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SE spengo, non spreco e non spendo! - Monitoraggio dei consumi

 

/immagini elaborate per la settimana dell'educazione all'energia sostenibile a cura di noè

I partecipanti al progetto hanno effettuato il monitoraggio dei consumi elettrici, già sperimentato in ARPAT nel biennio precedente, nel periodo 23 ottobre - 4 dicembre 2006 per valutare l'impatto dell'iniziativa e l'incidenza dei comportamenti virtuosi sui consumi.

Le tabelle che seguono riportano i risultati del monitoraggio dei consumi rilevati nelle sedi ARPAT, fatta eccezione per quella di Siena non inclusa in quanto è collocata in un edificio condiviso con la ASL, che è titolare dei contratti di fornitura di energia elettrica e del metano.

I risultati del monitoraggio sono da leggere alla luce di alcune considerazioni: i consumi elettrici sono influenzati dagli usi cosiddetti “obbligati”: es. computer, stampanti, fax, apparecchiature di laboratorio ecc..

Negli usi obbligati sono da comprendere anche i consumi per il funzionamento degli impianti di climatizzazione (riscaldamento e condizionamento). Non in tutte le sedi ARPAT la distribuzione del calore avviene con il sistema classico dei termosifoni: il Dipartimento di Livorno (parte nuova), il Servizio di Piobino e la sede di Pietrasanta sono serviti da pompe di calore. Il Dipartimento di Pisa viene riscaldato con un sistema ad aria calda tramite soffianti che necessitano di molta energia elettrica.

Ne risulta che non tutte le strutture ARPAT sono quindi idonee a realizzare fin da subito il risparmio energetico, molti edifici sono vetusti e non facilmente modificabili, pertanto, a parità di volumi, si hanno consumi di energia elettrica e di metano molto diversificati.

 

consumi di elettricità

I consumi elettrici settimanali fino al 6 novembre seguono l’andamento consolidato dei mesi precedenti, riguardo agli usi obbligati di cui si è detto sopra.

Nel corso della settimana Unesco dedicata al risparmio energetico (6- 13 novembre) si è avuto un incremento notevole dei consumi elettrici. Tale aumento è da mettere in relazione all'avviamento, come da disposizioni di legge, degli impianti di riscaldamento in data 1 novembre. I consumi elettrici aumentano con il riscaldamento, poiché tutto il sistema di distribuzione del calore avviene con le pompe di circolazione dell’acqua calda ed il sistema di diffusione del calore, tranne il sistema classico a termosifone, si realizza con i ventilconvettori, anch’essi funzionanti con l’energia elettrica. Inoltre, l’avvio del riscaldamento comporta di per sé un naturale aumento dei consumi, per il fatto che le strutture murarie sono fredde e necessitano quindi di consistenti apporti di calore, che vanno poi a diminuire nei periodi successivi.
Per la concomitanza del ponte tra Ognissanti e la domenica, l’assestamento del sistema di riscaldamento e messa a regime delle temperature interne agli edifici si è verosimilmente verificato e/o prolungato nella settimana in esame (6-13 novembre), oltre che nella settimana di accensione. Dalla tabella si possono facilmente individuare le strutture servite dai sistemi di diffusione del calore che più consumano energia elettrica (Livorno, Pisa, Direzione, Firenze-Petrella, Arezzo).

Nella settimana successiva (lettura del 20.11.2006) si è avuto un decremento dei consumi, per le ragioni suddette di avvenuta messa a regime delle temperature. Si potrebbe ipotizzare anche una possibile influenza ritardata dei comportamenti virtuosi dei dipendenti, dal momento che il fenomeno si osserva anche nei consumi di metano, ma la diversità e numerosità di variabili in gioco non consentono di convalidare al momento questa ipotesi.

Analoghe valutazioni possono essere fatte per i consumi di metano. L’avvio della stagione di riscaldamento, monitorata nelle settimana dal 6 al 13 novembre, ha risentito del fatto che le strutture da riscaldare hanno richiesto, tranne qualche caso, una quantità più consistente di energia termica per climatizzare i locali che risentivano delle condizioni climatiche generali, primi freddi anche se tenui, umidità diffusa, scarsa insolazione etc…

consumi di metano

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