Vai ai contenuti. | Spostati sulla navigazione

Sei in: Home Temi ambientali Acque Costa Concordia Piano di monitoraggio

Piano di monitoraggio

A seguito dell'emergenza per il naufragio della Costa Concordia nelle acque dell'Isola del Giglio, ARPAT ha predisposto un piano di monitoraggio ambientale, anche in collaborazione con ISPRA.


Il piano di monitoraggio, adottato nella sua versione definitiva il 14/02/2012, si è svolto su tre livelli d’intervento:

Punti di campionamentoLivello 1 – Monitoraggio svolto nei pressi della nave (nella fase iniziale) su 5 punti : P1 – Centro nave lato dritta , P2 - Prua nave,  P3 – Centro nave lato sinistra,  P4 – Poppa nave,  P5 – Bianco riferimento 1 miglio a largo.  Ha lo scopo di tenere in sorveglianza  l’entità dell’ inquinamento e la sua diffusione. Sono previste analisi chimico-fisiche di base tramite sonde e strumentazione da campo e prelievo di campioni con successiva analisi di laboratorio su altri parametri correlati alle sostanze che possono essere rilasciate o prodotte.

Livello 2 – Monitoraggio per valutazioni di breve e medio periodo di danno ambientale – Programma concordato fra ARPAT e ISPRA tramite battello oceanografico, con indagini chimiche ecotossicologiche, idromorfologiche e biologiche  su colonna d’acqua , sedimento e biota, da effettuarsi nell’intorno del luogo di affondamento in punti  da stabilire in corso d’indagine  e frequenze variabili in funzione dei parametri controllati.

Livello  3 – Monitoraggio per valutazioni di lungo periodo  - Monitoraggio svolto presso 5 stazioni della rete di monitoraggio regionale vicine alla zona affondamento con frequenze previste dal programma 2012 e con profilo ampliato con parametri chimici pericolosi e elementi di qualità  biologica.  Le stazioni di monitoraggio “in osservazione” sono le seguenti: Porto Santo Stefano, Montecristo, Foce Bruna, Cala Forno, Elba Sud (Mola). Il monitoraggio ha lo scopo di valutare eventuali variazioni dello stato di qualità delle acque marino-costiere rispetto agli standard di qualità previsti dalla normativa vigente. 

La rete di monitoraggio marino-costiera è costituita da 19 punti di campionamento.  I campioni di acqua vengono presi ad una distanza di circa 500/1000 metri dalla riva con cadenza bimestrale. I campioni di sedimenti con cadenza semestrale.

Con l'effettuazione della analisi durante lo spostamento del relitto e i campioni effettuati il 28 luglio al Giglio, successivamente alla sua partenza alla volta di Genova, si è conclusa l'attività di monitoraggio che ha tenuto occupata l'Agenzia per oltre due anno e mezzo.
Un nuovo programma di monitoraggio è in corso di definizione con tutte le Autorità competenti per lo smantellameno del canitere e il ripristino dell'area.

Azioni sul documento
Strumenti personali