Letture verdi, a colloquio con Luca Novelli
Per Editoriale Scienza ha dedicato un titolo della collana Lampi di Genio alla vita di Rachel Carson, ritenuta la madre dell'ambientalismo moderno e punto di riferimento della riflessione ecofemminista
"Rachel Carson e la primavera dell'ecologia" è il libro scelto per la rubrica Dialoghi con l'autore e l'autrice. Si tratta di un manuale scritto da Luca Novelli, scrittore, disegnatore, giornalista che per Editoriale Scienza ha dedicato un titolo della collana Lampi di Genio alla vita di Rachel Carson, ritenuta la madre dell'ambientalismo moderno e punto di riferimento della riflessione ecofemminista
Da dove nasce l'idea del libro Rachel Carson e la primavera dell'ecologia e a quale pubblico si rivolge?
È stato detto che Primavera silenziosa è uno dei pochi libri che hanno cambiato il corso della storia. Il ritratto di Rachel sta benissimo nella galleria di personaggi di Lampi di Genio, con Einstein, Darwin, Marie Curie e Galileo. Ogni titolo di questa collana propone una branca delle scienze. Carson racconta l’ecologia e dà avvio al movimento di opinione più importante dell’ultimo secolo. All’editore è piaciuto anche perché si trattava di un grande personaggio femminile, ancora oggi è uno dei titoli più amati.
In realtà per me era un atto dovuto, anzi un atto d’affetto Mi sono laureato nel lontano 1972 con una tesi sperimentale sull’inquinamento da antiparassitari. Facevo i prelievi nelle acque di quello che è poi diventato il Parco del Ticino. Ho usato uno dei primi gascromatografi e ho fatto irritare la casa produttrice del Molinate, un erbicida usato nelle risaie, che non si degradava affatto come dichiarava l’azienda. La mia tesi abbondava di citazioni da Primavera Silenziosa. Raccontare la vita della scienziata e ricostruire il suo percorso ambientalista per me è stato rivivere quei giorni e scoprire quanto abbia influenzato le mie scelte di vita e di pensiero.
A che pubblico si rivolge il mio libro? È pensato per ragazzi e ragazze dai 9 anni in poi. So che è utilizzato come modello per tesine e messo in scena da una compagnia teatrale per ragazzi. È un testo che, comunque, presentato anche in conferenze per adulti e nei licei.
La casa, su un'isola del Maine e il mondo domestico di Rachel Carson ha modellato la sua comprensione del mondo naturale; entrambi sono ecosistemi complessi e talvolta fragili e la nostra specie ne fa parte. Come spiegare questi concetti a bambini e bambine per aver cura del nostro pianeta?
Rachel da ragazzina voleva fare la scrittrice. È stata una sua insegnante a valorizzare il suo talento da ricercatrice. Avrebbe volentieri studiato genetica alla Hopkins University. Ha dovuto rinunciare ma non ha mai smesso di guardarsi intorno con sguardo scientifico e a ricercare connessioni. Nella casa del Maine aveva un microscopio e faceva prelievi sulla sottostante scogliera. Da divulgatrice si è sempre posta il problema dei linguaggi da utilizzare: sui giornali, nei libri, nei libri per ragazzi e ragazze. Per questi ultimi lavorava con amici illustratori. In verità anche la prima edizione americana di Primavera silenziosa aveva delle belle illustrazioni, che però non ho trovato nella edizione italiana. Con le immagini adeguate ai più piccoli si può spiegare qualsiasi cosa in modo accattivante e sintetico. In pratica è il mio lavoro e per questo devo ringraziare l’imprinting di Rachel Carson.
Ci sono parole che si ritrovano nel corso di una vita. Per Carson è stata la parola "primavera". Primavera silenziosa (1962) è stato, infatti, il suo libro più famoso, recentemente rieditato da Feltrinelli. Perché è ancora attuale e quale è l'eredità di RC?
Primavera silenziosa non è solo il titolo di un libro. È un avvertimento, è una invocazione, una profezia. Che non riguarda solo gli antiparassitari e il DDT. Purtroppo il messaggio non è stato recepito abbastanza. Molto è stato fatto in questi decenni, purtroppo troppo poco rispetto a quello che c’è da fare per salvare la nostra specie dai disastri che ha combinato. Più attuale di così non so cosa possa esserci.
Coltivare il senso di meraviglia e la connessione con la natura nei bambini e nelle bambine è un messaggio ricorrente nel libro Brevi Lezioni di meraviglia, come declinare oggi la lezione pedagogica di R.C.?
Brevi lezioni di meraviglia era in origine un articolo per periodici apparso per la prima volta nel 1956, sulla rivista "Woman's Home Companion" poi su Harper (1965). È una riflessione che Carson avrebbe voluto completare e arricchire. È ispirato alle passeggiate fatte con il nipote di tre anni Roger. Aveva osservato quanto sia importante l’interazione adulto-bambino. Quando c’è questa interazione, sia bambino che adulto ne risultano arricchiti. Uno zio o una nonna che ti aprono gli occhi valgono di più di qualsiasi libro o trasmissione tv. E guardare la natura con gli occhi di un bambino è una riscoperta davvero meravigliosa.
La Biblioteca di ARPAT ha una sezione dedicata all'educazione alla sostenibilità, in cui sono presenti alcuni libri di RC, molti dedicati al mare. Tra questi Il mare intorno a noi e La vita che brilla sulla riva del mare. Che cosa ci insegnano questi libri e perché ha ancora senso leggerli oggi?
Il mare intorno a noi è poetico per molti versi, fa parlare le creature dell'oceano, le sue montagne e le sue profondità. È la stessa Carson delle trasmissioni radiofoniche, che hanno segnato l’inizio della sua carriera da divulgatrice. Ne è stato tratto anche un film documentario che ha vinto un Premio Oscar. La vita che brilla sulla riva del mare è un libro successivo. È un inno alle connessioni, alla vita che nasce e si è evoluta dove si infrangono le onde. È corredato dalle raffinate illustrazioni dell’amico Bob Hines.
Primavera silenziosa, l’ultimo libro di Rachel Carson, ha un incipit simile all’inizio di favola, ma poi è tutt’altro che una favola. Riporta dati corposi e ricerche drammatiche. Ha un taglio più giornalistico e di denuncia. È interessante vedere il passaggio dalla Rachel narrativa e naturalistica alla Rachel militante, sempre più appassionata, coinvolgente e profetica.