I dati ARPAT 2022-2024: il mare resta in salute dal punto di vista biologico
Le acque marino-costiere della Toscana mostrano ancora una buona qualità ecologica, ma peggiora lo stato chimico
Continuano le anticipazioni delle informazioni ambientali contenute nell'Annuario dei dati ambientali 2025. Oggi ci occupiamo delle acque marino-costiere.
Le analisi condotte da ARPAT, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, mostrano che il mare toscano gode ancora di una buona salute ecologica, anche se si nota un leggero peggioramento rispetto agli anni precedenti. Sul fronte chimico, invece, la situazione resta critica: in tutti i tratti di costa monitorati sono stati riscontrati valori di sostanze inquinanti oltre i limiti di legge.
Nel triennio 2022-2024, lo stato ecologico mostra un mare complessivamente in buone condizioni in quasi tutti i 16 tratti di costa analizzati:
- il 37,5% è in stato ecologico elevato,
- il 37,5% in stato buono,
- il 25% è classificato come sufficiente.
Tra le aree che mostrano un miglioramento, c’è la Costa Pisana, mentre Punta Ala evidenzia un peggioramento. Altre zone, come Piombino, restano stabili.
Lo stato chimico mostra, invece, che tutti i tratti di costa restano “non buoni”.
Le analisi chimiche evidenziano in tutti i 16 corpi idrici costieri della Toscana che lo stato chimico è "non buono", come già nei trienni precedenti. Il problema riguarda la presenza di sostanze inquinanti persistenti, rilevate nelle acque, nei pesci e nei molluschi.
Tra le sostanze più frequenti:
- mercurio e PBDE (ritardanti di fiamma) in tutti i corpi idrici,
- esaclorobenzene (HCB) e DDT in alcune zone,
- PFOS nella Costa del Serchio,
- diossine nella Costa di Rosignano.
La Costa di Rosignano risulta la più critica, con il maggior numero di sostanze oltre soglia e un aumento di mercurio e HCB nei sedimenti.
Nel complesso, nel triennio 2022-2024 il 17% dei campioni d’acqua e il 73% dei campioni di biota (pesci e molluschi) hanno superato i limiti di legge per almeno un parametro chimico.
Guardando, infine, ai dati dal 2013 al 2024, si nota un progressivo miglioramento ecologico del mare toscano, con sempre più tratti di costa in stato “buono” o “elevato”. Tuttavia, negli ultimi tre anni si è registrata una piccola inversione di tendenza, con più aree scese al livello “sufficiente”.
Lo stato chimico, invece, non mostra miglioramenti da oltre dieci anni: tutte le acque costiere restano classificate come “non buone” a causa della persistenza di inquinanti che si accumulano anche negli organismi marini.
Per approfondimenti: Stato chimico e ecologico delle acque marino costiere della Toscana - anni 2013/2024






