LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DI MORIE DI ITTIOFAUNA NELLE ACQUE LIBERE
Premessa
Le morie di pesci in acque libere rappresentano un evento sempre più frequente che può essere
determinato da vari fattori: ambientali, infettivi, antropici.
Per poter formulare una diagnosi che permetta di ridurre il fenomeno e controllarne le cause sono
necessari tempestività di azione, personale qualificato ed integrazione tra i vari enti chiamati ad
intervenire.
Come indicato dal Piano Sanitario Regionale 2008-2010, il progetto “Salute delle acque e prodotti
ittici” prevede la costituzione di una rete di collaborazione tra soggetti diversi con il comune obiettivo
di garantire la tutela dell’ambiente, la sicurezza alimentare e la sanità animale.
Sempre più spesso infatti, co me nel caso delle morie di ittiofauna in ambiente naturale, ci si trova di
fronte a problematiche di carattere sanitario -ambientale la cui corretta gestione richiede un approccio
interdisciplinare.
In un’ottica di gestione integrata è indispensabile che tutti i soggetti a vario titolo interessati operino
sinergicamente condividendo obiettivi e risultati ed evitando azioni scollegate che spesso hanno, come
unica conseguenza, uno spreco di energie e di risorse.
Il presente documento costituisce le linee guida contenenti indicazioni operative sulle modalità di
intervento.
Obiettivi
• Armonizzare le modalità di gestione dell’emergenza sul territorio regionale.
• Individuare un modus operandi, sul territorio e nei laboratori, che consenta di ottenere dati
confrontabili e ne eviti la dispersione.
• Creare una banca dati ed una mappatura regionale delle aree interessate dal fenomeno.
Protocollo di intervento
1. Segnalazione di moria
In caso di moria di fauna ittica nelle acque libere l’evento deve essere segnalato alla Polizia
Provinciale competente per territorio, che coordina l’intervento.
Nel caso in cui in una Provincia venga concordato che il coordinamento è affidato ad uno degli altri
enti interessati, ne va data comunicazione al Settore Medicina Predittiva e Preventiva dell’Assessorato
Diritto alla Salute della Regione Toscana , entro 2 mesi dalla pubblicazione del presente atto.
La Polizia Provinciale, dopo aver valutato preliminarmente se ricorrano le condizioni per l’intervento
congiunto:
• attiva l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana ed il Servizio
Veterinario della Azienda USL competenti per territorio, di seguito denominati “ARPAT” e
“Servizio Veterinario”, per procedere alle verifiche sulle cause ambientali o infettive della
moria;
• contatta il Laboratorio di Ittiopatologia presso la Sezione di Pisa dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale del Lazio e della Toscana per concordare l’invio dei campioni ed un eventuale
sopralluogo;
• contatta il Comune competente per territorio per l’organizzazione delle attività di recupero
delle carcasse;
• informa dell’evento gli uffici pesca competenti.
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2. Intervento sul posto
Nel territorio interessato dall’evento, nel caso ne ricorrano le condizioni, si procede all’intervento
congiunto tra Polizia Provinciale, ARPAT, Servizio Veterinario e Comune con le seguenti finalità:
• valutazione e quantificazione del fenomeno;
• determinazione delle specie coinvolte;
• prelievo dei campioni;
• raccolta dei dati;
• rimozione delle carcasse.
Nel corso di queste attività può essere prevista la collaborazione di altri Enti a vario titolo interessati.
2.1 Compiti della Polizia Provinciale
La Polizia Provinciale:
• effettua documentazione fotografica, dell’insieme e di singoli pesci, da inviare al seguente
indirizzo di posta elettronica: pisaittiopatologia@izslt.it;
• rileva le coordinate geografiche;
• compila la scheda di rilevamento dati (allegato 1/A);
• effettua il campionamento dei pesci secondo le indicazioni contenute nell’allegato 2 e compila
la scheda di accompagnamento del campione (allegato 1/B);
• assicura, direttamente o tramite gli altri enti coinvolti, il trasporto dei campioni al Laboratorio
di Ittiopatologia entro i tempi stabiliti nell’allegato 2.
