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Irène Joliot-Curie

Irene CurieFiglia maggiore di Marie Sklodowska Curie e Pierre Curie, nacque a Parigi nel 1897; studiò privatamente alla scuola istituita da alcuni professori della Sorbona per i loro figli e quindi Fisica alla Sorbona sotto la guida della madre, di Paul Langevin e Jean Perrin. Conseguì il dottorato nel 1925 con una tesi sulla radiazione a del polonio e fu assunta come “preparatrice” all’Istituto del Radium di Parigi diretto dalla madre. Nello stesso anno arrivò all’Istituto un allievo di Paul Langevin, Frédéric Joliot, di due anni e mezzo più giovane e dopo un anno i due si sposarono scegliendo entrambi il doppio cognome. Da allora, come i genitori di Irène, condivisero la vita familiare e la vita professionale, così come le idee politiche e la passione per gli sport e per la musica.
Nel 1934, dopo essersi avvicinati anche alla scoperta di neutroni e positroni, bombardando elementi stabili con particelle a notarono che emettevano positroni e continuavano ad emetterli secondo le leggi del decadimento radioattivo, scoprendo così la radioattività artificiale. Per questo ottennero insieme il Premio Nobel per la Chimica del 1935.
Nel 1936, Irène fu nominata Sottosegretario di Stato per la ricerca scientifica in un governo socialista, ma ben presto tornò all’attività di ricerca che le si confaceva di più dell’attività politica. Nel 1937 ottenne la cattedra di Fisica Nucleare alla Sorbona, che tenne fino alla morte; successivamente la cattedra passò al marito Frédéric, che nel 1935 era stato chiamato alla cattedra del Collège de France e aveva lasciato l’Istituto del Radium per costruire un nuovo laboratorio dotato del primo ciclotrone europeo.
Nel 1938, sempre insieme a Frédéric e ad altri collaboratori, effettuò una serie di esperimenti sul bombardamento di nuclei pesanti con neutroni, a seguito delle ricerche inaugurate dal gruppo di Fermi a Roma, comunicando di aver trovato tra i prodotti il lantanio. Questa comunicazione ebbe un ruolo decisivo nelle ricerche che portarono alla scoperta della fissione nucleare nel 1939 (O. Hahn e F. Strassmann, L. Meitner e O. Frisch).

Entrambi mantennero sia gli incarichi di ricerca che le cattedre di insegnamento sino alla morte e fecero in tempo a contribuire alla fondazione e messa in opera del nuovo centro di ricerca nucleare francese ad Orsay a sud di Parigi, ma furono discriminati in altre cariche per essere simaptizzanti e/o aderenti al partito comunista francese.
Continuarono anche la loro attività politica. Lei come leader dei movimenti di emancipazione femminile (Union des Femmes Françaises) e del Consiglio Mondiale per la Pace (del quale il marito era peraltro il Presidente) e lui come fondatore e presidente della World Federation of Scientific Workers.
Irène morì nel 1956 di leucemia, contratta, come la madre, per i suoi contatti con sostanze radioattive e Frédéric le sopravvisse due anni e morì di malattia al fegato, probabilmente dovuta anch’essa alle radiazioni. Entrambi, insigniti dei più alti titoli accademici e onorifici, come la Legione d’Onore, ebbero funerali di stato.

Bibliografia

Artificial production of radioactive elements, Nobel Lecture, Stockolm, December 1935

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