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Verso l’attuazione del D. lgs. 31/01: evoluzione dei parametri di controllo delle acque destinate al consumo umano

Anno di pubblicazione: 2002

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Con la prossima entrata in vigore del D. lgs. n. 31 del 2 febbraio 2001, fra le varie innovazioni nel controllo delle acque destinate al consumo umano, si osserva una modifica evidente dei parametri chimici e microbiologici cui deve conformarsi la qualità di tali acque.

Rispetto al DPR 236/88, nel nuovo decreto vi è un maggiore orientamento verso il controllo delle sostanze tossiche. Viene evidenziato inoltre un maggiore livello di precauzione basato sull’acquisizione di nuove evidenze tossicologiche, mantenendo l’invito a indagare sulla presenza di sostanze non esplicitamente indicate nel decreto. Si assiste inoltre alla riduzione dei valori limite di arsenico, idrocarburi aromatici policiclici, piombo e altri parametri.
Il D. lgs. n. 31/01 consente che alcuni degli obiettivi di qualità possano essere raggiunti in tempi successivi alla sua entrata in vigore, data la complessità delle attuali tecniche di potabilizzazione, la necessità, in alcuni casi, di reperire adeguate fonti di approvvigionamento e i forti investimenti per la sostituzione di vecchie reti di distribuzione: una rete idrica obsoleta non solo è responsabile delle perdite, ma anche dell’alterazione dei requisiti di qualità dell’acqua trasportata.
Viene riportata inoltre l’esperienza di controllo delle acque destinate al consumo umano nella Provincia di Firenze, ritenuta di interesse per il numero di abitanti serviti, per la presenza di aree ad elevata urbanizzazione, per l’impiego di fonti di approvvigionamento molto diversificate che richiedono differenti soluzioni nella realizzazione e conduzione dei relativi impianti di potabilizzazione.
Per quanto riguarda lo stato dei controlli da parte dei laboratori pubblici, emerge la necessità che questi si dotino di moderna strumentazione analitica per determinare alcuni parametri a livelli di sensibilità molto elevata; per alcuni parametri lo stesso decreto riconosce le difficoltà tecniche di raggiungere alcuni limiti di rivelabilità.

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