Ai fini di una efficace raccolta di dati e di una corretta mappatura delle aree interessate dal fenomeno,
è indispensabile la completa compilazione della scheda di rilevamento dati di cui all’allegato 1/A
anche in caso di mancato campionamento.
In caso di indisponibilità di uno o più dati la scheda dovrà comunque essere compilata nella parte
relativa riportando la dicitura “dato non disponibile”.
La scheda deve essere consegnata o inoltrata via fax al Laboratorio di Ittiopatologia al numero 050
550615.
2.2 Compi ti del Servizio Veterinario
Il Servizio Veterinario:
• effettua la visita ispettiva per la rilevazione dei sintomi clinici e delle lesioni ai fini
dell’indirizzo diagnostico e di un’eventuale richiesta mirata delle analisi di laboratorio;
• ove previsto vigila sulle attività di rimozione e smaltimento delle carcasse;
• collabora con le Province per un sollecito recapito dei campioni al Laboratorio di
Ittiopatologia.
2.3 Compiti dell’ARPAT
L’ARPAT:
• rileva i parametri fisici e chimici dell’acqua;
• effettua il campionamento dell’acqua ed eventualmente del sedimento (allegato 3);
• conserva e trasporta i campioni prelevati ai laboratori competenti;
• nel corso di morie in mare, ARPAT “Area per la tutela dell’ambiente marino, lagunare,
lacustre, costiero e dell’ittiofau na”(di seguito denominata ARPAT Area Mare), interviene con i
propri mezzi per tutti i campionamenti necessari;
• ARPAT Area Mare, in caso di necessità e su richiesta dell’Ente coordinatore dell’intervento,
collabora al campionamento dei pesci anche in caso di morie in acque interne.
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Nel caso in cui non fosse possibile eseguire la ricerca di fitoplancton presso i laboratori ARPAT, i
campioni saranno inviati per le analisi al Laboratorio di Ittiopatologia insieme ai campioni di
pesce.
2.4 Compiti del Comune
Il Comune competente per territorio effettua la raccolta e lo smaltimento delle carcasse.
3. Compiti dei laboratori
Le analisi saranno effettuate presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e
della Toscana ( IZSLT) e presso i laboratori dell’ARPAT.
Il Laboratorio di Ittiopatologia comunica, per le vie brevi, il verificarsi dell’evento alla sezione
diagnostica territoriale dell’IZSLT competente sul territorio.
L’IZSLT, tramite la rete delle sezioni, collabora con le Province per un sollecito recapito dei campioni
al Laboratorio di Ittiopatologia.
parametri fisici e chimici ARPAT
Acqua
analisi chimica ARPAT
ricerca di fitoplancton potenzialmente tossico ARPAT/IZSLT
analisi chimica ARPAT
Sedimento
Al termine delle attività analitiche il Laboratorio di Ittiopatologia ed i laboratori ARPAT invieranno il
rapporto di prova alla Polizia Provinciale, al Servizio Veterinario e agli Uffici pesca competenti per
territorio.
Per le rispettive competenze, il Laboratorio di Ittiopatologia ed ARPAT garantiscono il reciproco
scambio degli esiti analitici.
Entro il mese di gennaio di ogni anno il Laboratorio di Ittiopatologia provvede ad aggiornare
l’indirizzario di cui agli allegati da 6/A a 6/E.
4. Modalità di campionamento conservazione e trasporto dei campioni
Le modalità operative per il campionamento, conservazione e trasporto dei campioni e l’elenco dei
materiali e attrezzature necessari, sono descritte negli allegati 2, 3 e 4.
Flusso dei dati
Entro il 28 febbraio di ogni anno, il Laboratorio di Ittiopatologia e l’ARPAT, tramite un unico
referente regionale, trasmettono congiuntamente i dati accompagnati da una relazione al Settore
Medicina Predittiva e Preventiva dell’Assessorato Diritto alla Salute ed al Settore Politiche agro -
ambientali, attività faunistico -venatorie e pesca dilettantistica della Regione Toscana.
Entro il 30 giugno, il competente Settore dell’Assessorato Diritto alla Salute della Regione Toscana
provvede alla diffusione dei dati ai soggetti interessati.
