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Relazione annuale sullo stato della qualità dell'aria nella Regione Toscana - anno 2019

Rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria

Anno di pubblicazione: 2020

A cura di: ARPAT- Settore Centro Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria

In collaborazione con:

Pagine: 142

Prezzo:

Il panorama dello stato della qualità dell’aria ambiente in Toscana emerso dall’analisi dei dati della rete regionale di monitoraggio di qualità dell’aria, delle stazioni locali e dall’analisi delle serie storiche indica una situazione nel complesso positiva. La criticità più evidente riguarda il rispetto dei valori obiettivi per l'ozono. il monitoraggio di PM10 ed NO2 conferma il trend positivo degli ultimi anni, ma ci sono ancora siti per i quali il rispetto dei limiti non è ancora stato raggiunto

PM10: il limite massimo pari a 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 μg/m3 è stato rispettato in tutti i siti eccetto presso LU-Capannori, stazione di fondo della Zona del Valdarno Pisano e Piana Lucchese mentre il limite di 40 μg/m3 come media annuale è rispettato in tutte le stazioni da almeno 10 anni.

PM2,5: il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni della Rete Regionale.

NO2: il valore limite di 40 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni eccetto presso FI-Gramsci, stazione di traffico dell’Agglomerato di Firenze mentre il limite massimo di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni; Nel 2019 non si è verificato alcun episodio di superamento della media oraria di 200 µg/m3.

Ozono: è stata confermata la criticità di questo parametro nei confronti di entrambi i valori obiettivo previsti dalla normativa che non sono stati raggiunti nel 80% delle stazioni.

CO, SO2 e benzene: Il monitoraggio relativo al 2019 ha confermato l’assenza di criticità alcuna ed il pieno rispetto dei valori limite.

H2S: I valori registrati presso le stazioni della rete regionale sono ampiamente inferiori al riferimento dell’ OMS-WHO, per entrambi i siti di monitoraggio. Per quanto riguarda il disagio olfattivo, presso il sito di PI-Montecerboli la percentuale delle ore in cui esso potrebbe presumibilmente avere creato un disagio è stata nettamente inferiore agli anni precedenti.

Metalli pesanti: il monitoraggio relativo al 2019 ha confermato l’assenza di criticità alcuna ed il pieno rispetto dei valori limite per il piombo e dei valori obiettivo per arsenico, nichel e cadmio.

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)

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