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Campagna di rilevamento della qualità dell’aria con mezzo mobile nel Comune di Prato - anni 2018-2019

Anno di pubblicazione: 2019

A cura di: Bianca Patrizia Andreini - Settore "Centro Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria" (CRTQA)

Risultati della campagna realizzata dal 17/03/2018 al 7/01/2019 presso il sito di Via Jacopo da Lentini - Loc. Cafaggio

La campagna di misurazione in località Cafaggio, Via Jacopo da Lentini, nel Comune di Prato, ha avuto inizio il 17 marzo 2018 ed è terminata il 7 gennaio 2019.

L’indagine si è sviluppata in quattro sessioni di misura, una in ogni stagione, in modo da soddisfare pienamente i requisiti di copertura previsti dalla normativa per le misure di tipo indicativo.
I valori degli indicatori calcolati per i tre inquinanti monitorati rispettano i limiti di legge ad eccezione del valore relativo al 90,4° percentile sul PM10 relativo al superamento del limite giornaliero di 50 μg/m³ per le misure discontinue. Questo parametro indica che in un ipotetico monitoraggio completo annuale si potrebbe verificare lo sforamento del limite dei 35 giorni di superamento del valore giornaliero di PM10.

Sia per il particolato (PM10-PM2.5) che per il biossido di azoto si rilevano nella postazione di Cafaggio valori tendenzialmente più elevati rispetto a quanto rilevato dalle stazioni della rete regionale di Prato, nonché nella stazione di PT-MONTALE in analogo periodo. Il dato conferma le criticità della zona Prato-Pistoia che infatti è definita area di superamento per PM10.

Per quanto riguarda il particolato l’analisi delle correlazioni evidenzia che la stazione più coerente è quella di PO-FERRUCCI in base al valore del coefficiente di correlazione di Pearson che è superiore a 0,9.

Anche per quanto riguarda il biossido di azoto la stazione più simile alla postazione di monitoraggio è quella di PO-FERRUCCI, con valori medi del coefficiente di correlazione di Pearson pari a 0,7.

Per l’identificazione delle sorgenti emissive analizzando la direzione dei venti nella stagione invernale, caratterizzata dalle concentrazioni più elevate, si ottengono informazioni indicative su tre direzioni prevalenti. La direzione principale investe l’Autostrada A11 in direzione Sud trasportando gli inquinanti verso l’abitato posto sotto l’autostrada in senso geografico. L’analisi della provenienza e dei profili giornalieri sono tipici di una sorgente di traffico con i massimi nel tardo pomeriggio all’ora di punta del traffico di rientro dal lavoro.

In definitiva l’indagine mostra una situazione di inquinamento tendenzialmente un po’ più gravosa di quella rilevata dalle vicine stazioni della rete regionale nel periodo di indagine. La sorgente emissiva che appare più rilevante per il biossido di azoto in questa campagna sembra essere quella dovuta al traffico veicolare dell’autostrada A11.

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