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Mappatura delle zone a rischio
Con cadenza trimestrale, il Laboratorio di Ittiopatologia trasmette all’Osservatorio Epidemiologico
Veterinario Regionale (OEVR), presso la sezione IZSLT di Siena:
• la scheda di rilevamento dati;
• l’esito delle analisi effettuate (comprese quelle svolte presso i laboratori ARPAT).
L’ OEVR predisporrà e renderà disponibili mappe di rischio tenendo conto di:
• precedenti episodi di mortalità nel bacino idrico interessato;
• periodiche riduzioni della portata;
• presenza di attività inquinanti;
• ricorrenti fenomeni di eutrofia con abnorme sviluppo della microflora acquatica.
Gli aspetti informatici utilizzati dall’OEVR dovranno essere compatibili e coerenti con gli obiettivi
fissati dal piano di sviluppo del “Sistema informativo della prevenzione collettiva della Regione
Toscana”.
Allegati
ALLEGATO 1 - Schede di rilevamento dati in corso di moria di ittiofauna (1/A) e Scheda di
accompagnamento dei campioni di ittiofauna (1/B)
ALLEGATO 2 - Istruzioni per il campionamento dei pesci e modalità di conservazione e trasporto
del ca mpione
ALLEGATO 3 - Parametri da rilevare sulle acque
ALLEGATO 4 - Dispositivi e materiali per l’intervento e il campionamento
ALLEGATO 5 - Diagramma di flusso
ALLEGATO 6 - Liste di contatto
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ALLEGATO 1/A
SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN CORSO DI MORIA DI ITTIOFAUNA
Data dell’evento _______________________________Data del campionamento______________________________
Comu ne______________________________________Località___________________________________________
Nome del corso d’acqua __________________________________________________________________________
Altre specie animali coinvolte ________________________________________________________________________________
Anomalie rilevate
¨ nella norma ¨ sotto la norma ¨ sopra la norma
Livello dell’acqua:
Colorazione anomala dell’acqua: ¨ no ¨si _____________________________________________ _____________________
Odori anomali: ¨ no ¨si_________________________________________________________________________________
Sostanze anomale: ¨ no ¨si_______________________________________________________________________________
Interventi: ¨ scavi ¨ sfalcio degli argini ¨ altro______________________________________________________________
Presenza di attività potenzialmente inquinanti
¨ di origine urbana___________________________________________________________________________________ ______
¨ di origine industriale______________________________________________________________________________________
¨ di origine agricola_________________________________________________ ________________________________________
¨ altro____________________________________________________________________________________________________
distanza dal luogo dell’evento_______________________
Dati anamnestici
¨ forti piogge ¨ mareggiate ¨ altro_________
Condizioni climatiche delle ultime 48 -72 ore:
¨ no ¨si
Precedenti episodi di mortalità
Periodiche variazioni di portata ¨ no ¨si
Episodi ricorrenti di fioriture algali ¨ no ¨si
Parametri dell’acqua
¨ ¨
Ossigeno: % di saturazione__________ Ossigeno disciolto (ppm)_________________
pH_____________
Temperatura__________________
Conducibilità______ ____________
Salinità______________________
Trasparenza___________________
Altro________________________
note
In caso di indisponibilità di uno o più dati la scheda dovrà comunque essere compilata nella parte relativa riportando la dicitura “dato
non dispo nibile (DND)”
In caso di mancato prelievo di campioni inviare la scheda al Laboratorio di Ittiopatologia c/o IZS di Pisa: FAX 050 55061
ALLEGATO 1/B
SCHEDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI CAMPIONI DI ITTIOFAUNA prot. n.__________
POLIZIA PROVINCIALE DI ________ _________________________________________________________________________
Indirizzo ______________________________________________________________________________
n. di telefono __________________________________________________________________________
n.d i fax _______________________________________________________________________________
SPECIE CAMPIONATE:
¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________ numero soggetti prelevati _______________
¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________ numero soggetti prelevati _______________
¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________ numero soggetti prelevati _______________
¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________ numero so ggetti prelevati _______________
numero soggetti prelevati _______________ ¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________
¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________ numero soggetti prelevati _______________
¨morti ¨moribondi ¨ vivi
_________________________________ numero soggetti prelevati _______________
Temperatura di conservazione: _____________________________
Temperatura di trasporto: _________________________________
Nome e Cognome dei prelevatori: ______________________________________________________________________________
Firma _____________________________________________________________________________________________________
ISTRUZIONI PER IL CAMPIONAMENTO DEI PESCI E MODALITA’ DI
CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEL CAMPIONE
• Prelevare di preferenza pesci morenti e/o in buono stato di conservazione e, se possibile,
anche esemplari apparentemente sani (ponendoli in contenitori separati e identificati).
