibili - approfondimenti

Nell’ambito della Rinnovata Strategia sullo Sviluppo Sostenibile dell’Unione Europea (2006), la tematica del consumo e della produzione sostenibile è considerata la più significativa delle sette “sfide principali” per affrontare l’impegno a migliorare la sostenibilità dello sviluppo. Tra gli obiettivi della Strategia vi sono quelli di “migliorare le prestazioni ambientali e sociali dei prodotti e processi e incoraggiare le imprese e i consumatori a tenerle presenti” e quello di “mirare a raggiungere nell'UE, entro il 2010, un livello medio di ecologizzazione delle commesse pubbliche nell'UE pari a quello su cui si attestano attualmente gli Stati membri più performanti”.

Per affrontare la suddetta sfida, la Commissione Europea ha pubblicato nel luglio del 2008 il Piano d’Azione "Produzione e consumo sostenibili" e "Politica industriale sostenibile" dell’Unione Europea.
Il Piano prevede azioni dedicate a “promuovere l'ecologia negli appalti pubblici” (Green Public Procurement – GPP), segnalando l’opportunità di definire una base armonizzata di criteri di sostenibilità da integrare negli appalti, che potrebbe contribuire in modo significativo a creare economie di scala e a indurre innovazione.
Insieme al Piano d’Azione è stata pubblicata la Comunicazione della Commissione Europea n. 400/2008 “Appalti pubblici per un ambiente migliore”. Con questo documento la Commissione ha delineato gli elementi essenziali di un processo teso alla definizione di “criteri comuni per il GPP” a livello europeo, e ha adottato e considerato come criteri “preliminari” una serie di criteri sviluppati da ICLEI - Local Governments for Sustainability nel “GPP Training Toolkit”. La Commissione ha quindi invitato gli Stati Membri a integrare e approvare formalmente i criteri “preliminari” e a inserirli nei Piani d’Azione Nazionali per il GPP.
La Commissione ha inoltre proposto che “entro il 2010, il 50% di tutte le gare di appalto siano verdi”, e che “la percentuale dovrebbe valere tanto per il numero di contratti quanto per il loro valore”.

A livello italiano è stato adottato il “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione”, detto “Piano d’Azione Nazionale per il GPP” – PAN GPP (Decreto Interministeriale n. 135 dell’11 aprile 2008), in attuazione di quanto previsto dalla Legge n. 296/2006 (Legge finanziaria 2007) con la quale lo Stato italiano ha accolto l’invito della Commissione Europea a elaborare Piani d’Azione Nazionali per il GPP (Comunicazione n. 302 del 2003 - Politica integrata dei prodotti. Sviluppare il concetto di “ciclo di vita ambientale”).
Il Piano prevede il raggiungimento di obiettivi nazionali e la definizione di “criteri ambientali minimi” a livello nazionale (detti “CAM”) per undici categorie di beni, servizi e lavori. Attualmente sono stati definiti i CAM per la carta in risme e gli ammendanti (Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 111 del 12 ottobre 2009).

Per chi vuole approfondire:

 

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