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Qualità ambientale delle acque marino costiere in Toscana

La classificazione dei corpi idrici costieri viene determinata in base allo

  • stato ecologico:  secondo le indicazioni del D.M. 260/2010 e le successive modifiche apportate dalla Decisione della Commissione Europea 2018/229/UE
  • stato chimico, in base a quanto stabilito dal D.Lgs 172/2015 e alla DGRT 264/2018 

 

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  La classificazione dello stato ecologico viene determinata al termine di un ciclo triennale di campionamenti: l'ultimo ciclo operativo completo è quello relativo al triennio 2016-2018 che si è concluso per quanto riguarda lo stato ecologico con il 31% dei corpi idrici in classe di qualità elevata, il 56% in classe buona e il 13% sufficiente; invece per quanto riguarda lo stato chimico il giudizio di qualità è risultato "non buono" in tutti i corpi idrici (si ricorda che con riferimento allo stato chimico le classi sono esclusivamente 2: "buono" e "non buono".

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I dati relativi al 2019 che vengono di seguito riportati sono i primi disponibili del nuovo ciclo operativo è 2019 -2021, e devono intendersi come proposta di classificazione che potrà confermarsi solo alla luce dell'intero triennio.

In particolare il giudizio sulla qualità ecologica nel 2019 è risultato Elevato/Buono per tutti i corpi idrici indagati, fatta eccezione per Costa pisana che risulta in classe sufficiente, per l’elevata presenza di di biomassa fitoplanctonica.

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 Più severa la situazione con riferimento allo stato chimico 2019 risultato per tutti i corpi idrici "non buono". Occorre però sottolineare che  il giudizio complessivo è influenzato negativamente dal biota.
Classificando in base alla sola matrice acqua, il 75% dei corpi idrici della Toscana risulta essere in uno stato chimico "buono". La maggior parte delle sostanze ricercate non solo risultano inferiori ai limiti previsti, ma la loro concentrazione è al di sotto del limite di quantificazione. Le maggiori criticità, così come negli anni precedenti, riguardano il tributilstagno (TBT) e il mercurio. Per quanto riguarda il tributistagno i dati mostrano una diminuzione rispetto al triennio precedente: con riferimento a questo parametro non sono stati rilevati superamenti della concentrazione massima ammissibile, mentre si sono avuti superamenti della concentrazione media annuale per i corpi idrici di Costa del Serchio e Costa pisana.
Per quanto riguarda il mercurio, i corpi idrici Costa pisana e Costa del Cecina non rispondono ai requisiti richiesti dal D.Lgs. 172/2015 e dal DGRT 264/2018.

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Per una panoramica più dettagliata si veda:

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