• Inviare al laboratorio possibilmente un numero non inferiore a 10 soggetti.
• Se sono coinvolte più specie effettuare il campionamento in modo tale che siano
rappresentate in maniera proporzionale.
• Il campione deve essere conservato e trasportato a temperatura di refrigerazione( + 4° C +/ -
2° C).
• Il campione non deve essere congelato.
• Il campione deve essere consegnato al laboratorio al massimo entro 24 ore e comunque nel
più breve tempo possibile. Nel caso in cui non sia possibile la consegna entro il tempo
stabilito la Provincia concorderà con il laboratorio eventuali modalità alternative.
• Come modulo di accompagnamento del campione deve essere utilizzata la scheda di invio
campioni di cui all’allegato 1/B.
ALLEGATO 3
PARAMETRI DA RILEVARE SULLE ACQUE
Parametri da rilevare all’atto del sopralluogo
• O.D. e % di saturazione, superficiale e profonda
• conducibilità – salinità, superficiale e profonda
• temperatura
• pH
• trasparenza al disco di Secchi (nel caso di invasi o acqua di mare)
• cloro libero
• altri parametri determinabili con kit per analisi in campo
Elenco di riferimento dei parametri da richiedere al laboratorio sull’acqua campionata*
• azoto nitroso
• azoto ammoniacale
• COD
• cianuri
• tensioattivi
• metalli
• composti fenolici
• antiparassitari
• saggi di ecotossicologia
• alghe potenzialmente tossiche
* da contestualizzare in relazione alle caratteristiche dell’evento e del territorio, prevedendo una
eventuale riduzione o integrazione dei parametri.
ALLEGATO 4
DISPOSITIVI E MATERIALI PER L’ INTERVENTO E IL CAMPIONAMENTO
LISTA DEI D.P.I. PER GLI OPERATORI
• guanti monouso in lattice/nitrile/vinile
• guanti in gomma spessa
• camici o tute monouso
• filtri facciali FFP2
• stivali in gomma da lavoro
• scarpe antinfortunistiche
• indumenti alta visibilità
LISTA MATERIALI PER IL CAMPIONAMENTO DEI PESCI
Modulistica:
• scheda di rilevamento dati (allegato 1/A)
• scheda di accompagnamento del campione (allegato 1/B)
Materiali e attrezzature:
• materiale di cancelleria (penne, pennarelli indelebili, nastro adesivo, spago, forbici, elastici)
• macchina fotografica digitale
• rilevatore GPS
• guadino con manico telescopico
• elettrostorditore
• buste in plastica trasparente di varie dimensioni
• secchio con coperchio e ossigenatore per l’eventuale trasporto animali vivi
• frigorifero portatile per il trasporto dei campioni a temperatura di refrigerazione
• tavole di riconoscimento per l’identificazione delle specie ittiche più frequenti
LISTA MATERIALI PER IL CAMPIONAMENTO DELL’ACQUA
modulistica:
• verbali di campionamento
materiali e attrezzature:
• strumentazione per misure in campo (pHmetro, conducimetro, ossimetro)
• kit per prove in campo
• contenitori per il prelievo e la conservazione dei campioni
• reagenti per la stabilizzazione delle subaliquote
• sistemi per il trasporto refrigerato
ALLEGATO 5
Nucleo di intervento Polizia Provinciale
Ø Raccolta dati e documentazione fotografica
Ø Campionamento pesci
Ø Trasporto campioni a Laboratorio di Ittiopatologia
Servizio Veterinario Azienda U.S.L.
Segnalazione Ø Visita ispettiva
Ø Vigilanza su attività di smaltimento carcasse (ove previsto)
di Moria
Ø Collaborazione per trasporto campioni
Comune
Ø Rimozione e smaltimento carcasse Diffusione Dati
POLIZIA
PROVINCIALE
A.R.P.A.T.
