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Analisi delle pressioni e degli impatti sui corpi idrici della nuova rete di monitoraggio

Studio condotto ai sensi della Direttiva quadro 2000/60

Anno di pubblicazione: 2011

A cura di: Luciano Giovannelli , Alessandro Franchi , Stefano Menichetti , Susanna Cavalieri , Ornella Bresciani , Andrea Adinolfi , Romano Baino

I risultati dello studio di ARPAT, condotto nell’ambito delle linee progettuali del PRAA 2007-2010

La normativa in materia di acque ha introdotto nuovi criteri e nuove modalità per progettare ed effettuare il monitoraggio delle acque superficiali interne, marino-costiere e sotterranee.
Fra gli elementi di maggiore novità, oltre ai criteri di individuazione e tipizzazione dei corpi idrici, è da segnalare l’introduzione dell’analisi delle pressioni e degli impatti come strumento di lavoro per caratterizzare ed assegnare ad ogni corpo idrico individuato una definita categoria di rischio, dove il rischio, in questo caso, si riferisce alla probabilità di non raggiungere o di non mantenere lo stato ecologico e lo stato chimico di tipo “buono” al 2015.

Sotto questo aspetto, l’esperienza di ARPAT ha riguardato in primo luogo la scelta e la popolazione di indicatori di pressione adeguati a rappresentare il contributo puntuale e diffuso proveniente dai principali determinanti quali le aree urbane, le aree industriale, l’agricoltura, le infrastrutture di comunicazione ecc. In secondo luogo, per ogni indicatore di pressione sono state individuate due soglie S1 e S2 necessarie per assegnare ad ogni corpo idrico la categoria “non a rischio” (p<S1), “a rischio” (p>S2), “probabilmente a rischio” (S1<p<S2) e di conseguenza il tipo di monitoraggio corrispondente (operativo o di sorveglianza).

I risultati dello studio di ARPAT, condotto nell’ambito delle linee progettuali del PRAA 2007-2010, sono riportati nella relazione e nei corrispondenti allegati (in formato XLS), dove sono riportati i dati relativi all’analisi di rischio per ogni corpo idrico tipizzato.

Riferimenti normativi:

  • D.M. n° 131 del 16-6-2008 “Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del D.Lgs 152/2006 predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 4, dello stesso decreto”
  • D. Lgs n°30 del 16 marzo 2009 “Attuazione della Direttiva 2006/118/CE relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento”
  • D.M. n°56 del 14 aprile 2009 “ Regolamento recante Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l’identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del D.Lgs. 152/2006 predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 3, del decreto medesimo”.
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