(o altro ente coordinatore)
Ø Rilevamento parametri H2O
Ø Campionamento H2O Settor e Medicina Preventiva
Ø Campionamento pesci morie in mare (ARPAT Area -Mare) e Predittiva
Ø Collaborazione campionamento pesci in acque interne (A. Mare)
Accertamento
Ø Analisi su H2O
Attiva
preliminare (invio referto a Polizia Provinciale e Servizio Veterinario)
REGIONE TOSCANA
Informa Relazione
Scambio Esiti Analitici Congiunta
Ufficio Pesca
competente
Laboratorio di Ittiopatologia I.Z.S.L.T.
Ø Eventuale sopralluogo
Settor e Politiche Agro-
ØComunicazione a Sezione Diagnostica Territoriale IZSLT
Ø Analisi su pesce ambientali, attività
(invio referto a Polizia Provinciale e Servizio Veterinario)
faunistico-venatorie e pesca
dilettantistica
Invio Dati
O.E.V.R.
Predisposizione Mappe di Rischio
ALLEGATO 6/A
pp.sede@provincia.fi.it 055 2760901
FIRENZE 055 2760903
ALLEGATO 6/C
SERVIZI VETERINARI DELLE AZ. USL
Az. USL ZONA TELEFONO FAX
Massa 0585-42090 0585-811177
1
Lunigiana 0187-423424 0187-423477
Valle del Serchio 0583-7075534 0583-709232
2
Lucca 0583-449247 0583-449089
Val di Nievole 0572-927920-4 0572-927921
3
Pistoiese 0573-353614-5-7 0573-353610
4 Pratese 0574-435339 0574-435563
Alta Val di Cecina 0588-91880 0588-91888
5 Pisana 050-954434 050-954639
Valdera 0587-273231 0587-273217
Livornese 0586-223545 0586-223553
Val di Cornia 0565-67526 0565-67541
6 Elba 0565-926790/2 0565-916790
Bassa Val di
0586-614418 0586-614444
Cecina
Senese 0577-536650 0577-536107
Val di Chiana
0577-689472/83 0577-685117
7 Senese
Amiata Senese 0577-773413/4/5 0577-776139
Alta Val d'Elsa 0577-994967/8 0577-994978
Aretina 0575-255972/4 0575-255955
Casentino 0575-568448 0575-529836
Alta Valtiberina 0575-757971 0575-757922
8
Valdarno 055-9106303 055-9106317
0575-699259
Valdichiana 0575-699224
0575-699260
Grossetana 0564-485650 0564-485661
Colline
0564-620715 0564-620705
dell'Albegna
9 0564-973615
Amiata 0564-973605
0564-955581
Colline
0566-909405/7 0566-909427
Metallifere
Firenze 055-6263509 055-6263414
Fiorentina Nord-
055-4498514 055-4498512
10 Ovest
Fiorentina Sud-est 055-9508320 055-9508352
Mugello 055-845041 055-8450422
11 Empoli 0571-704890 0571-702568
12 Versilia 0584-6051 0584-6058926
ALLEGATO 6/D
DIPARTIMENTI ARPAT
PROVINCIA ZONA TELEFONO FAX
Sede principale 0583-958711 0583-958720
LUCCA
Versilia 0584-793725 0584-70430
MASSA Sede unica 0585-899411 0585-47000
PISTOIA Sede unica 0573-99251 0573-21751
PRATO Sede unica 0574-437451 0574-437460
Sede principale 050-835611 050-835670
PISA
Montopoli 0571-450915 0571-450596
Sede principale 0586-263411 0586-263477
LIVORNO Area Mare 0586- 3496 0586-263477
Piombino 0565-277311 0565-277308
SIENA Sede unica 0577-365711 0577-365726
Sede principale 0575-939111 0575-939115
AREZZO
Valdarno 055-944955 055-9129807
GROSSETO Sede unica 0564-422411 0564-422460
Dipartimento Firenze
SSP* Empoli Val
d’Elsa 0557979
FIRENZE 055419291
SSP Firenze Sud-est
SSP Mugello -Sesto
F.no
*SSP Servizio Sub Provinciale